Fondazione Mediterranea scrive al sindaco contro la demolizione di piazza De Nava a Reggio

La Fondazione Mediterranea, che continua la sua strenua difesa a tutela di Piazza De Nava che rischia l’ormai prossima devastazione ha scritto una lettera aperta al Sindaco f.f. Paolo Brunetti:
«Egr. Sig. Sindaco, posto che il Soprintendente arch. Fabrizio Sudano ha dichiarato che i lavori relativi alla demolizione della storica e identitaria piazza De Nava partiranno all’indomani del 27 novembre 2022, la scrivente Fondazione Mediterranea sottopone alla Sua attenzione una serie di considerazioni.
La larghissima maggioranza della popolazione reggina (oltre il 95% degli interventi sui social media) si è espressa in maniera fortemente critica sul “crimine urbanistico” progettato dalla Soprintendenza, che ha così tradito la sua missione di protezione e tutela dei beni culturali. Addirittura, nell’ultima riunione della Consulta della Cultura, un solo voto su trecento si è dichiarato possibilista.
La cittadinanza, in questa sua contrarietà, tralasciando di citare le associazioni locali, è appoggiata e sostenuta da un ampio ventaglio di organizzazioni professionali, Club Service, movimenti e qualificate associazioni di respiro nazionale (come Legambiente, Fai, Italia Nostra, Associazione Nazionale Urbanisti, ecc.) che, ognuno secondo la propria identità e missione, ha espresso parere critico sulla demolizione progettata dalla Soprintendenza.
Anche tralasciando gli interessi personali dei progettisti, legittimi ma che collidono con l’interesse collettivo, i presupposti teorici dell’operazione demolitiva sono scientificamente inconsistenti e passibili di interventi da parte dell’Ordine professionale degli architetti (vedi verbale n. 5 del 20 aprile 2021 in coda alla Conferenza dei servizi).
Nessun politico, oggi, si assume la paternità e la responsabilità delle autorizzazioni fornite con leggerezza e superficialità, in modo ancillare e servente oltre che senza la dovuta evidenza pubblica, dagli uffici cittadini preposti.
Il Consiglio Comunale nella sua interezza e unanimità (verbale n. 3 del 31 gennaio 2022: oggetto “riqualificazione area piazza De Nava”) si è espresso in questi termini: “Il Consiglio Comunale impegna il Sindaco f.f. e la Giunta comunale ad attivare tutte le iniziative utili e necessarie (…) al fine di promuovere un’interlocuzione tra le istituzioni e gli attori territoriali interessati onde tutelare l’identità storica e culturale di piazza de Nava (…) L’inizio dei lavori sia posticipato al 2023”
A tutt’oggi, sebbene reiteratamente sollecitata dalle associazioni, non c’è stata nessuna democratica “interlocuzione” e la Soprintendenza, in offesa alla volontà popolare rappresentata dal Consiglio Comunale della sua interezza e unanimità, rifiutando il confronto e affermando di avere “le carte a posto”, intende procedere entro il 2022 con l’apertura del cantiere demolitorio.
Tutto ciò considerato, la Fondazione Mediterranea pone le seguenti richieste al Sindaco f.f. Paolo Brunetti. In generale, di riconoscere il diritto della cittadinanza ad avere contezza delle variazioni urbanistiche della città; che questa possa democraticamente esprimere a riguardo la propria opinione. Nello specifico, di concretizzare i deliberati del Consiglio Comunale del 31 gennaio 2022 e, pertanto: di promuovere la dovuta e democratica “interlocuzione” tra Soprintendenza e Cittadinanza; far rinviare l’apertura del cantiere al fine di poter operare le modifiche progettuali necessarie a “tutelare l’identità storica e culturale della piazza”, per come stabilito dalla somma assise democratica della città di Reggio Calabria. (rrc)

Partita la petizione per ‘Salvare Piazza De Nava dalla demolizione’

Salviamo Piazza De Nava dalla demolizione. È così che si chiama la petizione lanciata dalla Fondazione Mediterranea e dal Comitato Civico Piazza De Nava, con cui si chiede di «bloccare questo progetto demolitivo della storia cittadina, della memoria collettiva e dell’identità dei luoghi» e indirizzata al sindaco di Reggio, Giuseppe Falcomatà e al ministro della Cultura, Dario Franceschini.

«La Soprintendenza ai Beni Architettonici di Reggio Calabria – si legge nel testo della petizione – ha approvato un progetto di completa demolizione della storica e centrale Piazza De Nava, antistante al Museo Nazionale Archeologico della Magna Graecia, edificata nel 1918».

«La Soprintendenza – prosegue il testo – vuole distruggere questo raccolto ed elegante salotto cittadino, altamente identitario e carico di storia, simbolo della ricostruzione post-terremoto 1908, e mutilare il monumento all’on. Giuseppe De Nava, artefice della ricostruzione, per costruirvi un banalissimo “vasto spazio” in cui sarà possibile tenere “mostre, esposizioni ed eventi folkloristici” (testuale dal progetto definitivo)». (rrc)

Link per firmare la petizione.