Spirlì: Presto tavolo tecnico su Porto di Bagnara

Il presidente f.f. della Regione Calabria, Nino Spirlì, ha annunciato, in merito alle problematiche relative al Porto di Bagnara e ai pescatori, che «convocheremo al più presto un tavolo tecnico su tutte le questioni marinare che riguardano Bagnara».

Spirlì, infatti, ha partecipato a un incontro dedicato al Porto, da mesi sotto sequestro per ipotesi di reato ambientale, alla presenza del viceministro alle Infrastrutture, Alessandro Morelli.

«Le “bagnarote” – ha aggiunto il presidente – sono legate a una tradizione di coraggio. Quando da queste parti si moriva di fame, erano le donne ad attraversare il mare per portare il sale, per garantire vita e benessere alle famiglie: vendevano il pesce ai mercati, lavoravano nei terrazzamenti delle uve. Tanti anni sono passati, ma non è cambiato niente nel carattere di tutti i bagnaresi. Punirli nella loro marineria, levandogli la possibilità di lavorare con il mare, significa condannarli a morte. Non lo possiamo consentire».

«Bagnara è il mare, vive di mare. Tutto quello che si produce qui – ha proseguito Spirlì – sa di mare. Mi auguro che i tempi per risolvere il problema siano celeri e che si arrivi davvero alla data del 10 giugno prossimo per la fine della bonifica del porto».

«Noi – ha rimarcato Spirlì – non possiamo far finta di niente. In questi mesi non ci siamo mai fermati. Ognuno, in base alle proprie competenze, ha fatto la propria parte. Dalla Regione c’è grande disponibilità, ma anche il Governo deve assumere impegni precisi. Servono i risarcimenti e più attenzione da parte dello Stato centrale».

Il presidente ha poi annunciato che si sta lavorando per far ritornare Mia Martini nella sua terra: «Uno dei più grandi scultori calabresi sta realizzando un’opera che conterrà le sue ceneri».

«I pescatori, grazie all’impegno di Prefettura, forze dell’ordine, sindaci e autorità locali – ha detto il viceministro Morelli – hanno potuto portare le loro barche in altri porti della zona. Questo è un bene, ma non si è risolto completamente il problema che deve essere assolutamente definito nel più breve tempo possibile».

«Mi auguro – ha concluso – che la Procura possa svolgere il suo lavoro in maniera celere e dare risposte chiare e in tempi rapidi, consoni con il lavoro dei pescatori di Bagnara».

Intanto, il commissario regionale della LegaGiacomo Saccomanno, ha scritto una lettera al Prefetto di Reggio Calabria, Massimo Mariani, chiedendo di sollecitare i necessari provvedimenti per il dissequestro o l’autorizzazione all’uso del Porto di Bagnara Calabra.

«Nelle date del 28.03.2021 e 09.05.2021 – ha spiegato Saccomanno – segnalavo a questa on. Procura della Repubblica il grave disagio delle famiglie dei pescatori di Bagnara, a seguito dell’avvenuto sequestro del porto e chiedevo, cortesemente, di poter incontrare il Sostituto Procuratore che si stava interessando dell’indagine per cercare di trovare una soluzione affinché costoro potessero riprendere l’attività lavorativa con la quale sostenevano i propri gruppi familiari. Non ottenevo, però, alcun riscontro».

«Nella data del 16.05.2021 – ha aggiunto – sollecitavo un riscontro e il Signor Procuratore della Repubblica, dottor Giovanni Bombardieri, rispondeva con nota del 20.05.2021, protocollo n. 2621/21, del tutto generica e senza alcuna concreta affermazione se non “la massima attenzione dell’Ufficio alla definizione della fase cautelare della vicenda giudiziaria”. Nel mentre, nessun riscontro da parte del Signor Prefetto, al quale, con la nota del 16.05.21, si era chiesto di un “urgente convocazione delle parti per cercare di trovare una soluzione che possa limitare i danni e possa consentire adeguatamente il proseguimento dell’’indagine e della eventuale bonifica”».

«Ieri sera – ha proseguito Saccomanno – vi è stato un incontro a Bagnara alla presenza dei Sindaci del luogo, del presidente f.f. della Regione, Nino Spirlì, del viceministro Alessandro Morelli, del Capogruppo regionale della Lega, on. Tilde Minasi, del responsabile locale del partito, Giuseppe Pirrotta e dello scrivente. In un clima infuocato per le sofferenze delle famiglie dei pescatori è stata data da tutti la massima solidarietà e collaborazione, con impegno a trattare il problema sia a livello regionale che nazionale. Ma tutto l’impegno per trattare adeguatamente il problema nei tavoli indicati, passa sempre attraverso il dissequestro del porto o, comunque, l’autorizzazione all’uso dello stesso. Provvedimenti che possono essere emessi solamente da questa On. Procura. Altrimenti ogni altra iniziativa sarà del tutto inutile».

«Con la presente, pertanto – ha concluso – per sollecitare la emissione dei necessari provvedimenti non potendo, allo stato, credere che si possa mettere sulla strada oltre 50 famiglie per una bonifica che poteva anche essere eseguita dopo l’estate o, comunque, anticipata, così da salvare la stagione lavorativa dei pescatori. La Lega vigilerà sulla regolarità delle azioni e cercherà, sempre nei limiti del rispetto della legge e dei ruoli, in tutti i modi di tutelare le famiglie dei pescatori non potendo questi essere lasciati soli e nella balia anche della criminalità organizzata, che potrebbe approfittare dell’evidente stato di bisogno». (rrc)