Domenico Arcuri sarà il responsabile del piano di distribuzione dei vaccini

Nuovo incarico per il commissario per l’emergenza Domenico Arcuri, che è il nuovo responsabile del piano operativo per la distribuzione dei vaccini in Italia.

Arcuri, dopo aver incontrato il Premier Giuseppe Conte e il ministro della Salute Roberto Speranza, è stato incaricato di gestire le scorte, la distribuzione, la conservazione e la spedizione delle dosi del vaccino perché «sia efficiente e avvenga in piena sicurezza» ha riportato l’Ansa(rrm)

 

 

COVID-19 – Domenico Arcuri (calabrese di Melito P.S.) è il commissario straordinario

La scelta del presidente del Consiglio Giuseppe Conte del commissario straordinario per gestire l’emergenza coronavirus è caduta su Domenico Arcuri, attuale presidente di Invitalia, manager di lungo corso e di grandi capacità operative. È motivo di grande orgoglio per la Calabria: Arcuri è nato a Melito di Porto Salvo, in provincia di Reggio, un calabrese orgoglioso delle proprie origini. Un grande manager, un altro dei figli di Calabria che hanno conquistato il successo mostrando sempre impegno, competenza e capacità.

È stato a Reggio lo scorso giugno, invitato dall’allora presidente degli industriali reggini, Giuseppe Nucera, al convegno nazionale La Calabria che vogliamo e in un’intervista a calabria.live aveva parlato dello sviluppo della regione e delle sue prospettive di rilancio.

Oggi è chiamato a un compito difficile e sicuramente molto complesso: siamo convinti che la sua esperienza e la sua capacità daranno i frutti sperati. Dobbiamo aiutarlo tutti quanti nel solo modo possibile: rispettando le disposizioni che sono state adottate. #iorestoacasa non è solo un suggestivo hashtag, dovrà diventare un imperativo categorico che – se attuato da tutti – permetterà di fermare il contagio e spezzare la spirale epidemica in cui stiamo inesorabilmente precipitando. Buon lavoro, commissario Arcuri. (s)

 

IN CALABRIA OLTRE 600 FUTURI GIOVANI IMPRENDITORI CON “RESTO AL SUD”

2 luglio – Il road show di Invitalia e Anci (Associazione deiComuni Italiani) per il programma “Resto al Sud” che si è tenuto questa mattina a Palazzo Alvaro, presso la sede della Città Metropolitana, ha rivelato un dato estremamente interessante: sono già 602 le domande presentate a Invitalia per Resto al Sud, l’incentivo dedicato ai giovani aspiranti imprenditori del Mezzogiorno, partito il 15 gennaio scorso. Di queste 114 sono state già approvate e prevedono 7,2 milioni di euro di investimenti e la creazione di 385 nuovi posti di lavoro sul territorio regionale. A livello nazionale “Resto al Sud”, in poco meno di 6 mesi, registra più di 10.300 domande in lavorazione sulla piattaforma dedicata di Invitalia. Di queste 3.341 sono già perfezionate, per un totale di investimenti previsti di oltre 220 milioni di euro. Tutte le domande presentate sono state valutate o sono in corso di valutazione e, oltre 750, hanno avuto la comunicazione di esito positivo e possono quindi accedere al finanziamento bancario, che va da 50.000 fino a un massimo di 200.000 euro.
In particolare, delle 114 domande già approvate in Calabria, 17 sono i progetti che verranno realizzati in provincia di Reggio Calabria: tra questi c’è quello di Paolo Bellomo, che punta a realizzare un’impresa di servizi per la fornitura di pasti di cucina vegetariana e vegana confezionati in porzioni singole e doppie, destinati a market, negozi di frutta e verdura, singoli avventori. Gli altri progetti approvati sono: 14 in provincia di Catanzaro, 59 in provincia di Cosenza, 14 in provincia di Crotone e 10 in provincia di Vibo Valentia.

«La Città ha dimostrato il suo grande interesse per il programma Resto al Sud – ha dichiarato il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà – è evidente che si tratta di una grande opportunità, soprattutto per i nostri giovani, che dimostrano di avere grandi capacità soprattuto per ciò che riguarda l’innovazione. Reggio è una città ricca di risorse, sia dal punto di vista professionale che per ciò che attiene il patrimonio storico, culturale ed ambientale, soprattutto in prospettiva turistica e commerciale. Dobbiamo quindi saper valorizzare gli strumenti che promuovono l’autoimprenditorialità, sostenendo la capacità di innovare e fare impresa sfruttando le peculiarità del nostro territorio. Credo sia questa la strada giusta e noi, da istituzioni, insieme ai cittadini, la stiamo percorrendo con convinzione».
L’evidenza positiva di questo dato è stata fatta notare dall’amministratore delegato di Invitalia Domenico Arcuri (originario di Melito Porto Salvo e brillantemente a capo della struttura da diversi anni). «La Calabria con oltre 600 domande presentate, circa il 18% del totale, è la Regione più attiva dopo la Campania. – ha detto Arcuri – La cosa interessante è che la maggior parte dei proponenti calabresi è nella fascia d’età 30-35 anni e il 59% di essi è altamente scolarizzato: questo ci fa ben sperare in termini di cervelli che decidono di rimanere a casa piuttosto che andarsene. “Resto al Sud” è dunque una risposta concreta alla domanda di occupazione che viene dal Mezzogiorno». Il programma Resto al Sud offre sostegno ai giovani under 36 per avviare attività imprenditoriali di produzione di beni, fornitura di servizi e turismo sul territorio delle 8 Regioni del Mezzogiorno. (rrc)