Ance guida il confronto sul Codice degli Appalti

Il Nuovo codice degli appalti è «un piano ambizioso che ha bisogno di nuovi strumenti perché i fondi destinati a infrastrutture strategiche siano effettivamente investiti». È quanto ha dichiarato Luigi Alfieri, presidente di Ance Catanzaro, nel corso del seminario di approfondimento sul Codice dei Contratti Pubblici promosso da Ance Catanzaro.

Una partecipazione ampia e qualificata da parte di una platea di professionisti, imprenditori, dirigenti e funzionari pubblici, che ha evidenziato come il tema sia tra i più delicati e centrali nel dibattito nazionale. 

L’incontro, organizzato assieme agli ordini professionali locali degli Avvocati, degli Ingegneri e degli Architetti proprio con l’intento di avviare un confronto tra tutti i soggetti coinvolti dalla normativa, ha visto gli interventi di Francesca Ottavi, avvocato e direttore nazionale della sezione Legislazione Opere Pubbliche di Ance, di Francesco Tallaro, magistrato del Tar Calabria, e di Ennio Apicella, avvocato distrettuale dello Stato, che hanno affrontato le innovazioni introdotte dalla riforma entrata in vigore lo scorso 1° luglio e le sue criticità. A coordinare i lavori, Dario Lamanna, direttore di Unindustria Calabria e Confindustria Catanzaro.

«Abbiamo inteso promuovere questo incontro, dunque – ha aggiunto Alfieri – perché richiesto a gran voce non solo dalle imprese aderenti ad Ance ma anche da diversi funzionari della Pubblica Amministrazione. E non a caso abbiamo voluto coinvolgere i professionisti: il nuovo Codice necessita di un confronto a più voci perché possa essere applicato nel migliore dei modi e perché, quindi, la sua impostazione volta a velocizzare le procedure si concretizzi pur nel pieno rispetto, ovviamente, di trasparenza, sicurezza e legalità».

Tra gli interventi di saluto, oltre a quello del sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita, quello dei presidenti degli ordini professionali: Gerlando Cuffaro (Ingegneri), Vincenzo Agosto (Avvocati) e Eros Corapi (Architetti). Proprio quest’ultimo, nel fornire i dati preoccupanti sul crollo delle gare d’appalto nei primi mesi di applicazione del Codice (-87,5% a luglio, -47% nel trimestre da luglio a settembre), ha sottolineato: «Non si può non parlare di questo tema. Serve chiarezza per tutti, abbiamo una norma nuova che ha riservato non poche sorprese e continuerà a riservarne. Al netto delle opinioni che ognuno può avere sulla norma, bisogna prendere coscienza che è con questa che ora dobbiamo confrontarci, per questo abbiamo bisogno di univocità di lettura sulla sua interpretazione».

«Il nuovo codice si apre con la bellissima novità dei dodici principi iniziali, tra i quali quello del risultato, quello della fiducia, quello dell’accesso al mercato e quello della conservazione dell’equilibrio contrattuale – ha spiegato Ottavi nel suo intervento – e questo non può che farci piacere. Naturalmente, ora bisogna attuarlo in maniera coerente con tali principi. Ance si sta impegnando proprio su questo fronte per dare i suggerimenti necessari: confronti come quello di oggi, quindi, sono fondamentali perché ci permettono di trarre spunti da sottoporre ai nostri interlocutori istituzionali».

«Il Codice cambia la prospettiva di approccio delle gare pubbliche – ha poi aggiunto Apicella -. Si tratta di una prospettiva meno restrittiva rispetto al passato, ora si tratta di vedere se le Pubbliche Amministrazioni sono realmente in grado di applicarla con immediatezza. È un dubbio che riguarda soprattutto le amministrazioni locali e del Sud che sono afflitte da una serie di criticità strutturali che non sono state risolte. Ecco, forse se il Codice ha un vizio di fondo è proprio il fatto di non tenere in considerazione la situazione difficile in cui versano le PA. Nella nuova impostazione si è cercato di superare la farraginosità delle procedure. I funzionari pubblici sono chiamati ad assumersi una responsabilità in prima persona: il Codice, nel principio di fiducia che richiama, punta a costruire un rapporto nuovo tra sistema della Pubblica Amministrazione, professionisti e imprese».

Al giudice Tallaro, infine, è spettato il compito di illustrare nel dettaglio gli aspetti normativi strettamente connessi al tema della digitalizzazione dei processi amministrativi e il loro funzionamento.  (rcz)

LAMEZIA – Venerdì il dibattito sul “Nuovo Codice degli Appalti”

Venerdì 17 marzo, al T-Hotel di Lamezia Terme, alle 15.30, si terrà il convegno-dibattito sul Nuovo codice degli Appalti, organizzato dalla Lega Calabria.

La manifestazione si apre con i saluti di Giuseppe Folino, Segretario della Sezione Lega di Catanzaro ed esperto della materia, Eros Corapi, Presidente Ordine Architetti Provincia di Catanzaro, Francesca Savari, Presidente della Fondazione FOAC. A seguire, Tilde Minasi, Senatrice e relatrice della normativa, Luciano Maria Delfino, componente Comitato Scientifico Filodiritto e Direttore Scientifico Anassilaos, Pasquale Pepe, Consigliere per il Sud del Vicepremier Salvini. A moderare l’iniziativa Giacomo Francesco Saccomanno, giornalista, responsabile scientifico Fondazione A. Scopelliti e Commissario regionale Lega.

Sono, ancora previsti gli interventi di Giuseppe Macrì, esperto e già Presidente dell’Ordine Architetti di Catanzaro, Antonino Renda, Presidente Inarsviluppo, Francesco Granato, Vicepresidente vicario nazionale di Federproprietà. Parteciperanno Pietro Raso, Presidente Commissione Ambiente Regione Calabria, Pietro Molinaro, Presidente Commissione anti’ndrangheta Regione Calabria, Emma Staine, Assessore regionale Politiche sociali e trasporti, Simona Loizzo e Domenico Furgiuele, deputati, oltre che Klaus Davi, giornalista e massmediologo. Sono stati invitati: Roberto Occhiuto, presidente della Giunta Regionale, Wanda Ferro, Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Interno, Filippo Pietropaolo, Assessore regione Calabria Organizzazione della burocrazia regionale e Risorse Umane.

Vi sarà poi la presenza dei maggiori Ordini di categoria con i propri rappresentanti. Ai partecipanti verranno riconosciuti i crediti formativi validi ai fini dell’aggiornamento professionale.

«Per poter amministrare – ha spiegato Saccomanno – è fondamentale la conoscenza delle norme e la capacità di incidere sulla gestione per evitare che la burocrazia possa prevalere sulla politica. La nostra regione è quasi in mano ad un sistema burocratico che non è riuscito a decollare e che spesso frena la volontà di innovare e crescere. Gli amministratori coscienziosi, pertanto, devono avere il coraggio di studiare e formarsi per affrontare quelle che sono le importanti sfide del presente e dell’immediato futuro».

«La Nuova Legge sugli Appalti, voluta decisamente da Matteo Salvini, cerca di consentire una gestione di questi nel modo migliore – ha concluso –. Dalla corretta applicazione si potrà sviluppare un sistema virtuoso che potrà liberare il mercato del lavoro e le libere professioni, creando occupazione e crescita». (rcz)