Intesa tra Regione e Usr per formazione professionale operatori socio-sanitari

È stato firmato, tra la Regione Calabria (Assessorato Istruzione e Assessorato Lavoro e Formazione Professionale) e l’Ufficio Scolastico Regionale, l’accordo triennale per l’avvio di percorsi formativi finalizzati all’acquisizione della qualifica di Operatore socio-sanitario (Oss).

L’atto porta la firma della vicepresidente con delega all’istruzione, Giusi Princi, e dell’assessore al lavoro e alla formazione professionale, Giovanni Calabrese, per la Regione, della direttrice Antonella Iunti, per l’Ufficio scolastico regionale della Calabria.

«Il protocollo – ha affermato l’assessore Princi – sancisce l’inizio di una storia diversa. Sarà possibile, per la prima volta in Calabria, che gli istituti professionali ad indirizzo socio sanitario, sottoscrivano convenzioni con Enti accreditati dalla Regione Calabria, per l’avvio di un percorso formativo integrato che permetta che gli studenti frequentanti tale indirizzo, abbiano rilasciata la qualifica di Operatore Socio Sanitario ( OS) purché svolgano l’esame di qualifica al compimento del 18 anno di età».

«Abbiamo in Regione 10 istituti professionali con indirizzo sulla sanità e l’assistenza sociale frequentati da 830 studenti – ha ricordato – Con il presidente Occhiuto e con l’assessore Calabrese e grazie alla collaborazione del direttore Iunti, abbiamo sanato un vuoto normativo regionale, dichiara la vice presidente, che fino ad oggi sacrificava questi istituti a erogare formazione senza rilasciare alcun titolo agli studenti . L’ obiettivo dell’intesa sarà, infatti, di favorire l’occupazione giovanile nel territorio regionale, offrendo ai giovani studenti l’opportunità di frequentare nel triennio scolastico un percorso curricolare, specificamente integrato, finalizzato all’acquisizione delle competenze tecnico-professionali della qualifica di Oss».

«Diamo dignità professionale a questi istituti – ha rimarcato infine la vicepresidente Princi – e avviciniamo gli studenti al mondo del lavoro anticipando un percorso che avrebbero dovuto intraprendere al temine del diploma. Oggi apriamo una bella pagina professionale della Calabria».

All’incontro è intervenuto anche il dirigente generale del Dipartimento lavoro, Roberto Cosentino, il quale ha portato i saluti dell’assessore Giovanni Calabrese, assente per motivi di salute, ed ha specificato che «il protocollo si inserisce in una strategia generale tra i diversi Dipartimenti e la Giunta regionale che punta a spendere le risorse per una formazione qualificata che il mondo del lavoro possa accogliere».

Le attività formative saranno oggetto di monitoraggio e valutazione, da parte dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Calabria e della Regione Calabria.

«Il momento storico che abbiamo vissuto con la pandemia – ha evidenziato Iunti – richiede figure professionali che abbiamo qualifiche nel contesto socio-sanitario. La scuola non è un luogo in cui sforniamo lavoratori ma una realtà dove le competenze vengono trasferite ai più giovani per offrire loro opportunità di inserimento nel mondo del lavoro. Il protocollo rappresenta uno strumento in più per rispondere alla forte domanda di operatori socio sanitari».

Presenti all’iniziativa, che si è svolta nella sede della Cittadella regionale a Catanzaro, anche la direttrice generale del dipartimento istruzione, Maria Francesca Gatto, dirigenti scolastici, personale docente e una rappresentanza di studenti della rete degli Istituti professionali per la sanità e l’assistenza sociale della Calabria. (rcz)

Regione e USR insieme per formazione degli OSS negli Istituti Professionali

Domani mattina, a Catanzaro, alle 10, sarà sottoscritto lo schema d’accordo triennale tra la Regione Calabria e l’Ufficio scolastico regionale, per l’avvio di percorsi formativi sperimentali finalizzati all’acquisizione della qualifica di Operatore socio-sanitario (Oss).

I corsi di formazione saranno attuati negli Istituti professionali per la sanità e l’assistenza sociale della Calabria e negli enti di formazione accreditati dalla Regione Calabria.

Interverranno all’iniziativa la vicepresidente con delega all’istruzione, Giusi Princi, l’assessore al lavoro e alla formazione professionale, Giovanni Calabrese, la direttrice dell’Ufficio scolastico regionale della Calabria, Antonella Iunti. Saranno presenti anche dirigenti scolastici, personale docente e una rappresentanza di studenti della rete degli Istituti professionali per la sanità e l’assistenza sociale della Calabria.

Il protocollo consentirà, per la prima volta in Calabria, il riconoscimento delle ore maturate durante il percorso scolastico, consentendo agli studenti di accedere al corso di qualifica per Operatore socio sanitario proposto dalle Agenzie di formazione accreditate, con cui le scuole dovranno definire specifici accordi. (rcz)

Graduatoria Oss, Tavernise (M5S): Dare priorità assoluta a idonei di Cosenza e Vibo

Il consigliere regionale e capogruppo del M5SDavide Tavernise, ha definito «privo di ogni logica  l’atto di indirizzo dell’amministrazione comunale di Catanzaro con cui si chiede di “predisporre ogni iniziativa utile affinché la Regione Calabria richieda alla Regione Puglia la graduatoria Oss al fine di procedere all’assunzione delle figure professionali necessarie negli ospedali calabresi».

«A nulla vale – ha aggiunto – l’integrazione finale con cui «si raccomanda di vagliare la possibilità di effettuare gli scorrimenti anche per le graduatorie ancora vigenti in Calabria», se non a dimostrare la non conoscenza della questione. Un atto di indirizzo, a ridosso delle imminenti amministrative catanzaresi, che potrebbero vedere, molto probabilmente, un cambio alla guida della città, che travalica oltremodo i confini comunali e vuole incidere sulle scelte sanitarie regionali travalicando gli organi competenti e vuole semplicemente giustificare una parvenza di interesse per la questione sanitaria catanzarese. A tutti gli effetti dunque un becero atto di campagna elettorale. Un atto che se avesse una sua concretezza futura risulterebbe illegittimo stante la recente sentenza del consiglio di stato».

«È condivisibile, viceversa – ha proseguito – ogni pubblica denuncia che solleciti le necessarie e improcrastinabili assunzioni nella sanità regionale, anche alla luce del piano operativo della Regione relativo alla “Missione 6” del Pnrr, per cui stante la deficitaria carenza infrastrutturale calabrese, la decisa lontananza dalla rete ospedaliera di numerosissimi comuni, la scarsa rete di assistenza sul territorio, sono previsti 61 case della comunità e 20 ospedali di comunità. Strutture di assistenza sanitaria prossime al cittadino che necessitano, se non vogliono restare cattedrali nel deserto, del necessario personale, anche, Oss, e per la quale non si può non attingere, in via prioritaria e fino ad esaurimento delle stesse, dalle due esistenti graduatorie calabresi, nello specifico quella di Cosenza e quella di Vibo Valentia».

«Non si può non condannare, dunque – ha concluso – l’iniziativa dell’amministrazione catanzarese e per il tempismo dell’atto e per il merito della questione e che va ad alimentare, inutilmente, una tensione sociale già alimentata da due anni di pandemia e da un conflitto nel cuore dell’Europa, che rende precaria la situazione economica nel nostro Paese». (rrc)

Carenza Oss in Calabria, Anastasi propone di attingere alla graduatoria dell’Asp di Vibo

Il consigliere regionale Marcello Anastasi, per risolvere il problema della carenza degli Oss in Calabria, ha proposto di attingere alla corposa graduatoria dell’Asp di Vibo Valentia per il reclutamento del personale.

Tale richiesta, avanzata al commissario ad acta Guido Longo, è stata fatta consapevole della necessità di «razionalizzare le scelte e semplificare le procedure assunzionali, per far sì che la sanità esca dal guado e moltissimi lavoratori possano iniziare un percorso lavorativo serio», in quanto «moltissimi, fra questi operatori  – ha spiegato Anastasi – sono da tempo in attesa di un’assunzione. Altri sono stati costretti ad accettare offerte fuori regione. Questo, quando in Calabria si registra ovunque la necessità di coprire posti Oss».

«È necessario –  la sintesi del pensiero di Anastasi – operare con concretezza e lucidità perché l’attuazione del diritto alla salute passa attraverso la messa a regime anche del personale Oss, facendo si che, con opportune azioni, si dia corso anche a forme di mobilità che facciano cessare la necessità di dover migrare  fuori regione per svolgere un lavoro per il quale in Calabria  necessiterebbero centinaia di assunzioni. Attingere, pertanto, alla graduatoria dell’Asp di Vibo, da troppo tempo ferma in una stasi inaccettabile, appare una opportunità e, al contempo, una necessità  per dare una risposta razionale e concreta a chi da anni attende una assunzione».
«Le Varie Asp della Regione Calabria – ha concluso – potrebbero, attingendo alla graduatoria vibonese, risolvere nel brevissimo termine le loro necessità assunzionali assicurando ai lavoratori Oss, calabresi un futuro nella loro stessa regione». (rrc)