Alla Comunità di don Panizza il Premio Uniti per la Legalità

Conferito alla Comunità Progetto Sud il Premio “Uniti per la Legalità”, giunto alla seconda edizione, dei Giovani Commercialisti, guidati da Matteo De Lise.

La cerimonia si è svolta nella Tenuta Agricola Suvignano, a Monteroni d’Arbia, in uno dei più grandi beni confiscati del Centro Nord con numerose presenze qualificate.

«A 26 anni dalla legge sui beni confiscati – ha dichiarato  Paolo Florio, tesoriere della Fondazione Centro Studi UNGDCEC –, è giunto il momento che anche la fase di destinazione e riutilizzo dei beni possa funzionare in modo efficiente». «Dopo i sequestri e le confische definitive è la parte finale della destinazione, oggi, quella più importante, che dobbiamo impegnarci a far funzionare».

«La Comunità Progetto Sud – ha concluso Florio  – fondata da Don Giacomo Panizza, è un esempio virtuoso di come, uniti e insieme per la legalità, stimolando la partecipazione della società civile, è possibile il cambiamento, grazie ai numerosi progetti conclusi per la collettività».

«Era il 2001 quando abbiamo deciso tutti insieme, noi della Comunità, con alle spalle già 25 anni di attività sociale, di aprire una strada nuova e anche innovativa per per tutti e tutte, prendendo in gestione il primo bene confiscato della città» – ha detto Don Giacomo Panizza, presente a Monteroni d’Arbia per portare la sua testimonianza e ritirare il Premio Uniti per la legalità –. Pensieri e Parole è oggi, come lo avevamo sognato, una realtà lavorativa, sociale, culturale e politica in cui fare abitare legalità e giustizia. Un condominio sociale, – ha conlcuso don Panizza – sostenibile, perché autoproduce il fabbisogno energetico grazie ai pannelli solari di cui è dotato, un luogo che è un passaggio di vita perché intreccia generazioni, costruisce servizi e parla le lingue del mondo». (rrm)

Don Panizza (Progetto Sud): osare di più per opere di solidarietà

Don Giacomo Panizza, fondatore e presidente di Comunità Progetto Sud, a Lamezia Terme, ha lanciato un appello alla città per sensibilizzare sulle iniziative di solidarietà: «In questo 2022 – ha scritto – la Comunità Progetto Sud vuole osare di più per far accadere i progetti ambiziosi ai quali aspira da tempo. Tra fragilità e ostacoli, senza fare castelli in aria ma con gli occhi aperti e i piedi per terra, sogna accanto a tante persone e comunità locali e istituzioni civili con grande voglia di comunità, di apertura e non di chiusura, di giustizia e non di furberie, di pacificazioni e non di disgregazioni»-
«L’anno 2022 ce l’auguriamo ricco di tempo presente, vissuto appieno nei suoi giorni non del calendario ma i nostri, di tutti e tutte – afferma don Panizza –. Nei giorni scorsi è stato avviato il laboratorio “Tras-formativo” dal titolo “Città che apprendono”, attraverso cui Comunità Progetto Sud aspira a un diverso “presente e futuro del comprensorio lametino quale territorio maggiormente capace di apprendere per crescere solidalmente in civiltà e polis, un luogo significativo, visibile e vivibile, con progetti ambiziosi di socialità e democrazia, di economie e culture». Secondo don Panizza «abbiamo tanto da imparare dal futuro che abbiamo davanti, ad avere utopie concrete, a rigenerare aggregazioni positive più che nel passato, a amare le nostre istituzioni e osservare le regole umanizzanti dell’economia, della salute e della democrazia». (rcz)