Spirlì: Il Mef ha rigettato la proposta di una gestione stralcio per il debito della sanità calabrese

Il presidente f.f. della Regione Calabria, Nino Spirlì, ha chiesto che intervenga il ministro Daniele Franco a seguito della «decisione del tavolo ministeriale di monitoraggio sul Piano di rientro di rigettare la proposta, formalizzata dal commissario ad acta, di una gestione stralcio per il debito della Sanità calabrese».

«Se al ministero dell’Economia – ha spiegato all’Ansa – continuano a governare i soliti ras di corridoio, i quali, pur di difendere poltrone e, probabilmente, emolumenti straordinari, si assumono la penosa responsabilità di lasciare un intero popolo, quello calabrese, senza sanità, è meglio che il ministro Franco ammetta il fallimento e se ne torni a casa».

«Non è possibile né tollerabile – ha proseguito – che la salute e la vita dei calabresi dipendano da oscuri e troppo spesso anonimi dirigenti di palazzo – gli stessi che hanno le più gravi responsabilità rispetto all’attuale situazione della sanità calabrese – e non da quelle intelligenze politiche che possiedono una visione più ampia e, sicuramente, non asservita a chissà quali poteri; quegli stessi indecifrabili poteri che, oggi più che mai, decidono le sorti dei cittadini».

«Mi auguro – ha concluso Spirlì – che il ministro Franco abbia un ultimo singulto di dignità politica e, in accordo con il suo collega della Salute, Roberto Speranza, decida di prendere finalmente in mano le redini di un cavallo che potrebbe diventare un campione e che, invece, viene malamente frustato e ridotto a brocco da chi persiste nel difendere emolumenti straordinari ed encomi di ogni natura, a danno dell’intera Calabria. Purtroppo, alla vergogna non c’è mai fine, soprattutto oltre i portoni di certi palazzi romani». (rcz)