Francesca Rombolà eletta responsabile di Donne impresa Coldiretti di Catanzaro-Crotone- Vibo Valentia

Francesca Rombolà titolare dell’Azienda Apistica “I Giardini di Aristeo” a Brattirò di Drapia (Vv) sarà, per il prossimo quinquennio, la nuova responsabile di Coldiretti Donne Impresa interprovinciale Catanzaro – Crotone – Vibo Valentia. La neo eletta sarà affiancata dalle due vice, Emanuela Cittadino e Bruno Angelina e dalle componenti del coordinamento Interprovinciale: Toraldo Irene, Mascaro Maria Antonietta, Mazzotta Stefania, Talarico Lina, Scalise Angela e Chiarella Daniela. Francesca appassionata e tenace apicoltrice, è al timone, in una ottica anche multifunzionale, del primo apiario olistico in Calabria, dove la bontà del miele e dei suoi derivati si uniscono intelligentemente alla ricettività turistica per chi cerca relax e il benessere dell’Apiaromaterapia.

L’assemblea si è svolta, nel suggestivo palazzo Pingitore di Serrastretta (Cz), è stata dedicata alla tematica “Fattorie didattiche, la vetrina rosa dell’agricoltura”, una realtà che calamita ogni anno l’interesse di tanti visitatori e in particolare le scolaresche. Nella nostra Regione – evidenzia Coldiretti Donne Impresa – in base all’ultimo censimento Istat ci sono 94 Fattorie Didattiche e 32 dedicate all’agricoltura sociale, senza contare che anche gli agriturismi hanno spazi aperti e contatto con la natura e gli animali. All’evento hanno portato il saluto il sindaco di Serrastretta Antonio Muraca e la vice presidente della Pro Loco Rosa Maria Mancuso. A coordinare i lavori dell’assemblea sono stati la coordinatrice di Donne Impresa Cz-Kr-Vv Denise Paone e il direttore Pietro Bozzo.

«Noi imprenditrici agricole siamo con i piedi ben piantati sulla terra – ha commentato Francesca Rombolà – dimostriamo tutti i giorni, con le nostre famiglie, l’importanza di fare sempre meglio per offrire prodotti sempre più salutari e sostenibili. Rigettiamo qualsiasi tentativo di sostituire il cibo ottenuto tramite il lavoro degli agricoltori con prodotti di laboratorio, sminuendo il loro lavoro e spingendo i consumatori verso un modello alimentare omologante che non valorizza la tradizione, la diversità, la ricchezza, la qualità e le specificità di ogni territorio. Guidiamo le nostre aziende con senso di responsabilità, anche conciliando i tempi del lavoro con quelli della famiglia, perché sappiamo che dal nostro lavoro dipende il futuro della collettività».

Il presidente Interprovinciale di Coldiretti Fabio Borrello si è detto entusiasta della partecipazione e del protagonismo delle donne alla vita dell’associazione, esse, ha affermato «rappresentano la punta avanzata di un’imprenditoria agricola di grande qualità».