COSENZA – Verso la Fiera di San Giuseppe

Prende il via domani, a Cosenza, la Fiera di San Giuseppe, «un modello identitario per la nostra comunità, al di là di ogni comprensibile disagio che la Fiera può comportare, ad esempio alla viabilità», ha spiegato il sindaco di Cosenza, Franz Caruso, illustrando in conferenza stampa i dettagli della storica manifestazione che ha quasi 800 anni di storia.

«I cittadini la vogliono e l’aspettano, come tutti noi. E oggi è ancora più identitaria rispetto al passato – ha aggiunto il primo cittadino, con alle spalle due figuranti dell’Associazione “La città del sole” in abiti d’epoca – perché si sono inseriti nel programma della manifestazione che caratterizzeranno i cinque giorni della Fiera, degli elementi che riportano ancor di più alla tradizione, come appunto la rappresentazione storica che segnerà l’inizio della Fiera voluta da Federico II di Svevia».

«Un momento rappresentativo importante– questo – ha detto ancora Franz Caruso – perché ci riconnette alle origini e alle radici della manifestazione».

La kermesse aprirà i battenti oggi, ma sarà inaugurata domani, alle 10.30, dal sindaco Caruso con una passeggiata tra gli espositori alla quale prenderanno parte anche i sindaci di Amantea, Vincenzo Pellegrino e di Civita, Alessandro Tocci.

Ad illustrare le iniziative, assieme al primo cittadino, l’assessore alle Attività Economiche e Produttive, Massimiliano Battaglia.

Ad inaugurare la Fiera, lo spettacolo La Fiera dello Stupor Mundi-Alla corte di Federico II di Svevia, una teatralizzazione in strada, nei luoghi dell’esposizione fieristica, a cura dell’Associazione “La Città del Sole” Tommaso Campanella, per la regia di William Gatto. Con l’occasione sarà data lettura, da attori in costume d’epoca, della bolla imperiale con cui nel 1234 venne istituita la Fiera da Federico II di Svevia. Lo “Stupor mundi” istituì a quel tempo una serie di fiere e oltre a quelle di Sulmona, Capua, Bari e Taranto, venne istituita quella della Maddalena a Cosenza, che poi divenne Fiera di San Giuseppe. Era una delle 7 fiere con le quali Federico II volle agevolare gli scambi commerciali in alcune città chiave del Sud che si affacciavano verso l’Oriente.

Altra caratteristica di questa edizione elencata dal Sindaco «è che non si concentra tutto nell’esposizione di piante ed altre mercanzie nella zona dedicata alla Fiera, ma si “sconfina” anche in altre aree della città e nel centro storico». Franz Caruso ha anche messo in evidenza la riproposizione del legame e del rapporto di gemellaggio tra la Fiera di San Giuseppe e la la Fiera di Ognissanti di Amantea che risale al 2011.

«Due eventi importanti per il nostro territorio – ha aggiunto Franz Caruso – che corrispondono a quella visione che ho voluto sempre dare del ruolo della città capoluogo che non si può chiudere nel proprio recinto, ma deve lavorare per sviluppare tutte le potenzialità di un territorio molto più vasto che va oltre i confini stessi dell’area urbana».

«Questo rinsaldato vincolo legato alla storia, alla tradizione e alla nostra cultura – ha ribadito – è sintomatico di una forte radice che lega il territorio alle tradizioni. Ecco perché inaugureremo la Fiera con il sindaco di Amantea Vincenzo Pellegrino e il Sindaco di Civita Tocci che porterà a Cosenza la comunità arbereshe con i suoi costumi tipici».

Nei dettagli del programma è poi entrato l’assessore Massimiliano Battaglia che ha ricordato che il Museo dei Brettii e degli Enotri sarà visitabile gratuitamente fino a domenica 17 marzo (necessaria la prenotazione). Inoltre ha annunciato lo spettacolo di trasformismo “Poubelle”, sempre ad ingresso gratuito (fino ad esaurimento posti) al Teatro Rendano, venerdì 15 marzo, alle ore 20,30, con Luca Lombardo, reduce dai successi del talent show “Lol”.

Sia il sindaco che l’Assessore Battaglia hanno ricordato il mercatino vintage promosso dall’Associazione Kaep (Comitato attività economiche produttive) Centro storico Cosenza presieduta da Argia Morcavallo (presente in sala) in programma domenica 17 marzo dalle 10,30 alle 19,30 sia in Piazza Parrasio che nel Salone degli Stemmi. Una delle tante attività nelle quali Kaep è impegnata da molto tempo e che sta raccogliendo molti consensi con un particolare seguito, come testimoniato dai tanti che arriveranno a Cosenza da tutta Italia. Ha contribuito fattivamente all’organizzazione degli spazi del CS Market, Talita Zunico, interior design e disegnatrice di gioielli.

Gli espositori della Fiera di San Giuseppe, quest’anno sono circa 500 così come ha specificato in conferenza stampa l’Architetto Giuseppe Bruno, dirigente del settore attività produttive ed eventi. Gli spazi dedicati all’esposizione fieristica saranno dislocati secondo lo schema utilizzato nelle ultime edizioni.

In particolare, su Viale Giacomo Mancini (dalla sopraelevata a via Scopelliti) sarà sistemata la merce varia; in Piazza Matteotti troveranno posto le terracotte e i vimini e le associazioni di volontariato; in Via Cesare Baccelli ancora merce varia, terracotte e vimini. Su Viale Giacomo Mancini (testata nord – incrocio con via Scopelliti): piatti, lampadari, piante, fiori e piante in vaso. Completano il quadro del percorso espositivo Via Felice Fiore (merce varia) e via Lungocrati De Seta, con gli alberi da frutto. (rcs)

A Cosenza dal 21 aprile torna, dopo due anni, la Fiera di San Giuseppe

di FRANCESCO GAGLIARDI – Dal 21 al 25 aprile si svolgerà a Cosenza l’annuale Fiera di San Giuseppe e si concentrerà, come ha sottolineato il Sindaco nella sua conferenza stampa, nell’area di Viale Mancini come negli scorsi anni. Di solito la Fiera si svolgeva dal 15 al 19 marzo, ma quest’anno, causa pandemia, è stata spostata ad aprile.  Gli ultimi due anni non si è svolta. Più di 500 espositori hanno fatto richiesta di partecipazione. 

Ad inaugurare la Fiera sarà la prima violinista dell’orchestra sinfonica di Kiev Olga Mykhailiuk che si esibirà insieme alla figlia che frequenta la scuola del plesso scolastico di Via Milelli in Cosenza. All’inaugurazione che avverrà in Piazza dei Bruzi ci sarà anche l’orchestra e il coro della scuola Zumbini. Sono previste, altresì, manifestazioni culturali ogni pomeriggio alle ore 18 in Piazza dei Bruzi. La Fiera sarà ricca, come abbiamo detto, di numerosi espositori provenienti non solo dalle altre città calabresi ma anche da altre regioni italiane, con tantissimi prodotti: Fiori, piante, vimini, ceramiche, lampadari, pentole da cucina, biancheria, prodotti di artigianato, prodotti tipici enogastronomici, i mostaccioli di Soriano Calabro, generi alimentari, ottimi salumi e latticini (famoso il cavalluccio opera artistica destinata ai più piccini). La Fiera di San Giuseppe è l’evento più importante della città e venne istituita, anche se poi cambiò nome, nel lontano 1241 da Federico II. Era chiamata Fiera della Maddalena poiché si svolgeva davanti il tempio consacrato alla Maddalena nel quartiere dei Rivocati. Durante i giorni della manifestazione fieristica la città di Cosenza si trasforma, sembra più bella e dai bar e dalle pasticcerie di Corso Mazzini e dintorni proviene un profumo che inebria, sono i dolci saporitissimi: Le zeppole, caratteristico simbolo della Fiera di San Giuseppe. A me è sempre piaciuto andare alla Fiera e non solo per comprare qualcosa, ma per ammirare le innumerevoli bancarelle che espongono le mercanzie. Le vie, le piazze, i vicoli sono gremiti di persone di tutte le età. I più piccini corrono festosi verso le bancarelle dello zucchero filato e delle mandorle e delle nocciole; i più grandi verso le bancarelle dei giocattoli; le donne verso le bancarelle che espongono piatti, padelle, bicchieri, vestiti, scarpe; gli uomini verso le bancarelle che espongono utensili per il giardinaggio, cinture di cuoio, scarpe da ginnastica, tute con lo stemma della squadra del cuore. Per tutti è una gran festa ed è un modo per ritornare bambini. Nei pressi della giostra e della ruota il vociare dei bambini è assordante. Dopo due difficili anni di attesa finalmente tutti insieme alla Fiera a divertirci, tra un giro in giostra, una frittella, una ciambella, una zeppola, uno zucchero filante. C’è il sole, il tempo è bello, tutti hanno voglia di recuperare il tempo che si è perso. La musica ad alto volume dei giostrai, dei venditori di mostaccioli, dei venditori di piatti e bicchieri, riempie i silenzi di gioia dopo tanta attesa, dopo tanta sofferenza, dopo due anni bui e tristi.

Questa la Fiera di San Giuseppe oggi, ma una volta era tutto un’altra cosa. Per le vie si potevano incontrare figure caratteristiche, ormai appartenenti ad un irrevocabile passato, come il banditore che annunciava ai ferari che in questa o quella cantina avevano spillato dalla botte un vino magnifico; o come il cantastorie che cantava le gesta di qualche personaggio famoso e poi offriva per pochi spicciolo il foglietto volante col testo della canzone; o come il sensale il quale si avvicinava agli animali e menando pacche sulle natiche ne esaltava le doti. Nelle fiere si potevano incontrare anche il venditore d’acqua (oggi birra, coca cola, 7up, aranciata), il venditore di dolci, di ceci abbrustoliti, di semi di zucca, di taralli, ciambelle, lupini, frittelle. I venditori ambulanti gridavano a squarciagola, l’altoparlante non c’era, e offrivano i prodotti più disparati, semplici ed anche assurdi. Le numerose fiere che si svolgevano nei vari paesi costituivano un importante tramite commerciale: spesso le famiglie attendevano per mesi la fiera prima di fare i loro acquisti. L’occasione offriva ai giovani il pretesto di iniziare il dialogo amoroso, che, non di rado, si concludeva all’altare, come avveniva spesso negli incontri voluti o casuali tra una bancarella e l’altra delle feste paesane. Nelle fiere la contadina barattava i prodotti agricoli con stoffe o suppellettili casalinghe, oppure vendeva il maiale, il vitellino, i polli, i tacchini, tutti animali che aveva allevato con cura ed enormi sacrifici e che costituivano gli unici introiti del magro bilancio domestico. Ma ora le Fiere degli animali sono vietate. Il giorno o i giorni della Fiera erano giorni di allegria.  Le piazze, le vie, le strade, invase dalle bancarelle e dagli animali erano una festa di colore, di suoni, di scenette piene di un loro sapore paesano. Ora ci dobbiamo accontentare di roba quasi sempre contraffatta proveniente dalla Cina. (fga)

Confronto tra sigle sindacali ambulanti e Comune di Cosenza per la Fiera di San Giuseppe

Un importante confronto si è svolto tra la Cicas – Confederazione Imprenditori Commerciali Artigiani Turismo Servizi della Provincia di Cosenza, in rappresentanza degli Ambulanti, e il Comune di Cosenza, per l’organizzazione della storica Fiera di San Giuseppe che si terrà nel prossimo mese di marzo.

La Cicas, da sempre vicina agli ambulanti, e per i quali storicamente si è sempre schierata a loro sostegno, è stata rappresentata dalla dott.ssa Anna Maria De Rose, coordinatrice Cicas per la Provincia di CS e dal sig. Gianni Gervasi, Responsabile Provinciale degli Ambulanti per la stessa Provincia. In rappresentanza dell’Amministrazione Comunale erano presenti il dott. Massimiliano Battaglia, assessore all’Artigianato – Commercio – Attività Produttive e Francesco De Cicco, assessore con delega alla Polizia Municipale – Manutenzione – Decoro urbano, erano inoltre presenti rappresentanti di più sigle sindacali operanti sul territorio.

Durante l’incontro, si è discusso di vari argomenti quali l’organizzazione della logistica, la sicurezza, soprattutto in questo periodo di Covid, nonché le tariffe che verranno richieste ed applicate agli ambulanti per l’occupazione temporanea del suolo pubblico.

«Tra gli argomenti trattati – si legge in una nota – il più delicato è stato sicuramente quello relativo al contributo da pagare per l’occupazione del suolo pubblico, poiché gli ambulanti del comparto non-alimentare, per lunghissimo tempo, a causa della pandemia, sono stati sottoposti a chiusure forzate, dovute alla chiusura delle aree mercatali e quindi fortemente penalizzati anche e soprattutto dalla mancanza di adeguati ristori».

«Fermo restando – continua la nota – le esenzioni di cui potrebbero beneficiare, gli ambulanti si sono dichiarati disponibili a pagare un contributo per l’occupazione del suolo pubblico, nonché un contributo (come solito fare) per i costi che l’amministrazione sosterrà per l’illuminazione. L’amministrazione dal canto suo si è dichiarata disponibile a ridurre i costi a carico degli stessi».

«Cicas –spiega la nota – nella fattispecie, ha proposto una riduzione significativa dei costi a carico degli operatori vista anche la loro comprovata disponibilità, ed il formale impegno al mantenimento del decoro urbano nonché al rispetto di tutte le norme sulla sicurezza e delle regole in periodo di Covid come d’altronde gli ambulanti sono abituati da tempo a fare nelle aree mercatali autorizzate».

Anna Maria De Rose ha ringraziato gli assessori Battaglia e De Cicco per la disponibilità e la sensibilità mostrata essendo certa che le richieste verranno accolte.

«L’incontro è stato positivo e collaborativo da entrambe le parti – conclude la nota – il cui unico scopo è quello di riprendere una tradizione interrotta dalla Pandemia, poiché costituisce la manifestazione fieristica più importante per il territorio, avendo circa 700 anni di storia, e che si spera potrà segnare l’avvio della ripresa economica della nostra città». (rcs)

COSENZA – Un successo l’edizione 2019 della Fiera di San Giuseppe

La Fiera di San Giuseppe, un appuntamento imperdibile di aggregazione sociale e di condivisione, anche quest’anno, ha registrato un’incredibile partecipazione.

«Una manifestazione identitaria – l’ha definita il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto – che siamo riusciti ad ampliare e attualizzare in base alle nuove normative sulla sicurezza, mantenendo forte il senso dell’attrazione dato principalmente dalle varie mercanzie, perché la fiera ultracentenaria di San Giuseppe a Cosenza conserva sempre il suo fascino antico. Un appuntamento imperdibile di aggregazione sociale e di condivisione».

«Migliaia e migliaia di visitatori – ha proseguito il sindaco Occhiuto – hanno letteralmente invaso il percorso delle classiche bancarelle nei cinque giorni della fiera. È stata registrata una partecipazione incredibile, con un flusso imponente di presenze che ha avuto ricadute economiche non solo tra gli espositori ma sul commercio dell’intero territorio urbano. Ringrazio tutti coloro che hanno offerto accoglienza a ogni livello, promuovendo all’esterno l’immagine di una città ancora più bella e vivibile, che in queste circostanze dimostra una ulteriore crescita».

«Sento di ringraziare – ha proseguito il sindaco Occhiuto – l’Associazione dei commercianti e ogni singolo ambulante che ci ha dato fiducia e che anno dopo anno tiene a non mancare. Un sincero grazie va all’assessore alle Attività economiche e produttive, la bravissima Loredana Pastore, alla dirigente al ramo Angela Carbone, ai funzionari comunali, alla Protezione civile, agli agenti della Polizia municipale e al loro comandante Giovanni de Rose in questo caso anche nelle vesti di responsabile della sicurezza dell’evento».

«Un contributo fondamentale – ha concluso il sindaco Occhiuto – come sempre, ci è stato dato da Fiera in mensa, dalla Croce rossa, dall’Ensi. Ringrazio inoltre il prefetto e il questore per il supporto, insieme al corpo dei vigili del fuoco e a tutte le forze dell’ordine. Questa mattina, nonostante il passaggio di migliaia di visitatori e della quantità di rifiuti prodotti, la città è stata ripulita in maniera eccellente in tempi record. Grazie, quindi, all’assessore Carmine Vizza per la puntuale coordinazione, e grazie ai lavoratori e ai mezzi di Ecologia Oggi, nonché ai dipendenti delle Cooperative. Un grazie, ancora, va all’Amaco che ha garantito il trasporto pubblico urbano adeguando il servizio con percorsi ad hoc. Cosenza ha vissuto la sua bellissima fiera popolare – conclude il sindaco – in piena sicurezza e atmosfera di festa. Ora guardiamo già alla prossima edizione con l’idea di incentivare il percorso longitudinale che è sempre più dentro la città e che soprattutto ha raccolto larghi apprezzamenti per la fruizione e l’accessibilità. (rcs)