Il personale del Consorzio di Bonifica di CZ fa il punto della situazione e chiede incontro in Regione

Nei giorni scorsi si è riunita l’assemblea dei dipendenti del Consorzio di Bonifica di Catanzaro, dove è stata esaminata la situazione difficile che si è creata e ha chiesto alla Regione un incontro.

Nello specifico, si è parlato della questione che vede i dipendenti (49 tra tempo indeterminato e stagionali) avanzare sei mensilità arretrate pur in presenza di un accordo sindacale, con il quale, 15 dipendenti da quasi tre anni, soffrono il collocamento in part-time con la riduzione dell’orario e dello stipendio al 50%.

«Tale procedura, come è evidente – viene spiegato in una nota – non ha ad oggi apportato nessun effetto benefico. Pur prevalendo, come sempre, il senso di responsabilità dei dipendenti, tutto il personale ha manifestato forti preoccupazioni sul presente ed in particolare sul futuro dell’Ente consortile, che comunque e nonostante tutto, grazie ai lavoratori che molto spesso hanno anticipato spese di propria tasca, ha assicurato i servizi agli agricoltori e al territorio».

«Tale situazione non garantisce nessuno! – viene evidenziato –. Né il lavoro, né la progettualità,(a rischio anche per i progetti finanziati) né gli agricoltori e i fornitori ma soprattutto l’attività stessa dell’Ente, che in un periodo di profondi mutamenti epocali devono vederlo impegnato a garantire in primis, la disponibilità idrica e la gestione degli impianti, che sono di proprietà della Regione Calabria, e necessitano di continue manutenzioni e di continui ammodernamenti strutturali e innovativi. Davanti a queste sfide, il personale, è pronto ad assumersi tutte le proprie responsabilità».

«La situazione creatasi – viene spiegato – è strettamente legata al tema della sostenibilità del bilancio consortile che però per essere risanato non si può ridurre  – è stato evidenziato da tutti – a scaricare solo sui dipendenti i costi dovuti ad inefficienze e mala amministrazione che hanno caratterizzato la gestione del Consorzio come emerso ripetutamente anche in base alle affermazioni dell’attuale amministrazione. In particolare, come anche affermato dall’amministrazione, “sono dovute alle diverse e gravose procedure esecutive che gravano sull’annosa ed irrisolta vicenda della Diga sul Fiume Melito”, che rappresenta una zavorra dai costi insopportabili».

«A tal proposito – si legge nella nota del personale – il personale chiede alla Regione Calabria con l’interlocuzione con il Ministero delle Infrastrutture di nominare un “Commissario ad acta” che gestisca questa partita che, ormai, è un corpo estraneo nella “pancia” del Consorzio poiché è stata anche revocata la concessione. Disporre di questa garanzia istituzionale qualificata e credibile è interesse anche di tutta l’opinione pubblica».

«La “garanzia pubblica” – è stato detto – è un valore prezioso che incrociandosi con le difficoltà, deve portare a scelte decisive e non più rinviabili sui finanziamenti (per quattro anni zero risorse) delle leggi regionali riguardanti i Consorzi (LL.RR. 11/2003 e 26/75) che hanno somme insufficienti (122mila €)per garantire l’irrigazione delle colture, la pulizia dei fossi e la manutenzione degli impianti che sono interesse centrale nella cultura dei diritti e dei doveri dell’Istituzione Regionale. Altra partita evidenziata dai dipendenti sono i crediti della forestazione».

«I Consorzi, tra cui quello di Catanzaro – viene ricordato – hanno anticipato, negli anni, somme rilevanti alla Regione che sono state certificate dal CTU nominato dal Tribunale di Catanzaro. Nonostante il forte malcontento e le difficoltà delle famiglie dei dipendenti, il personale, pur rimanendo in stato di convocazione permanente, si riserva di attivare idonee procedure di mobilitazione con ulteriore assemblea qualora non emergano in tempi brevi segnali positivi e a tal proposito, chiede un incontro con la Regione Calabria».

«Davanti a queste evidenti difficoltà, il personale – conclude la nota – avverte il rischio che l’irrigazione possa subire disservizi  proprio in una fase decisiva dell’agricoltura già in forte difficoltà dovuta alla pandemia e alla guerra in Ucraina. In ultimo, ma non per ultimo i dipendenti stigmatizzano i commenti offensivi, irriguardosi e non veritieri fatti nei confronti del lavoro dei dipendenti e apparsi su alcune pagine Facebook. I lavoratori, sulla fattispecie, si riservano di adire le vie giudiziarie». (rcz)

DAVOLI (CZ) – Il Consorzio di Bonifica Cz ha ripulito un fosso

Il Consorzio di Bonifica Catanzaro ha ripulito, a Davoli, un fosso per la lunghezza di oltre 500 metri permettendo, così, un deflusso corretto delle acque meteoriche.

L’intervento è avvenuto nell’ambito della manutenzione dei fossi e canali consortili che il Consorzio sta svolgendo, dimostrando come l’attività del Consorzio di Bonifica e il tributo che i Consorziati corrispondono vada a beneficio della sicurezza del territorio e dei cittadini.

«Gli interventi – ha precisato il presidente del Consorzio di Catanzaro, Fabio Borrello – non si fermano in nessun momento dell’anno e costantemente con le squadre degli operai, anche forestali, si procede al mantenimento della capillare rete di fossi e canali di competenza consortile che vengono sfalciati per garantire il mantenimento nel tempo al fine di  smaltire le acque in caso di eventi piovosi intensi».

«Certamente – ha concluso Borrello – abbiamo bisogno di maggiori ed ulteriori finanziamenti, nonché di un piano di meccanizzazione con la dotazione di mezzi che correttamente e proficuamente utilizzati, possano prevenire disastri idrogeologici che poi, come dimostrano i dati, costano alla collettività fino a sei volte di più». (rcz)

SOVERIA SIMERI (CZ) – Pulita una strada dal Consorzio di Bonifica CZ

Il Consorzio di Bonifica di Catanzaro, a Soveria Simeri, ha pulito una strada con lo sfalcio dell’erba con il mezzo consortile trinciante e il ripristino del fosso laterale.

Questo intervento fa parte di un piano complessivo sulle strade interpoderali rurali a uso pubblico e sui fossi di scolo delle acque meteoriche del comprensorio consortile, ed è il programma che sta portando avanti il Consorzio di Bonifica Ionio Catanzarese con i propri mezzi e maestranze d’intesa con le Amministrazioni Comunali.

«Sono interventi continui e costanti che effettuiamo– ha commentato il presidente del Consorzio, Fabio Borrello – che servono innanzitutto a migliorare la viabilità rurale, lo scolo delle acque e  a prevenire le situazioni di pericolo preparando il territorio a rispondere in modo positivo alle piogge. Questo tipo di interventi permettono anche agli agricoltori di recarsi in sicurezza nei propri fondi agricoli per la raccolta dei prodotti». 

«È un lavoro articolato ma costante – ha aggiunto Borrello – che raccoglie le segnalazione sia dei Comuni che dei consorziati, che va nella direzione di preservare l’accessibilità dei territori di conservare e migliorare la viabilità minore, di contribuire a riorganizzare il territorio al fine di conservare i luoghi identitari e recuperare abbandonate, di promuovere lo sviluppo economico e turistico delle aree interne e di creare le condizioni di permanenza sul territorio delle attività economiche agricole, e quindi dello svolgimento delle operazioni di cura del territorio».

«Il lavoro di pulizia e manutenzione dei fossi è fondamentale  – ha concluso – perché permette il deflusso delle acque. Spesso si tratta di interventi che mantengono il più possibile anche la vegetazione ripariale esistente, così da assicurare il ruolo ecologico e protettivo». (rcz)