CAMPANA (CS) – L’Oratorio Don Bosco dona ricariche a energia solare a istituzioni e associazioni

di ANTONIO LOIACONOIl 4 agosto durante la solenne celebrazione del santo Patrono Domenico, l’Oratorio Don Bosco della Parrocchia di Santa Maria Assunta in Campana guidata dal parroco don Francesco Bomentre e dagli animatori, ha donato delle ricariche per cellulare a energia solare alle Istituzioni e associazioni del paese.

«Questo dono – ha iniziato don Francesco Bomentre – è frutto del laboratorio Green Power nato nell’estate ragazzi 2022 (tenutasi nel mese di giugno) per educare e far crescere le nuove generazioni nell’uso le fonti rinnovabili e per custodire in attenzione la salute di Madre Terra; come chiede Papa Francesco nell’enciclica Laudato Si. Nel laboratorio green Power ci si è focalizzati sull’importanza dell’energia del Sole, che aiuta a togliere alla Madre Terra i pesi dell’inquinamento che affaticano la sua vita, usando come «medicina» questa energia pulita».

«Ecco che – continua il Curato del paese – sono nate due idee tra gli animatori e i bambini: incominciare ad avere uno stile di vita ecologico che sappia, come insegna il Papa, essere testimonianza anche nella vita sociale del proprio paese con piccoli segni. I bambini hanno scritto al sindaco, Agostino Chiarello. per ottenere l’autorizzazione ad illuminare, tramite una ricarica solare, un’edicola votiva con la statua di Padre Pio: opera che ha abbellito tutta l’edicola con un fascio di luce. Inoltre, sono state create e donate alla locale Stazione dei Carabinieri e al Comune due power station per ricaricare il cellulare con il sole. Identiche “stazion di energia”, verranno consegnate anche all’Associazione del paese “Salviamo Campana” e ai Padri Salesiani in Corigliano – Rossano che nei mesi scorsi subirono un brutto atto vandalico nella casa famiglia e nell’oratorio».

«Questa attività di riscontro sociale – continua – si inserisce nel cammino educativo dell’Oratorio Don Bosco: “buoni cristiani e  onesti cittadini” che quest’anno ha avuto la gioia di avere tra gli animatori i carabinieri della locale stazione, guidata dal maresciallo Michele Granatiero, i quali hanno aiutato i bambini a saper riconoscere nei carabinieri persone di cui potersi fidare senza paura.  Si è avuta anche la visita del tenente colonnello del reparto di Corigliano – Rossano, Raffaele Giovinazzo, che ha espresso il suo compiacimento per i suoi uomini a servizio dell’Oratorio e che trova nella spiritualità dell’Arma un terreno fecondo».

«La bellezza educativa – conclude – che sa guardare al futuro piantando fin da oggi quei semi di umanità e spiritualità cristiana che quando cresceranno sapranno rendere il mondo sempre più bello e ospitale». (al) 

L’OPINIONE / Giuseppe Foti: L’oratorio “Don Bosco” di Gallico fondamento di una sana e solida comunità

di GIUSEPPE FOTIDomenica 31 luglio si è conclusa l’estate ragazzi 2022, promossa dalla Famiglia Salesiana e dall’oratorio Don Bosco di Gallico superiore.

Ho voluto, come genitore e membro della comunità di Gallico, scrivere di questa meravigliosa esperienza perché per chi come me è cresciuto nella periferia nord di Reggio Calabria, nel pieno periodo della guerra tra cosche, sa bene l’importanza di avere figure educative che ti insegnino che la vita è un dono e non va sprecata.

Questo insegnamento passa soprattutto attraverso l’accompagnamento nella crescita dei ragazzi e la testimonianza di vita data degli educatori che, durante le giornate dell’estate ragazzi, hanno dato dono e dimostrazione di grande amore e dedizione verso i bambini e gli insegnamenti di Don Bosco.

L’atto del prendersi cura, di spiritualità e di responsabilità, volta a creare crescita umana, sono stati riconsegnati alla comunità e con essi un cuore capace d’amare trascendendo i limiti relazionali a cui spesso lo confiniamo.

Questo non fa altro che testimoniare che la comunità di Gallico è sana, integra più che mai, e non può, e non vuole, fare a meno dell’oratorio perché in esso si dischiude la luce della speranza per tanti giovani e meno giovani.

L’oratorio non è solo un luogo fisico, anche se al momento è ingiustificatamente chiuso e riaprirlo alla comunità non sarebbe male, ma è anche luogo dove vengono trasmessi i giusti valori. Gli stessi valori, va ricordato, che per demerito degli adulti sembrerebbero spariti tra i giovani, sempre più soli, annichiliti da un futuro senza prospettive e colmi di rabbia. Quindi, sulla base di quanto scritto, viene da chiedersi: perché tenere chiuso un luogo di formazione come l’oratorio di Gallico che in tanti anni si è dimostrato fucina di solidarietà e di crescita armonica per i ragazzi?

L’importanza educativa e sociale dell’oratorio è un dato di fatto inconfutabile e per tale motivo i tanti figli di Don Bosco di Gallico, sapendo di ciò, non si sono mai dati per vinti, continuando il percorso intrapreso da chi prima di loro e di questo gli sono personalmente riconoscente. Hanno creato, con spirito, forza d’animo e con la gioia di sempre e di chi possiede un grande cuore, tanti eventi e momenti di aggregazione, riportando di nuovo il sorriso dei bambini per le strade e nei luoghi scelti per rimediare a ciò che gli è stato strappato e negato senza ritegno.

Oggi, sarebbe auspicabile, dopo la grande dimostrazione che ha dato la comunità di Gallico e quella Salesiana, che l’oratorio tornasse ai bambini e a chi lo ha gestito con sapienza e amore per tanti anni. 

La capacità di “fare sociale” dimostrata dai ragazzi e da tutti i membri dell’oratorio Don Bosco di Gallico va presa d’esempio da chi oggi ha mercificato il disagio o non sa più prendersi cura del prossimo.

L’ironia, il gioco, la verve, la sensibilità e l’arte di amare il prossimo, sono tutte peculiarità e capacità che i bambini, i ragazzi, gli animatori e tutti le persone che compongono la grande famiglia dell’oratorio di Gallico ci hanno donato, attraverso il vero spirito dell’amore autentico di cui l’intero universo ne sarebbe bisognoso. L’amore autentico, risvegliato nel cuore di chi viaggia in sintonia con l’emozione della gioia, condizione più elevata e più nobile dell’effimera felicità materiale.

Concludo, ringraziando tutti gli animatori dell’oratorio di Gallico Don Bosco e tutta la comunità Salesiana che ha ridato al paese e a tutti i suoi abitanti e soprattutto ai bambini e ragazzi la gioia che come ha insegnato Don Bosco: “è la più bella creatura uscita dalle mani di Dio dopo l’amore.” (gf)