Cirillo, Mancuso e Occhiuto accolgono il “re del panettone” Marco Macrì

Il “re del panettone” alla Cittadella regionale. «Con immensa soddisfazione, insieme al Presidente del Consiglio regionale on. Filippo Mancuso e al Presidente della Giunta regionale on. Roberto Occhiuto, abbiamo accolto a Palazzo Campanella, sede del Consiglio regionale della Calabria, Marco Macri, Maestro pasticcere di Caulonia, nominato ambasciatore del panettone 2023 per la sezione panettone tradizionale. Nel corso dell’incontro – afferma il Consigliere Cirillo – ci siamo congratulati per il prestigioso riconoscimento ottenuto quale Primo classificato nazionale all’importantissimo evento, divenendo per tutti noi il “Re del Panettone”».

«Il prestigioso riconoscimento – prosegue Cirillo – assegnato nel corso di un concorso nazionale, svoltosi presso la Fiera nazionale di Roma, ha consentito al nostro conterraneo di poter esprimere le qualità della nostra pasticceria artigiana e la particolare dedizione nella ricerca di ogni singolo ingrediente che nell’insieme, per forma e sapore, ha reso possibile il riconoscimento nell’apposito concorso svolto alla Fiera nazionale di Roma.
Questa è la Calabria che ci piace promuovere e soprattutto sono questi gli esempi positivi dei quali ci piace parlare. Da Cauloniese – conclude Cirillo – sono stato orgoglioso per aver accolto nella casa dei Calabresi una eccellenza del mio paese che da pochi giorni sarà certamente un riferimento del gusto». (rcz)

Musolino (Conpait): Coppa del Mondo del Panettone Summer Edition motivo di crescita professionale

Oltre 180 Kg di gelato con i gusti proposti dai candidati e servite oltre 2000 coppette al numeroso pubblico italiano e straniero che ha potuto gustare il miglior gelato italiano. Chi lo dice che il panettone sia un dolce lievitato da produrre, mangiare, degustare solo a Natale o nei mesi invernali? A Peschiera del Garda si è svolta la prima edizione della competizione estiva dedicata al lievitato milanese abbinato al gelato. “Una giornata di eventi con degustazione, sculture di ghiaccio, show di aerografia e una giuria di eccellenza”: il presidente Conpait, Angelo Musolino, esprime piena soddisfazione per i numeri e per la partecipazione all’evento.

«Il primo concorso, che unisce la fragranza del panettone con la cremosità del gelato, è stato l’ennesimo motivo di crescita professionale e di condivisione dei progetti», ha affermato Musolino. I Maestri Gelatieri in gara si sono confrontati con il panettone del Maestro Iginio Massari che hanno decorato e farcito con gelato, sorbetto e semifreddo. «Siamo stati onorati di far parte della giuria composta anche da Luciana Polliotti, giornalista e storica del gelato, Roberto Rinaldini Membro Relais Dessert, Emanuela Balestrino giornalista esperta in gelateria, Angelo Grasso Maestro Gelatiere Bravo S.p.a.. Abbiamo giudicato il miglior abbinamento e valutato l’estetica del prodotto, la corretta temperatura di degustazione combinata con il panettone e la farcitura, la pulizia del taglio e la struttura interna oltre che il gusto», le parole del presidente Conpait.

«Siamo ancora più concordi con il Maestro Giuseppe Piffaretti, cui va dato merito dell’idea di realizzare un concorso estivo che unisce due eccellenze – che il panettone e il gelato sono sicuramente due dei prodotti d’avanguardia del ricco patrimonio culinario italiano e non hanno eguali nel resto del mondo. Dopo il successo dell’ultima edizione milanese e in attesa del nuovo appuntamento del 2024 Coppa del Mondo del Panettone prosegue il lavoro di promozione della cultura del panettone con eventi, momenti formativi e selezioni nazionali che decreteranno i finalisti del 2024. Conpait è parte attiva, presente ed a supporto pieno dell’iniziativa», ha affermato il maestro Angelo Musolino.

Per la cronaca, è stato il panettone farcito di Giuseppe Zerbato di Valdagno, Vicenza, a conquistare il podio. Secondo classificato Roberto Galligani di Albenga, Savona, terzo classificato Gabriele Fiumara di Sant’Alessio siculo, Messina. Il miglior panettone decorato decretato dalla giuria popolare è stato quello di Alessandro Saccomando di Lamezia Terme. (rrc)

Partono dallo Stretto le selezioni della Coppa del mondo del panettone

Ancora una volta Reggio Calabria è tra le tre città d’Italia ad ospitare le selezioni della Coppa del mondo del panettone. Il prossimo sabato, 13 maggio, dalle prime ore della mattina al teatro Cilea, si svolgeranno le selezioni nazionali per individuare i dieci panettoni migliori del Sud Italia. Il primo appuntamento si è svolto a Pistoia, il secondo a Reggio Calabria ed il terzo a Cuneo. “La manifestazione nasce per celebrare storia e lavorazione di un prodotto in grado di valicare i confini d’origine per imporsi sulla scena dolciaria mondiale”, anticipa il presidente Conpait Angelo Musolino che è anche socio fondatore della manifestazione, insieme a Pierpaolo Magni e Giuseppe Piffaretti.

I tre maestri, insieme ai colleghi pasticceri chiamati a far parte della giuria, selezioneranno i panettoni in competizione. «La qualità è sempre più elevata, chi si iscrive alla coppa del mondo sa che deve fare bene e ciò non può che far crescere tutto il comparto, a favore dei clienti», afferma il maestro Angelo Musolino che invita tutti alla partecipazione in terra calabra.

Il secondo appuntamento con le selezioni Italia della Coppa del mondo del Panettone, il grande concorso internazionale che coinvolge diverse nazioni (Italia, Spagna, Portogallo, Brasile, Svizzera, Stati Uniti e Francia) e vuole promuovere nel mondo il panettone artigianale e la sua lavorazione, fa tappa in Calabria dunque.

Un team affiatato per celebrare il meglio della produzione artigianale del panettone, lievitato per eccellenza a livello mondiale. I giurati valuteranno e degusteranno con attenzione tutti i panettoni in gara. I dieci finalisti, insieme a quelli prescelti nelle selezioni del Centro e Nord Italia, parteciperanno alla finalissima a Sigep Rimini a gennaio 2024.

Ecco la giuria Italia Sud prevista a Reggio: Pierpaolo Magni, Damiano Rizzo, Rocco Scutellà, Gastone Pegoraro, Peppe Leotta e Antonio Chiera. (rrc)

Piace ai milanesi il panettone di Mastro Vincenzo, pasticciere di Acri

Piace ai milanesi il panettone del pasticcere calabrese Vincenzo Pellicorio, di Acri. Mastro Vincenzo, come tutti lo chiamano, ha il volto stanco ma carico di soddisfazione, «sono quasi due mesi che dormo qualche ora al giorno e nemmeno tutte le notti», ma tutta la famiglia e i numerosi collaboratori sono stati travolti in un “tour de force” straordinario. «Non potevamo perdere questa occasione – dice – e non ci andava di scontentare i tanti estimatori».

Queste festività sono state diverse dal solito: il Covid ha segnato molte attività economiche e Mastro Vincenzo, che da anni realizza panettoni artigianali ha puntato per l’occasione tutto su questo prodotto che era già apprezzato in Calabria e anche fuori regione.

Le attrezzature da piccolo laboratorio di provincia, la sede è ad Acri (CS), alle porte dello splendido altipiano silano, sono state messe a dura prova: forni che cuocevano giorno e notte, planetarie che impastavano 24h su 24h.

Il panettone di Mastro Vincenzo di Acri«È stato un crescendo. I primi panettoni sono partiti per il Nord Italia e distribuiti nei punti vendita specializzati. Molti esercenti, dopo aver testato il prodotto, in modo entusiastico hanno messo a disposizione della propria clientela dei vassoi per l’assaggio, e ogni assaggio era una vendita e, spesso, un ritorno per il riacquisto. Ritengo – dice ancora Vincenzo Pellicorio – che il fatto che la gente sia stata costretta in casa ha fatto sì che quello che era il dolce del giorno di Natale sia diventato il dolce di tutti i giorni. Ecco perché gli ordini crescevano di giorno in giorno e, di conseguenza, le nostre notti diventavano sempre più corte».

La versione con il pistacchio, poi, è andata letteralmente a ruba, oltre ogni più rosea previsione. È Mastro Vincenzo a spiegare il motivo di questo successo: «Tutto l’anno produciamo pasticceria di ottima qualità ma soprattutto taralli, che ad Acri sono una tradizione. Ormai, grazie alla diffusione sui social, i taralli raggiungono numerose località italiane, e in occasione delle festività il laboratorio si converte alla produzione dei dolci tipici con qualche novità. Alla base di tutto c’è la passione, lo studio, l’attenzione per le materie prime e la squadra. Ma non basta la forma del panettone basso a trasformare un panettone industriale in artigianale e neanche le curate e impreziosite scatole nelle quali sono confezionati. Più si diffondono questi e più noi abbiamo successo, avendo puntato tutto sulla trasparenza e la qualità». (rcs)