Marina di Gioiosa ‘riabbraccia’ il presidente Rocco Commisso, patron della Fiorentina

«Benvenuto Presidente, Marina di Gioiosa è orgogliosa di te». È così che la città calabrese ha riaccolto, a braccia aperte e con grandissima gioia, Rocco Commisso, presidente della Fiorentina, che ha ricevuto le chiavi della città dall’Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Giuseppe Femia, «per avere testimoniato attraverso la propria attività ed i propri successi, capacità non comuni senza dimenticare le proprie origini alle quali si è più volte pubblicamente richiamato dando lustro alla nostra comunità».

«Questa onorificenza la dedico ai miei genitori; se sono diventato quello che sono è merito dei loro tanti sacrifici» ha dichiarato Commisso con grande emozione, che ha poi regalato la maglia della Fiorentina al sindaco Femia, che ha ribadito come Rocco Commisso «è il simbolo del riscatto della Calabria, della Locride e di Marina di Gioiosa Ionica».

Commisso, originario della città, è tornato dopo tantissimi anni e, ad accoglierlo, i bambini della Scuola calcio, che hanno voluto conoscere il presidente. (rrc)

L’intervista di Telemia

L’accoglienza della città

Un anno da presidente Viola per Rocco Commisso, orgogliosamente calabrese

Nei giorni scorsi si è celebrato il primo anno di Rocco Commisso, calabrese di Marina di Gioiosa, proprietario negli Usa di Mediacom uno dei colossi mondiali delle telecomunicazioni, da presidente e proprietario della Fiorentina. Ne abbiamo parlato con il giornalista reggino Emilio Buttaro, che collabora con prestigiosi giornali italiani e stranieri.

«Commisso è un calabrese speciale – ci spiega Emilio – ma anche un presidente amatissimo. Il patron viola ha una personalità che ispira simpatia a pelle e poi rappresenta una delle proprietà che ha portato importanti risorse al campionato italiano. Ho avuto modo qualche volta di intervistarlo anche insieme ad altri colleghi a Firenze, dove ormai è un idolo per tutti i tifosi. Gli chiedono di fare i selfie, di allestire una grande squadra e addirittura negli studi di una radio gli hanno fatto suonare la fisarmonica.

«È rimasto nel tempo un calabrese vero – prosegue Buttaro – autentico, sanguigno, capace di soffrire e gioire sempre accanto ai suoi tifosi. Durante questo primo anno di presidenza viola, fatto di alti e bassi sul piano dei risultati ha saputo gestire situazioni non sempre facili come l’infortunio di Ribery, il cambio in panchina, le pressioni su Federico Chiesa. Certo, qualche mese fa dopo la gara con la Juventus il suo sfogo ha fatto praticamente il giro del mondo ma in molti hanno apprezzato il coraggio nel difendere i colori viola senza tanti giri di parole.

«Rocco, come vuole essere chiamato, – spiega Buttaro – è stato poi un ragazzo di Calabria costretto come tanti a emigrare. Si è trasferito negli Stati Uniti a 12 anni e da allora ha costruito un autentico impero nel mondo dei media e della telecomunicazioni. Col passare del tempo è rimasto sempre orgoglioso delle sue origini italiane, calabresi in particolare mantenendo forte il legame con la sua terra. Bellissimo il suo gesto di alcune settimane fa quando in un momento di piena emergenza ha deciso di donare diecimila mascherine al suo paese, Marina di Gioiosa.

«A 70 anni Rocco ha sogni e progetti importanti – conclude Emilio – e se riuscirà a riportare Firenze ai vertici  del campionato italiano, in quel traguardo ci sarà sicuramente anche un po’ di Calabria».  (rrm)