Dal 1° febbraio all’Ospedale Jazzolino di Vibo prenderà servizio una neuropsichiatra infantile, «una specialista vincitrice di concorso ed assunta a tempo indeterminato, che andrà ad occupare un ruolo di grande importanza per quella determinata fascia di piccoli pazienti». È quanto ha reso noto il consigliere regionale Michele Comito, sottolineando come «il reparto di Pediatria dell’ospedale Jazzolino di Vibo Valentia si arricchisce di una figura professionale attesa da tanto tempo, a conferma dell’attenzione massima che vi è sulla sanità vibonese».
«Questo provvedimento adottato dal commissario Battistini, al quale va il plauso per il lavoro serio e determinato che sta conducendo alla guida dell’Asp vibonese e che anche in questa occasione ha dimostrato di essere sensibile alle nostre istanze – ha spiegato – è solo l’ultimo di una lunga serie di iniziative che si inseriscono nel solco tracciato dalla struttura commissariale regionale che mira a rilanciare i servizi e l’assistenza sanitaria su tutto il territorio».
«Ed il potenziamento della pianta organica degli ospedali – ha concluso Comito – è uno dei passi principali per dare forma all’idea di sanità che i vibonesi si attendono».
Soddisfazione è stata espressa anche dal consigliere regionale Antonio Lo schiavo, sottolineando come «con la pubblicazione della delibera del commissario straordinario dell’Asp, che approva la graduatoria della procedura concorsuale e dà il via libera alla relativa assunzione in servizio, giunge a compimento anche una mia lunga battaglia personale attraverso la quale ho invocato l’individuazione di tale figura, da anni attesa da tantissime famiglie vibonesi, finora costrette a lunghi ed estenuanti “viaggi della speranza” resi ancor più dolorosi dalla delicatezza della situazione vissuta dai propri figli».
«Sono dunque estremamente soddisfatto per questo risultato a lungo auspicato – ha aggiunto – su una questione sollecitata da moltissimi utenti. Oggi rivolgo alla professionista vincitrice del concorso una proficua presa di servizio e una lunga attività che dia sollievo ai pazienti che vi si rivolgeranno e che, sono certo, troveranno nel presidio vibonese quel conforto che per lungo tempo hanno dovuto ricercare altrove».
«Questa vicenda dimostra chiaramente che, con tenacia e determinazione – ha concluso – anche dall’opposizione si può dare un contributo utile a smuovere le acque e sensibilizzare gli organi decisionali a beneficio del sistema sanitario e, soprattutto, delle fasce più deboli della popolazione che devono vedersi pienamente garantito il diritto di accesso alle cure nel rispetto dei principi costituzionali». (rvv)