Metrocity RC, Comune e Fondazione Scopelliti insieme contro l’abbandono scolastico

Arginare un fenomeno che, spesso, coincide con la microcriminalità, ossia l’abbandono scolastico. È questo l’obiettivo comune del Comune di Reggio Calabria, Città Metropolitana di Reggio Calabria e della Fondazione “Antonino Scopelliti” attraverso il progetto Non disperdiamoci.

Un progetto nato per studiare ed arginare il fenomeno dell’abbandono scolastico. Nell’ultimo anno, infatti, è stato avviato uno studio, in partenariato con gli Istituti comprensivi “Telesio”, “Falcomatà-Archi” e “Radice Alighieri”, volto ad analizzare le concause della dispersione scolastica ed attuare una serie di strategie preventive.

A Palazzo San Giorgio, infatti, si è svolto un confronto tra i sindaci facente funzioni, Paolo Brunetti e Carmelo Versace, l’assessore comunale al Welfare, Demetrio Delfino, la presidente, la direttrice e la responsabile scuola della Fondazione, Rosanna Scopelliti, Maria Cantone e Mafalda Pollidori. Nel corso dell’incontro è stato più volte ricordato il contributo, estremamente proficuo, offerto dall’assessora comunale all’Istruzione, Lucia Nucera.

«Le statistiche – ha spiegato Demetrio – ci dicono che la dispersione scolastica è in netta diminuzione e questo non può che farci ben sperare per il futuro. Come siamo arrivati ad un calo così significativo? Attraverso pratiche e attività mirate, a partire dalla collaborazione fra enti come il protocollo siglato fra il Comune, l’Inps, la Procura per i minori e le scuole. Il fatto di monitorare, da subito, i primi segnali di rischio ci ha aiutato». Fra i fattori determinanti che limitano l’abbandono delle aule, l’assessore alle Politiche sociali ha, poi, riconosciuto «la decurtazione dei benefici del Reddito di cittadinanza per i percettori che non mandano i figli a scuola».

«In alcuni casi – ha spiegato – abbiamo assistito che, dai trenta bambini perennemente assenti, si è passati ad appena tre». Un’altra misura efficace, messa in campo da Palazzo San Giorgio, è stata anche il potenziamento dei poli sociali: «Nell’ultimo anno e mezzo, abbiamo assunto dieci assistenti sociali che permettono una maggiore attenzione nelle aree sensibili ed un controllo capillare, svolto quasi casa per casa, per intavolare un ragionamento con le famiglie».

Poi, Delfino indica il progetto del settore Welfare che ha interessato i cittadini rom, sinti e camminanti: «L’azione sinergica fra la cooperativa che si occupa del servizio, gli assistenti sociali, le scuole e le famiglie ha portato risultati eccezionali».

L’intenzione, comunque, resta sempre quella di prevenire il fenomeno: «Bisogna lavorare per mandare, il prima possibile, i bambini fra i banchi potenziando gli asili nido esistenti e realizzandone altri, come è già in programma per le zone delicate della periferia cittadina». «Tutte queste cose messe insieme – ha concluso l’assessore – stanno funzionando e, chiaramente, non dobbiamo abbassare la guardia».

Per il sindaco metropolitano facente funzioni, Carmelo Versace, diventa «fondamentale estendere l’orario di apertura degli istituti». «I ragazzi – ha detto – devono stare almeno otto ore consecutive in una scuola che sappia fungere da presidio di legalità e permetta, ai giovani, di non pensare ad altre e rischiose distrazioni».

«Tutti dobbiamo remare dalla stessa parte – ha continuato rivolgendosi ai dirigenti scolastici – allargando l’orizzonte del pensiero vero una prospettiva collettiva e solidale. Le difficoltà cambiano da istituto ad istituto e noi dobbiamo essere liberi di poter investire nei territori più svantaggiati, senza che nessuno si lamenti per questo».

«Oggi – ha affermato, in conclusione, il sindaco metropolitano facente funzioni – esistono ingenti risorse, in particolar modo dal Pnrr, che devono essere distribuite equamente fra le diverse realtà scolastiche del territorio. Non regge più, infatti, la favoletta della mancanza di finanziamenti per le nostre scuole. Questo deve essere ben chiaro a quanti hanno il compito e la responsabilità di gestire una mole importante di denaro pubblico per aiutare a diminuire la dispersione fra le nostre aule».

Il sindaco facente funzioni Paolo Brunetti, dal canto suo, ha sottolineato l’importanza della scuola che, di questi tempi, si trova a svolgere un ruolo centrale nell’educazione e nella crescita dei nostri figli. «Si passa più tempo con gli insegnanti piuttosto che a casa», ha sostenuto il sindaco ff richiamando, anche lui, «ad una coesione maggiore e ad una sinergia che non può e non deve mancare per arginare pericolosi fenomeni di devianza».

«Se salta un solo anello della catena – ha aggiunto – si vanifica tutto il lavoro che le istituzioni, le associazioni, le scuole, le parrocchie e le famiglie stanno portando avanti per la comunità e la società civile».

A tirare le somme dell’intensa giornata di confronto è stata la presidente della Fondazione “Scopelliti”, Rosanna Scopelliti, parlando di «un progetto che vuole capire, fino in fondo, i motivi che spingono i ragazzi e le famiglie ad allontanarsi dalla scuola».

«Oggi – ha spiegato – dopo aver messo insieme e confrontato tutti i dati raccolti, iniziamo un percorso preciso con il Comune, la Città metropolitana e le associazioni del terzo settore per mettere in campo una strategia indispensabile a frenare un fenomeno che, spesso, è coinciso con casi di microcriminalità giovanile».

«Come Fondazione – ha aggiunto – cerchiamo di fare da collante e fornire gli input necessari ai territori per riuscire a limitare un problema che, come detto, influisce sull’aspetto didattico, già di per sé questione gravissima, ma anche su una loro possibile vicinanza ad ambienti di ‘ndrangheta e criminali. Trovare un facile guadagno altrove, può certamente influire negativamente sul bisogno di frequentare una classe».

«La scuola – ha concluso Scopelliti – deve, dunque, trovare la propria centralità e le istituzioni, in questo senso, devono supportare, con ogni mezzo, il suo ruolo attraverso progetti e iniziative per supportare i ragazzi nella loro istruzione e formazione professionale. L’incontro odierno ha proprio lo scopo di creare percorsi calati sulle singole esigenze di ogni territorio». (rrc)

REGGIO – Versace e Brunetti al concorso della Fondazione Scopelliti

Il sindaco ff della Città Metropolitana, Carmelo Versace, e del Comune di Reggio Calabria, Paolo Brunetti, via web, hanno partecipato alla premiazione del Concorso nazionale artistico, musicale e multimediale “Antonino Scopelliti”, destinato agli studenti delle scuole di primo e secondo ciclo d’Italia e giunto alla terza edizione.

L’iniziativa è promossa dalla Fondazione intitolata al magistrato vittima di un agguato mafioso nel 1991, congiuntamente all’Associazione nazionale dirigenti pubblici e alte professionalità della scuola e con il patrocinio del Ministero dell’Istruzione e della Città Metropolitana di Reggio Calabria.

«Le nostre Amministrazioni – ha detto Versace – non potevano non cogliere questo invito, sperando che la collaborazione con la Fondazione “Scopelliti”, cui va il nostro più sentito ringraziamento, continui sempre nel segno della crescita e della condivisione di percorsi stimolanti e avvincenti che, in un certo senso, aiutino la Città Metropolitana a fare sempre meglio».

Ed un ringraziamento particolare, il vicesindaco metropolitano, lo ha rivolto alla presidente della Fondazione, Rosanna Scopelliti, che «prosegue, nei suoi diversi ruoli, in quel percorso di affermazione della legalità e del senso civico per la nostra città, per il territorio metropolitano e per l’intera regione».

Versace si è, quindi, soffermato sul momento particolare che «noi tutti stiamo vivendo».

«Sarebbe stato bello – ha spiegato – poter svolgere questa cerimonia in presenza, anche solo per poter abbracciare ogni studente che ha preso parte a questo bellissimo concorso. Sono certo, infatti, che la politica debba sempre più valorizzare simili iniziative di carattere culturale perché, soltanto così, la nostra realtà può elevarsi ed affermarsi in palcoscenici nazionali che le appartengono. Bisogna, dunque, cogliere queste opportunità che fanno della letteratura, dell’arte o della musica elementi essenziali di sviluppo sociale e civile ancor prima che economico».

Anche i complimenti del sindaco facente funzioni del Comune di Reggio Calabria, Paolo Brunetti, sono andati alla Fondazione “Scopelliti” promotrice di «un’iniziativa fondamentale per tenere vivo il ricordo e l’esempio di persone che non ci sono più». «La Fondazione presieduta da Rosanna Scopelliti porta il nome di una persona che ha dato la vita per il rispetto della legalità ed è importante ricordarlo perché, probabilmente, non se ne parla mai abbastanza».

Poi, rivolgendosi direttamente alle studentesse ed agli studenti collegati, il sindaco Brunetti ha detto: «Continuate così. Noi saremo sempre al vostro fianco ed accanto a quanti si adoperano, quotidianamente, per l’affermazione dei valori legati alla cultura ed alla legalità».

La presidente della Fondazione, Rosanna Scopelliti, nel ringraziare le istituzioni, ha spiegato come, sebbene il concorso letterario nasca nel nome e nella figura di Antonino Scopelliti, «vuole essere anche uno stimolo, giornaliero, su quelle che sono le tematiche di attualità importanti». 

«Dei ragazzi informati – ha affermato – sono studenti che riescono ad avere una propria idea e ad eccellere nella costruzione di una comunità cittadina consapevole, forte ed in grado di proporre senza dover soltanto accogliere passivamente le decisioni».

«Consapevolezza e conoscenza – ha continuato Scopelliti – sono le chiavi contro il bullismo e le mafie. Cittadini consapevoli sono dei cittadini che non possono essere presi in giro». Parlando ai ragazzi, la presidente della Fondazione ha consigliato: «Approfittate della scuola e dei vostri insegnanti per studiare ed informarvi. Lo dico soprattutto ai partecipanti delle regioni del Mezzogiorno che, attraverso la conoscenza del proprio territorio, delle proprie origini e radici, possono avere uno strumento decisivo contro le mafie che va oltre la denuncia e si innesta nella formazione personale di un individuo».

«Non c’è spazio per l’illegalità – ha concluso – quando ci sono cittadini consci che hanno ben chiaro il principio di una comunità che va tutelata e protetta». (rrc)