L’appello degli Oss di Vibo a Occhiuto: Fateci rientrare per lavorare nella nostra terra

È un appello per «essere una realtà imminente e non la solita cattedrale nel deserto» nella sanità, quello che gli Oss di Vibo Valentia, idonei in graduatoria, hanno rivolto al presidente della Regione e commissario ad acta Roberto Occhiuto.

«Ormai – si legge nella nota – è di dominio pubblico lo scorrimento di questa graduatoria. È più di un anno che cerchiamo di fare leva con la politica e i dirigenti di turno a far si che chi ha superato un concorso o meglio ancora con questo stato attuale della sanità Calabrese messo ancor più in ginocchio dalla pandemia durata ben 2 anni si procedesse con l’assunzione di personale sanitario a tempo indeterminato».

«Qualche mese addietro – continua la nota – il Commissario alla Sanità Calabrese nonché presidente della regione Occhiuto ha fatto visita ai vari presidi di tutta la  regione, riscontrando molteplici criticità, specialmente nella carenza ormai cronica di personale,  si è espresso chiaramente dando mandato  ai vari commissari e direttori di attingere dalle graduatorie esistenti, il fabbisogno per operatori socio sanitari non è  da meno pensando  che con 5 province partendo da Cosenza e arrivando su Reggio Calabria tra Asp e Ao – aziende sanitarie provinciali e aziende ospedaliere – il numero è alto e considerevole, precisando che la graduatoria di Vibo Valentia è la più vecchia cronologicamente parlando essendo stata deliberata il 5 settembre 2019».

«Una parte è già attiva – viene spiegato – lavorando in diversi nosocomi altri però attendono con ansia una convocazione a tempo indeterminato, non vorremmo mai passare in secondo piano dato che ognuno di noi in qualche modo ha lavorato in quest’ultimo periodo per il quale è stato sottoposto a uno stress psicofisico che non ha precedenti, la volontà ferma è solo una, sarà retorica ma di primaria importanza, chi lavora fuori regione ancor peggio».

«Ora – conclude la nota – la politica non ci deve deludere dato che la sanità è priorità assoluta. Vogliamo rientrare dai propri cari, poter dire vale la pena lottare per qualcosa di buono, bisogna invertire tendenza le condizioni ci sono e le potenzialità pure, ora serve attuarle». (rvv)