Defilippo (Federfarma): Telemedicina in farmacia servizio che deve essere sviluppato

La telemedicina in farmacia è «un servizio che deve essere sviluppato per migliorare il sistema sanitario calabrese». È quanto ha dichiarato Vincenzo Defilippo, presidente di Federferma Catanzaro, a seguito dei numerosi pazienti salvati grazie proprio a questo strumento.

È accaduto a Girifalco e in diversi paesi della Provincia catanzarese: anche a Carlopoli nella farmacia Apollo, a Cerva nella farmacia Antonazzo, sono stati refertati episodi di infarti, mentre a Miglierina nella farmacia Luian è stato individuato un caso di fibrillazione atriale ed a Catanzaro, nella farmacia Battaglia, un episodio di aritmia ventricolare.

«Questi episodi non sono i primi che accadono e questo è l’evidenza delle grandi potenzialità di questi servizi nelle farmacie», ha detto Defilippo, sottolineando come «posso tranquillamente dire che l’ecg ha salvato la vita ai signori che sono entrati in farmacia, e la possibilità di effettuarlo in farmacia in maniera tempestiva ha permesso di  prendere in carico il paziente e attivare la procedura di emergenza, due di questi grazie al protocollo “Farmacia dei Servizi”».

«Questo è un ulteriore esempio – ha spiegato – di come questo tipo di servizio in farmacia può e deve essere sviluppato per il bene dei cittadini e per migliorare il sistema sanitario calabrese. Per questo motivo, Federfarma Calabria, a seguito della sottoscrizione del Protocollo della Regione Calabria con Federfarma Calabria, approvato con Dca n. 189 del 04/07/2023, ha attivato questo servizio nell’ambito del progetto “Farmacia dei servizi” già dal mese di luglio».

«L’immediatezza è determinante e non sempre altre strutture riescono a fornirla. La farmacia offre lo stesso servizio in modo facile e veloce e la risposta è immediata, con lo specialista cardiologo che referta, collegato in tempo reale», ha concluso Vincenzo Defilippo. (rcz)

Federfarma risponde ai medici di medicina generale: Orgogliosi di collaborare con Regione

Federfarma Calabria risponde ai medici di medicina generale e all’Aft, sottolineando come «le prestazioni di telemedicina citate rientrano nella normativa sulla farmacia dei servizi, prevista dal D. Lgs. n. 153 del 2009».

«Oggi la Farmacia garantisce, anche sulla base del quadro normativo di riferimento che ha ampliato le previsioni del D. Lgs. n. 153/2009 in tema di farmacia dei servizi le seguenti prestazioni: Dispensazione assistita del farmaco, consultazione e farmacovigilanza; Esecuzione di test diagnostici e vaccinazioni; Screening di prevenzione; Diagnostica strumentale (ECG, holter pressorio, holter cardiaco, spirometria, etc); Servizi di Front Office (CUP, etc.) – si legge nella nota di Federdarma Calabria –. Tali attività, insieme alla potenzialità delle farmacie in termini di strutture, dotazioni tecnologiche, livello di digitalizzazione ed effettuazione di nuovi servizi, portano ad eleggere la farmacia come uno dei pilastri della ristrutturazione dell’assistenza di prossimità orientata verso un nuovo modello di SSN, incentrato sul territorio e sulle reti di assistenza socio-sanitaria».

«Non c’è quindi nessuna trasformazione del farmacista in medico specialista – viene spiegato – in quanto la norma esiste dal 2009 e in tutti i casi i servizi come ECG e holter sono refertati da specialisti medici associati a piattaforme accreditate, al contrario di quanto si vuol far pensare.  Per cui non c’è nessun mutamento nelle attribuzioni professionali né, tantomeno, alcuna forma di abuso di esercizio della professione».

«Oggi i servizi di telemedicina sono disponibili in oltre 7.000 farmacie e spesso hanno consentito di salvare vite umane, anche nelle aree più interne del Paese, lontane dalle strutture sanitarie pubbliche – si legge ancora nella nota –. Federfarma Calabria non ha mai chiesto alcuna forma di esclusiva, né ha mai preteso che le farmacie individuassero i pazienti per i quali è necessario effettuare un ECG. Ciò esclude ogni conflitto d’interesse. Stupisce che dei professionisti qualificati facciano affermazioni completamente prive di aderenza alla realtà».

«Non ci saremmo mai aspettati che riconosciuti professionisti sanitari si esponessero con tali affermazioni privi di ogni fondamento, visto che le farmacie – che, ricordo, si sono distinte dapprima per aver contribuito grandemente al tracciamento dei contagi erogando tra il 70 e l’80% di tamponi anti-Covid e poi per aver partecipato in maniera massiccia alla campagna vaccinale.  Così come si sono messe a disposizione stampando un numero rilevante di green pass – hanno dichiarato il presidente di Federfarma Calabria Vincenzo Defilippo ed il Segretario Regionale Alfonso Misasi –. Stiamo lavorando con orgoglio insieme a tutti i professionisti al rafforzamento della rete assistenziale territoriale, grazie all’interconnessione digitale, per la tutela della salute dei cittadini».

«Le linee di indirizzo nazionali sulla telemedicina, pubblicate dal Ministero della Salute (Decreto del 16 dicembre 2010 e pubblicato n. 57 del 10 marzo 2011) all’ articolo 3 richiamano la farmacia come possibile player proprio perché, per le caratteristiche già riconosciute dal legislatore – conclude la nota – è in grado di garantire l’equità di accesso all’assistenza sanitaria, agevolando le prestazioni sul territorio e nelle aree remote, evitando così i trasferimenti; la continuità delle cure, direttamente al domicilio del paziente; l’efficacia, l’efficienza, l’appropriatezza, permettendo lo scambio di informazioni tra professionisti e il monitoraggio delle terapie, nonché contribuendo a diminuire i tempi di attesa». (rcz)

Da oggi è possibile fare la quarta dose in farmacia per gli over 60

Da oggi, 14 luglio, è possibile per gli over 60 prenotarsi per la somministrazione della quarta dose in Farmacia, che ha aderito al progetto della Vaccinazione anti-Covid. Lo hanno reso noto Vincenzo Defilippo, Presidente di Federfarma Calabria e Alfonso Misasi, Segretario Regionale Federfarma Calabria.

Per Defilippo e Misasi «i farmacisti calabresi sono  pronti a contribuire anche a questa nuova fase della campagna vaccinale. Per i cittadini, soprattutto quelli più anziani, la farmacia è un presidio di salute su cui fare sempre più affidamento, grazie alla sua capillarità e alla facilità di accesso».

«Poter ricevere qui la quarta dose di vaccino – hanno concluso – scegliendo la farmacia più vicina alla propria abitazione, non solo faciliterà gli over 60 da un punto di vista logistico ma offrirà indubbi vantaggi anche sul piano emotivo, avendo la possibilità di essere accolti dal farmacista di fiducia, con il quale c’è un rapporto ormai consolidato».

Si ricorda che il protocollo del 16 aprile 2021, in riferimento alla nota congiunta Ministero della Salute, Aifa, Iss e Css,  che raccomandano la seconda dose di richiamo (seconda booster o quarta dose) a tutte le persone di età superiore a 60 anni, con vaccino a mRNA nei dosaggi autorizzati per la dose booster, purché sia trascorso un intervallo minimo di almeno 120 giorni dalla prima dose di richiamo o dall’ultima infezione successiva al richiamo. (rcz)