I parlamentari M5S: Risolvere impasse amministrativa che blocca insediamento commissario Bortoletti

I parlamentari del M5S, Alessandro Melicchio, Massimo Misiti, Paolo Parentela, Giuseppe D’Ippolito, Anna Laura Orrico, Riccardo Tucci e Elisabetta Barbuto, hanno presentato una interrogazione al ministro della Difesa, dell’Economia e delle Finanze e della Salute chiedendo di superare gli ostacoli di natura burocratica per permettere l’insediamento del commissario Bortoletti.

Gli esponenti del Movimento, nell’interrogazione con prima firma di Melicchio, chiedono di conoscere «le ragioni per le quali tarda ancora l’effettività di una nomina così fondamentale per cercare di mettere un argine alle disastrose condizioni in cui versa la sanità in Calabria».
«La Regione Calabria è da più tempo interessata ad un piano di rientro sanitario – hanno aggiunto i parlamentari –, le aziende del servizio sanitario hanno gravissimi problemi di bilancio, due Asp sono commissariate per mafia ed è sempre più necessaria la riorganizzazione della rete ospedaliera al fine del raggiungimento degli obiettivi di risanamento della medesima da disservizi e sprechi e per garantire i minimi Livelli Essenziali di Assistenza. Laddove la Calabria risulta ultima in Italia per la quantità e la qualità dei servizi offerti dalle strutture sanitarie del servizio pubblico».
L’insediamento del sub commissario permetterebbe alle «Aziende sanitarie calabresi più compromesse – hanno concluso – sotto il profilo contabile, come quelle di Reggio Calabria e Cosenza di avviare le procedure di assestamento dei bilanci». (rp)

Lettera aperta al segretario Letta da un elettore calabrese sulle elezioni regionali

di PINO TASSI – Sono un grande sostenitore dell’alleanza tra Pd, M5s, Leu, e metteteci pure verdi e civismo democratico. Ho accolto positivamente l’accordo raggiunto in Calabria. Più volte vi ho sentito sottolineare che l’alleanza tra le forze progressiste  deve avere come fondamento e cemento unitario la buona politica, la trasparenza e l’essere al servizio degli interessi collettivi.

La candidata alla presidenza della giunta regionale, Maria Antonietta Ventura, ha preannunciato che si dimetterà dalla presidenza del Cda della società di famiglia, la Francesco Ventura costruzione srl. La domanda che vi pongo, è se siano sufficienti queste dimissioni per fugare ogni tipo di sospetto di un eventuale conflitto d’interessi.

Nessuno mette in discussione le qualità morali, l’onestà e il rigore personale di Maria Antonietta Ventura. Nessun accostamento c’è nella mia riflessione sulle vicende giuridiche del fratello, le eventuali colpe del fratello non possono ricadere sulla sorella, anche se alcune questioni andrebbero chiarite, come la vociferata interdittiva mafiosa emessa in Puglia verso una società del consorzio di cui fa parte la Ventura Costruzione.

Quello che vi pongo è la questione del conflitto d’interessi. Sappiamo tutti che in Italia c’è una pessima legge in materia, voluta dal centro destra per coprire e permettere l’attività politica di Silvio Berlusconi. Voi, oggi, siete i massimi rappresentanti di quelle forze, Il Pd, il M5s, la sinistra, che hanno denunciato sempre questa carenza e hanno chiesto più volte una legge più rigorosa.

Oggi, siete, quindi, chiamati ad esprimervi se c’è o se si potrebbe manifestare un conflitto d’interesse tra la Ventura, il suo ruolo di presidente o di consigliere regionale e l’attività della Ventura costruzione.

Dal sito della Francesco Ventura costruzione  apprendo che nel corso di questi anni hanno eseguito:

  • la realizzazione dell’Alta Velocità sulla linea Roma-Napoli…
  • La realizzazione del collegamento ferroviario del Porto di Gioia Tauro;
  • L’ammodernamento dell’intera rete a scartamento ridotto non solo delle Ferrovie della Calabria ma anche delle Appulo Lucane…

Nei prossimi mesi, e nei prossimi anni, inizieranno ad arrivare i miliardi del Recovery Plan, al cui centro c’è l’alta velocità ferroviaria, la linea jonica, e tante altre infrastrutture. Per la realizzazione di questi progetti, delle gare relative, un compito importante verrà svolto dalla regione Calabria.

Lo scenario che si preannuncia, è di uno strisciante conflitto di interesse su cui la destra batterà ogni giorno. Se la Francesco Ventura andrà a vincere degli appalti, chi toglierà il venticello malevole che non sia stata aiutata, se perderà che non sia stata penalizzata, se avrà dei subappalti poi il venticello malevole diventerà una tempesta. E, poi, sul ventilato Ponte di Messina qual è l’idea e la posizione che prenderà Maria Antonietta Ventura?

Fare politica e amministrare in Calabria non è facile, qui più che altrove serve che il candidato delle forze progressiste sia come la moglie di Cesare. Cesare disse che sua moglie non doveva essere nemmeno toccata dal sospetto.

Ecco perché vi chiedo un’ulteriore riflessione. Maria Antonietta Ventura può essere una ottima candidata al Parlamento, alle Europee, ma non credo che sia la migliore scelta per la presidenza della Calabria. E, quello che più mi preoccupa, è che in questo modo si forniscono argomenti a iosa ai nemici dell’alleanza tra i vostri partiti e movimenti. Datemi argomenti convincenti per andare a votare e non essere costretto, per la prima volta nella mia vita, ad andare al mare o in montagna. (pt)

Elezioni regionali: M5S apre ai dem però serve sintesi sui nomi da scegliere

Dopo le dichiarazioni dell’ex ministro Boccia a proposito delle prossime elezioni regionali in Calabria, numerosi parlamentari del Movimento CInque Stelle hanno dichiarato la propria disponibilità a un’apertura nei confronti del Partito democratico, per una comune strategia.

In una nota, firmata da Anna Laura Orrico, Laura Ferrara, Elisa Scutellà, Elisabetta Barbuto, Federica Dieni, Alessandro Melicchio, Carmelo Massimo Misiti, Riccardo Tucci, Paolo Parentela, Giuseppe Auddino e Giuseppe D’Ippolito, i parlamentari hanno detto che «Le parole dell’ex ministro Francesco Boccia, attuale responsabile nazionale degli enti locali del Pd, espresse in riferimento alle prossime elezioni regionali in Calabria, vanno nella direzione già tracciata ormai da mesi dal M5S e portata avanti, coerentemente, nelle interlocuzioni che si sono susseguite».

Secondo i parlamentari occorre costruire «una grandecoalizione progressista capace di mettere insieme quelle anime politiche che vadano dal M5S al centrosinistra per finire al Polo civico. Ovvero, risorse ed esperienze che si rifanno ad una ben determinata area di valori e di politiche pubbliche. Bisogna, per questo, lavorare all’unità delle forze che si contrappongono all’idea di Calabria e di sviluppo della Calabria immaginata da forze politiche che hanno evidentemente fallito».

«C’è ancora tempo e spazio – secondo i parlamentari del M5S – per portare avanti un percorso virtuoso, inedito e credibile da presentare ai calabresi che difficilmente comprenderebbero divisioni e veti incrociati».

«Tuttavia – ha affermato il sen. Auddino – per realizzare questo progetto politico è necessaria una soluzione di sintesi, sia nell’approccio che nei nomi prospettati, pertanto nessun nome deciso unilateralmente può andar bene. D’altronde, per concretizzare un’alleanza strutturale questa deve essere consolidata non solo dalla condivisione di medesimi principi quanto dalla ricerca di quel buon senso che non può pregiudicare dal dialogo con tutte le forze che vogliono porsi in discontinuità con il passato». (rp)

Il “ritorno” di Oliverio, il commento dei parlamentari 5 Stelle

È già una piccola vittoria, per i deputati del Movimento 5 StelleFrancesco SapiaBianca Laura GranatoGiuseppe d’IppolitoPaolo Parentela che Mario Oliverio, già presidente della Regione Calabria, «abbia riscoperto troppo tardi la necessità del confronto e della lotta politica per il riscatto del Mezzogiorno e dunque della Calabria in chiave mediterranea».

«Peccato che – hanno dichiarato Sapia, Granato, d’Ippolito e Parentela – per quanto sollecitato all’infinito, da presidente della Regione Calabria Oliverio non abbia mai voluto discutere con il Movimento 5 Stelle e con la società civile di sanità, legalità, riforma degli enti e degli uffici regionali, rinnovamento della classe dirigente, ciclo dei rifiuti, costo del lavoro, occupazione, sviluppo delle imprese, infrastrutture e tutela dell’ambiente».

«Annotiamo che Oliverio – hanno aggiunto i parlamentari – ha rimarcato la chiara intenzione, alla sua rispettabile età, di non volersi più candidare e di dedicarsi alla politica restando al di fuori del palazzo. Nel suo discorso sul Sud, egli non ha però calcato l’accento sul grande dramma dell’emigrazione, che coinvolge giovani, intere famiglie, malati, artisti, intellettuali, docenti, artigiani e professionisti. Crediamo che il riscatto del Mezzogiorno debba partire dall’impegno disinteressato e dal ricambio della classe dirigente, dalla tassazione agevolata proposta dall’imprenditore Nino De Masi e da noi rilanciata».

«Pensiamo che, al di là delle appartenenze e delle differenze – hanno proseguito Sapia, Granato, d’Ippolito e Parentela – si debba convergere sul coinvolgimento reale dei giovani, sullo svecchiamento della classe politica e sull’impegno di preservare i partiti e l’amministrazione pubblica da personaggi votati agli affari privati, alle clientele e al baratto con la criminalità».

«Con Oliverio  concludono i parlamentari del  Movimento 5 Stelle – condividiamo l’urgenza di riportare al centro dell’agenda politica il tema dello sviluppo economico, culturale e sociale del Mezzogiorno, rispetto a cui sono già un segnale i contributi per Resto al Sud previsti nel decreto Rilancio. Per questoraccogliamo la sfida, detto in senso positivo, sul terreno delle proposte per il futuro, che vanno articolate sulla base di confronti aperti e nella consapevolezza che è essenziale concentrarsi sulla destinazione delle enormi risorse che in Italia verranno distribuite per l’emergenza Covid. La Calabria non può essere tagliata fuori né tenuta ai margini, ma è altrettanto vero che nel merito servono competenze e capacità politiche e, in primo luogo, volti nuovi con grande autonomia, piena libertà e coscienza imperturbabile del bene comune». (rp)

Elezioni regionali: Francesco Aiello (M5S) esclude qualsiasi apertura ai partiti

Con una nota stampa, il prof. Francesco Aiello, candidato governatore per il Movimento 5 Stelle alle prossime elezioni regionali calabresi, esclude ipotesi di apertura ai partiti invocando «liste senza i dinosauri del palazzo». La sua candidatura non ancora ufficializzata dal Movimento, dovrebbe ricevere la conferma il 13 dicembre prossimo nel corso dell’annunciata visita di Luigi Di Maio in Calabria.

«Auspico con tutto il cuore – ha dichiarato il prof. Aiello – unità civica per battere la destra, sempre più autoritaria e pericolosa, che in Calabria riconfermerebbe gli uomini, i metodi e le pratiche del passato. Per questo escludo categoricamente ogni tipo di apertura ai partiti. Va ascoltata la società civile calabrese, che chiede servizi, occupazione, accoglienza, legalità e pulizia. Bisogna presentare delle liste senza i dinosauri di palazzo, che hanno beneficiato a lungo di favori e abusi del sistema e perciò devono scomparire dalla scena politica in quanto artefici o complici dei disastri della Calabria, piegata dal familismo, dall’affarismo e dall’allergia cronica alle regole nell’amministrazione pubblica».

«Un progetto per essere credibile – sottolinea Aiello – deve rompere in maniera netta con la vecchia politica, che in Calabria si è caratterizzata per i troppi silenzi e le implicite connivenze, per la sistematica esclusione dei giovani, la gestione fallimentare dei rifiuti e delle aziende del Servizio sanitario regionale, l’umiliazione delle intelligenze, degli imprenditori, dei lavoratori, dei precari, dei disoccupati e l’abbandono dei più deboli».

«I calabresi hanno bisogno di nette discontinuità – conclude Aiello – e di proposte precise e innovative che garantiscano libertà e competenza dei candidati consiglieri regionali, progetti concreti per fermare l’emigrazione e far ritornare in Calabria menti e talenti, sviluppo economico reale, tutela concreta dei beni comuni a partire dall’acqua e dall’ambiente, imparzialità ed efficienza degli uffici regionali, buona sanità pubblica, riuso e riciclo dei rifiuti e un significativo recupero della produttività delle imprese regionali. Diversamente si rischia la demagogia, e chi la farà dovrà assumersene le responsabilità». (rp)

SCUOLA COSENZA: INTERVENTO DELLA SEN. GRANATO E DELL’ON. SAPIA (M5S)

Sul concreto rischio di ritardi nelle pratiche di immissioni dei docenti in ruolo spettanti all’ufficio scolastico provinciale di Cosenza, sono intervenuti d’urgenza i parlamentari M5s Bianca Laura Granato, segretaria della commissione del Senato Istruzione pubblica e Beni culturali, e Francesco Sapia, deputato della commissione Sanità, che hanno informato anche il ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti.
I due parlamentari 5stelle hanno chiesto al direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale per la Calabria «gli interventi di competenza al fine di assicurare che l’Ambito territoriale di Cosenza provveda nei termini agli adempimenti indispensabili alle intese immissioni in ruolo, il cui probabile rinvio oltre il 31 agosto produrrebbe conseguenze molto gravi per tutti gli interessati», che sarebbero circa 4mila. Infatti, hanno precisato i due parlamentari, «alla data odierna, come da recenti notizie stampa e sulla scorta di diverse segnalazioni, non risultano assunte le determinazioni del caso atte ad agevolare il completamento, nei termini previsti, delle procedure di assegnazione dei docenti per l’imminente nuovo anno scolastico».
La situazione, per quanto riassunto nel documento a firma di Granato e Sapia, è rappresentata in una nota dello scorso 11 maggio, siglata dal dirigente dell’Ambito territoriale di Cosenza e indirizzata al direttore generale del Personale del Miur, in cui si ribadiscono gravi e irrisolte carenze di figure amministrative per il completamento delle pratiche in questione. In tale nota, espressamente ricordata dai due parlamentari 5stelle, si fa riferimento al pregresso utilizzo di unità della scuola che da ultimo hanno chiesto al Ministero «di porre in essere le opportune azioni per legittimare la rispettiva presenza presso l’Atp di Cosenza», al momento senza alcuna risposta.

DE MASI A ROMA PER PARLARE DI ‘NDRANGHETA CON DI MAIO

2 luglio – L’imprenditore calabrese Nino De Masi – che sta preparando per il 6 luglio una manifestazione contro la ‘ndrangheta nella sua azienda a Gioia Tauro – ha incontrato oggi a Roma, il Ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro e vicepresidente del Consiglio Luigi Di Maio. Quest’ultimo ha scritto in un post su FB: «Questa mattina ho incontrato al Ministero del Lavoro Nino De Masi, uno di quegli imprenditori coraggiosi che ha denunciato e combattuto le organizzazioni criminali. Una persona che sta lottando ogni giorno per tenere in piedi la sua impresa al fine di riuscire a tutelare i suoi dipendenti dalla disoccupazione. Un uomo che ha avuto la forza di denunciare tutto quello che succede nel mondo delle banche e negli istituti di credito. Dobbiamo ricominciare a rivendicare e a esigere rispetto dallo Stato, perché se quest’ultimo sarà rispettato, saranno rispettati anche i cittadini».
De Masi per il 6 luglio vuole proporre un incontro pubblico con la popolazione e tutte le forze politiche per presentare le attività di ricerca e sviluppo della sua azienda, ma soprattutto per esporre le sue idee di imprenditore illuminato (pur se continuamente minacciato dalla ‘ndrangheta) per la crescita e lo sviluppo che punti sulla formazione dei giovani. L’idea di De Masi è una public company, un’azienda collettiva di tutti, con azionariato diffuso. «Un’azienda – ha detto – che con i suoi valori possa rappresentare il “riscatto del territorio”. Un’azienda orizzontale in cui tutti partecipano ad un obiettivo: il domani “migliore”».
All’incontro hanno partecipato tutti i deputati e i senatori del M5S eletti in Calabria. (rrm)

Incontro con Nino De Masi

Questa mattina ho incontrato al Ministero del Lavoro Nino De Masi, uno di quegli imprenditori coraggiosi che ha denunciato e combattuto le organizzazioni criminali.Una persona che sta lottando ogni giorno per tenere in piedi la sua impresa al fine di riuscire a tutelare i suoi dipendenti dalla disoccupazione. Un uomo che ha avuto la forza di denunciare tutto quello che succede nel mondo delle banche e negli istituti di credito.Dobbiamo ricominciare a rivendicare e a esigere rispetto dallo Stato, perché se quest'ultimo sarà rispettato, saranno rispettati anche i cittadini.

Pubblicato da Luigi Di Maio su Lunedì 2 luglio 2018