Il consigliere Molinaro: Gli interventi sanitari e organizzativi per l’Ospedale di Acri

Sono tantissimi gli interventi sanitari e organizzativi in programma, a partire da domani, per l’Ospedale di Acri. È quanto ha annunciato il consigliere regionale Pietro Molinaro che, assieme al segretario Conf.All – Sanità Calabria, Antonio Bifano, ha incontrato il direttore sanitario dell’Asp di Cosenza, Martino Rizzo.

«Scelte concrete di politica e organizzazione sanitaria –ha spiegato Molinaro – che prevedono l’ammodernamento del pronto soccorso con tre posti Osservazione Breve Intensiva (OBI) dove il paziente può rimanere in osservazione fino a 72 ore. Il day surgery, la chirurgia di un solo giorno,  non subirà nessuno spostamento, quindi rimane allocato nella nuova ala dell’ospedale. E ancora: domani,  giovedì 18 aprile, sarà effettuato il primo intervento di otorinolaringoiatria a valere su Pacchetti Ambulatoriali Comlplessi di otorino laringoiatria (Pac Orl)».

«Martedì 23 aprile, il dott. e chirurgo Guglielmo Guzzo – ha illustrato Molinaro – farà un sopralluogo in sala operatoria per iniziare le attività chirurgiche.  Inizialmente, precisa, sarà presente due giorni a settimana; un giorno verrà dedicato all’attività chirurgica ed il secondo all’attività endoscopica ( gastroscopie e colonscopie)».

«È prevista ancora – ha detto ancora – l’apertura dell’ambulatorio di oncologia con quattro poltrone dove il paziente oncologico potrà eseguire la chemioterapia. Verrà in seguito, ristrutturato il reparto di medicina generale e potenziato il servizio di radiologia e di anestesia con l’arrivo di altri medici e l’incremento dell’Uo di medicina».

«Non ci sarà depotenziamento: gli ospedali del territorio svolgono un ruolo sempre più importante nel sistema sanitario regionale – ha concluso Molinaro – perché investire nella salute dei cittadini è sempre un buon affare!». (rcs)

Molinaro (Lega): Si ripristinano i servizi preesistenti all’Ospedale di Acri

Il consigliere regionale della LegaPietro Molinaro, ha inviato una lettera al Commissario dell’Asp di Cosenza, Vincenzo La Regina, ed al sindaco di Acri, Pino Capalbo, per segnalare gli effetti negativi dell’apertura del reparto Covid nell’Ospedale Sant’Angelo di Acri, e per richiedere il ripristino dei servizi preesistenti.

«Quello che il Sindaco di Acri ha sbandierato come rinascita dell’Ospedale Sant’Angelo di Acri, ovvero l’apertura del reparto Covid, si è rivelato un danno per le prestazioni sanitarie in favore dei cittadini.  Piuttosto che salvaguardare i servizi sanitari esistenti ed impegnarsi a potenziarli, il Sindaco  ha ritenuto di dover inseguire la possibilità di investire qualche migliaio di euro per realizzare i 16 posti di “albergo Covid”, nell’ospedale. E lo ha fatto nel modo peggiore possibile. Ovvero, anziché chiedere di utilizzare gli spazi effettivamente liberi, ha avallato e difeso la scelta di sacrificare il reparto di chirurgia».

«Ed ora ci si trova – ha aggiunto – come previsto, con la chiusura a tempo indeterminato del reparto di chirurgia programmata, di chirurgia oculistica, oltre che con la chiusura degli ambulatori di oncologia e di pneumologia.

«Il sindaco – ha proseguito nella lettera Molinaro – si era anche lanciato nella promessa che il reparto chirurgia sarebbe stato riaperto entro il 7 gennaio scorso, ma siamo giunti al 15 febbraio e non si vede nessuna riapertura all’orizzonte».

Nel rivolgersi anche al Commissario dell’Asp, il consigliere Molinaro ha chiesto di «riesaminare al più presto la situazione che si è creata, per provvedere al ripristino dei servizi sanitari già erogati dal presidio ospedaliero di Acri».

Inoltre ha invitato il Commissario a fare «chiarezza su chi sia, effettivamente, incaricato di essere il responsabile sanitario dell’Ospedale Sant’Angelo di Acri e su chi ne svolga, eventualmente, le funzioni delegate. Credo che se non si chiariscono i ruoli e le funzioni organizzative, sia oltremodo difficoltoso ottenere che una struttura complessa come un ospedale possa funzionare correttamente».

«Per quanto mi riguarda – ha concluso – continuo a sollecitare una seria riorganizzazione generale del Servizi Sanitario nella regione Calabria, ed assicuro il mio interessamento, affinché anche il presidio di Acri svolga un ruolo coerente con la sua localizzazione e per questo sia adeguatamente e realmente potenziato». (rcs)