Flashdance stasera a Reggio al Cilea, un successo annunciato

7 dicembre 2018 – È stato un successo a Cosenza e a Catanzaro: stasera il musical Flashdance punta a raccogliere nuovi entusiasmi al Teatro Cilea di Reggio. L’ulteriore proposta di Ruggero Pegna – dopo la magnifica Divina Commedia che ha affascinato 8000 studenti nelle matinées e un vasto pubblico serale – conferma la vocazione della Città ad ospitare grandi eventi. Lo spettacolo chiude la rassegna Fatti di musica, trentaduesima edizione del Fetsival del Live d’Autore che il promoter lametino Pegna ormai ha saputo imporre come uno degli appuntamenti più importanti a livello internazionale, con ospiti e spettacoli di enorme successo. Non mancherà neanche a Flashdance (con Chiara Noschese che firma la regia) l’originale Riccio d’Argento creato appositamente dal maestro orafo Gerardo Sacco. Un premio che sta diventando un riconoscimento sempre più apprezzato e ambito nel mondo dello spettacolo. Flashdance sarà premiato come “Miglior Musical del 2018” e ritirerà il premio Massimo Fregnani per Vivo Concerti che ha distribuito il tour.

Flashdance il Musical” è tratto dalla memorabile pellicola del 1983 diretta da Adrian Lyne, con la sceneggiatura di Tom Hedley e Joe Eszterhaz e la protagonista Jennifer Beals nel ruolo di Alex. Nello spettacolo ritorna la sua colonna sonora da Oscar, con 20 milioni di copie vendute. Non mancheranno le hit più famose in lingua inglese: What a feeling, Maniac, Gloria, Man Hunt, I love Rock’n Roll. La regia, come già detto, è affidata alla brillante Chiara Noschese, già affermata attrice di teatro, casting director e regista di family show quali “Il Piccolo Principe” e “Le Avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie”, che con “Flashdance il Musical” firma la sua prima regia di un importante titolo internazionale.

A interpretare Alex e Nick saranno Valeria Belleudi e Lorenzo Tognocchi di Amici. Coreografie, musica e canzoni sono di Robert Cary Robbie Roth.

Suggestive scenografie, proiezioni e luci, faranno da cornice ad una grande storia d’amore, di amicizia e di riscatto personale, la storia di un sogno e del coraggio di poterlo realizzare. Uno spettacolo ricco di grandi temi universali senza tempo, portati in scena da un cast di straordinari performer. Completano il cast Elisa Lombardi (Gloria), Ilaria De Rosa (Kiki), Rossella Contu (Tess), Marco Stabile (Jimmy), Roberto Vandelli (Harry), Michael Altieri (C.C.), Altea Russo (Hannah), Lorena Crepaldi (Louse/mrs Wilde). Ed ancora l’ensemble, con Giorgia Cino, Alessandra Gregori, Veronica Lepri, Renato Tognocchi, Giovanni Abbracciavento, Gianluca Briganti. Infine, il gruppo swing: Giorgia Arena (Female), Angelo di Figlia (Male/Dance Captain). (rs)

Divina Commedia e Flashdance: Reggio riscopre l’opera moderna e il musical

19 ottobre – Presentati questa mattina nella sala conferenze della Pinacoteca Comunale di Reggio Calabria i prossimi appuntamenti del “Reggio Live Fest”, la sezione internazionale gemellata tra “Fatti di Musica”, il festival del live d’autore di Ruggero Pegna e “Alziamo il Sipario”, il festival dell’ Assessorato alla Cultura della Città di Reggio Calabria, entrambi riconosciuti Grandi Festival Storicizzati da Regione Calabria e Comunità Europea. Presenti alla conferenza gli assessori comunali Giovanni Latella e Irene Calabrò, il dirigente Umberto Giordano, con Daniela Monteleone e Daniela Neri, dell’Assessorato alla Cultura, e il promoter Ruggero Pegna.
«Dopo una lunga serie di prestigiosi appuntamenti nazionali e internazionali – ha detto Giovanni Latella – sono in arrivo due grandi spettacoli originali dedicati all’Opera Musicale Moderna e al Musical: “La Divina Commedia” Opera di Marco Frisina e “Flashdance il Musical”, con la regia di  Chiara Noschese. Siamo a lavoro – ha sottolineato Latella – per accogliere nel migliore dei modi migliaia di giovani che arriveranno da tutta la Calabria e che avranno modo di visitare la Città e i suoi tanti beni culturali. Per Reggio sarà un evento straordinario!”.
A dieci anni dalla prima assoluta, la Divina Commedia tornerà al Palacalafiore di Reggio venerdì 30 novembre e sabato  1 dicembre 2018 (unica tappa calabrese) con spettacoli mattutini alle ore 10.15 per le Scuole e serali alle ore 21.00 per tutti. L’imponente spettacolo sarà premiato come Migliore Produzione di Opera Musicale Moderna del 2018.
«La sezione con le grandi Opere Moderne originali – ha sottolineato Ruggero Pegna – è un appuntamento fisso del mio festival. Dopo Promessi Sposi, Notre Dame De Paris, Romeo & Giulietta, Francesco de Paula, con circa 50.000 studenti nei matinèe e oltre 20.000 spettatori nei serali, quest’anno torna l’emozionante e imperdibile opera musical basata sulla Divina Commedia di Dante, la più importante Opera Letteraria italiana di tutti i tempi!”.
L’Opera prodotta dalla M.i.c. tornerà con il suo imponente allestimento, la regia di Andrea Ortis, la voce narrante di Giancarlo Giannini, la sceneggiatura di Gianmario Pagano, le scenografie di Lara Carissimi, le coreografie di Massimiliano Volpini, il disegno luci di Valerio Tiberi ed Emanuele Carlucci.  Lo spettacolare viaggio di un uomo dentro se stesso, il racconto del sentiero che attraversa i tre fantastici regni dell’ Inferno, del Purgatorio e del Paradiso, si avvale del profondo e coraggioso restyling di Ortis, con le musiche del grande compositore Marco Frisina, un cast formidabile, proiezioni di ultima generazione animate in 3D, un suggestivo impianto scenografico, oltre 200 costumi, un corpo di ballo acrobatico ed un disegno luci eccezionale, che condurranno il pubblico di tutte le età  entro e addosso alla potente fantasia del genio di Firenze.
Confermati nel ricco cast: Antonello Angiolillo (Dante), Andrea Ortis (Virgilio), Myriam Somma (Beatrice), Manuela Zanier (Francesca, Matelda), Angelo Minoli (Ulisse, Guido Guinizzelli), Francesco Iaia (Caronte, Ugolino, Cesare, San Bernardo), Mariacarmen Lafigliola (Pia dei Tolomei, la Donna), Brian Boccuni (Catone, l’Uomo, San Tommaso), Daniele Venturini (Pier delle Vigne, Amaut Daniel), Noemi Borsi (Maria). Nel corpo di ballo: Mariacaterina Mambretti, Danilo Calabrese, Raffaele Iorio, Alessandro Trazzera, Mirko Aiello, Marina Barbone, Michela Tiero, Federica Montemurro, Raffaele Rizzo, Giovanna Pagone, Elisabetta Dugatto, Carla Del Giudice, Jacopo Busnelli, Mohammed Marbouh.  Percussionista, Giulio Costanzo.


Appena una settimana dopo “La Divina Commedia”, nei giorni 7 e 8 dicembre al Teatro Cilea arriverà “Flashdance il Musical”, trasposizione di uno dei maggiori successi mondiali del cinema, con la regia di Chiara Noschese. Lo spettacolo è tratto dalla memorabile pellicola del 1983 diretta da Adrian Lyne, con la sceneggiatura di Tom Hedley e Joe Eszterhaz e la protagonista Jennifer Beals nel ruolo di Alex. A interpretare Alex nel musical sarà Valeria Belleudi, allieva della Scuola di “Amici” di Maria De Filippi, già attrice di first class musical come “Sister Act”. Non mancheranno le hit più famose in lingua inglese, What a feeling, Maniac, Gloria, Man Hunt, I love Rock’n Roll, in un musical con una cifra stilistica completamente rinnovata. Coreografie, musica e canzoni di Robert Cary e Robbie Roth, corredate da suggestive scenografie, proiezioni e luci, faranno da cornice ad una grande storia d’amore, di amicizia e di riscatto personale, la storia di un sogno e del coraggio di poterlo realizzare. Uno spettacolo ricco di grandi temi universali senza tempo, portati in scena da un cast di straordinari performer.
Sono già 4000 le adesioni degli studenti. «L’assessorato alla valorizzazione del patrimonio culturale – ha detto l’assessore Irene Calabrò – è pronto ad accogliere i tantissimi studenti della città metropolitana di Reggio Calabria e della Calabria che parteciperanno alle rappresentazioni mattutine dell’Opera “La Divina Commedia” al Palacalafiore, a cui sarà data la possibilità di visitare Reggio Calabria ed i tanti splendidi siti culturali anche su prenotazione attraverso dei tour dedicati». (rrc)

Il promoter Ruggero Pegna cittadino onorario di Oppido Mamertina (RC)

17 ottobre – Il promoter e scrittore lametino Ruggero Pegna, cui si devono i più importanti eventi musicali in Calabria, è diventato cittadino onorario di Oppido Mamertina. Lo ha deciso l’Amministrazione comunale di Oppido, con deliberazione del Consiglio su proposta del sindaco dottor Domenico Giannetta. Stamattina la cerimonia. Dopo la lettura di un lungo elenco di dati biografici da parte del presidente del Consiglio comunale, Vincenzo Frisina, relativi alle varie attività del promoter, molte delle quali rivolte alla promozione della Calabria, dalla Cultura e di temi socio-umanitari, il Sindaco ha letto la motivazione impressa sulla pergamena del conferimento: “A Ruggero Pegna che, orgoglioso delle sue origini oppidesi, attraverso la sua poliedrica attività nel mondo dello spettacolo, della musica e della cultura, dà lustro alla nostra terra”.
Pegna, nella sua attività ultratrentennale di promoter e produttore, ha spaziato dalla produzione di grandi eventi, anche televisivi e internazionali come “la Sera dei Miracoli” per Rai1 al Porto di Gioia Tauro, “La Notte degli Angeli” dedicata a Natuzza Evolo per Rai International a Paravati, il “Tributo a Gianni Versace” con Elton John per Rai2 e Rai International a Reggio Calabria, l’ “Omaggio a Mia Martini” per Rai2 a Lamezia Terme, il “Ponte fra le stelle” per Rai1 a Cosenza, dedicato ai bambini vittime delle violenza, della criminalità e del terrorismo, a centinaia di altri eventi e spettacoli di ogni genere, molti dei quali inseriti nel suo festival storicizzato “Fatti di Musica”.
Durante la cerimonia sono state ricordate anche le numerose pubblicazioni che Pegna ha voluto donare alla Biblioteca di Oppido, dalle prime raccolte di poesia (“Aspettando la Luna” e “Le Gocce e il paradiso” – Calabria Letteraria di Rubbettino”), al volume di satira “La Pecora è pazza” (Calabria Letteraria), fino ai noti romanzi “Miracolo d’Amore” e “La Penna di Donney” pubblicati da Rubbettino e l’ultimo “Il cacciatore di meduse” , pubblicato da Falco, storia di un piccolo migrante somalo e dei suoi amici miseri e immigrati di tutto il mondo, dedicato alla lotta contro ogni forma di razzismo, per il rispetto di tutte le diversità, vincitore di numerosi riconoscimenti e inserito dalla World Social Agenda tra i 13 libri di sempre consigliati alle scuole sul tema “Migranti e Diritto al futuro”.
Dopo la consegna della pergamena, Pegna ha ricordato commosso le origini paterne, legate proprio a Tresilico di Oppido, sottolineando le straordinarie qualità di questa comunità, basate sul culto dell’accoglienza, sull’affetto e sulla grande devozione alla Madonna SS. delle Grazie, apparsa tra il 1835 e il 1837 all’oppidese Rosa Vorluni e venerata nello storico Santuario.

Ruggero Pegna e Gennaro Repole al Museo del Traforo di Oppido Mamertina

Il promoter ha anche sottolineato le bellezze paesaggistiche in cui è immersa Oppido e l’enorme patrimonio storico monumentale e culturale, meritevole di maggiore attenzione e valorizzazione, a cominciare dalla splendida Cattedrale, sede della Diocesi, a numerosi palazzi Signorili, dal Museo Diocesano, ricco di reperti eccezionali, fino alla maestosa Piazza Umberto, tra le più grandi e suggestive della Calabria.
Dopo il ricevimento della Cittadinanza, Pegna ha visitato il nuovo “Museo del Traforo”, situato a pochi metri dalla Cattedrale, insieme all’artista Gennaro Repole, anch’egli insignito della Cittadinanza Onoraria, che ha voluto donare le sue straordinarie e uniche opere apprezzate in tutto il mondo proprio alla Città di Oppido Mamertina. (rrc)

FALERNA – Il grande successo di Edoardo Bennato

14 ottobre – Grande successo di pubblico per Edoardo Bennato nell’ennesimo appuntamento di “Fatti di Musica 2018”, la trentaduesima edizione del prestigioso Festival del Live d’Autore approdato nel Centro Storico di Falerna, in occasione dei tradizionali Festeggiamenti della Madonna del Rosario predisposti dal locale Comitato. Il concerto è stato preceduto da un breve intervento del parroco di origine messicana Padre Emilio Nahum e del promoter Ruggero Pegna, che hanno voluto ricordare le vittime dell’alluvione di San Pietro Lametino. «La comunità ha voluto confermare la Festa, affidando alla Madonna questa giovane mamma e i suoi bambini. Abbiamo pregato e pregheremo per loro», ha sottolineato Padre Naum.  «Siamo qui per fare tutti il nostro lavoro… Sono un devoto di Natuzza Evolo – ha detto Pegna – e sono certo che avrà già abbracciato i due bimbi con la loro mamma!». È seguito, quindi, un minuto di silenzio per commemorare le vittime del nubifragio.


Per tali circostanze, la cerimonia di consegna del Premio Riccio d’Argento del Festival nella sezione “Miti della Musica d’Autore”, realizzato dal celebre orafo crotonese Gerardo Sacco, non è avvenuta sul palcoscenico. Subito dopo, con il brano “Abbi Dubbi”, è partito il concerto davanti ad una marea di fan arrivati da tutta la Calabria. In oltre due ore di un live travolgente e spettacolare, grazie anche al grande schermo a Led che ha fatto da fondale scenografico, Bennato ha eseguito molti dei grandi successi tratti dai suoi innumerevoli album, a cominciare dagli storici e intramontabili Non farti cadere le braccia del ’73,  I buoni e i cattivi dell’anno successivo, e ancora: Io che non sono l’Imperatore, La Torre di Babele, Burattino senza fili, un autentico capolavoro senza tempo, Sono solo canzonette, fino a “Pronti a Salpare”. Tra cantautorato e rock’n’roll, con la sua consueta e incontenibile energia, Bennato ha infiammato il numerosissimo pubblico che ha invaso Falerna e che lo ha accompagnato con cori e applausi in ogni brano.


Il geniale cantautore napoletano, che ha pubblicato fino ad oggi ben trenta album, tra quelli registrati in studio e dal vivo, oltre a ben quattordici raccolte antologiche e due colonne sonore, è arrivato al Festival sull’onda dell’intramontabile successo della nuova edizione di “Burattino senza fili”, uscita a novembre dello scorso anno. Una edizione speciale dei celebri brani del 1977 arricchita dall’inedito ‘Mastro Geppetto‘.
Il concerto, con un Edoardo Bennato in gran forma insieme con la sua affiatata rock band, è stato ricchissimo di contenuti anche sociali. Bennato, con brevi monologhi introduttivi ad ogni brano, ha fotografato con la sua caratteristica ironia, diversi aspetti della nostra società, tra cui politica, famiglia, figli, futuro, amore, menzogna, senza mai dimenticare le proprie radici, a conferma di una storia musicale leggendaria giustamente premiata nel Festival.
Con l’occasione, Pegna ha annunciato per il 2019 il ritorno in Calabria di “Peter Pan”, il grande musical di Bennato, che andrà in scena il 24 aprile al Teatro Cilea di Reggio C. e il 27 aprile al Teatro Rendano di Cosenza. (rs)

Grandi eventi dimezzato il finanziamento, l’amarezza di Pegna con la Regione

13 ottobre – Il promoter e manager musicale Ruggero Pegna, protagonista dei più importanti eventi musicali degli ultimi anni, ha scelto di valorizzare la Calabria, ma si è trovato dimezzati i finanziamenti regionali previsti. Il Tar della Calabria ha infatti respinto i ricorsi della sua società, la Show Net contro i provvedimenti della Regione. Così, il suo meritorio Festival Fatti di Musica ha subìto di fatto il dimezzamento dell’importo previsto (da 200mila a 110mila euro) con le immaginabili conseguenze per le future produzioni che – bisogna dirlo – grazie a Pegna valorizzano sempre la Calabria a livello internazionale.
Il promoter, nonché apprezzato autore di un libro contro il razzismo, fortemente amareggiato, ha scritto una lettera al Presidente Oliverio, resa pubblica in una conferenza stampa. «Egregio Presidente, – scrive Pegna – ancora una volta chi opera e produce in Calabria tra mille difficoltà, decidendo di restare a lavorare in questa regione onestamente e nel rispetto di quanto previsto dall’ordinamento giuridico-fiscale di questo Paese, si vede brutalmente schiaffeggiato proprio da chi, come l’Ente che lei rappresenta, dovrebbe invece premiare storia, merito, professionalità, sacrifici e, come nel mio caso, eccezionale ricaduta a favore della regione nei campi della promozione turistica e della Cultura, riequilibrando anche moralmente i vari gap e le difficoltà ambientali dell’intraprendere in Calabria.
«Lei si era vantato in una pubblica assemblea, convocata in pompa magna per il lieto annuncio, di aver reperito milioni di fondi supplementari per consentire che tutti i progetti partecipanti al bando fossero finanziati per intero. In quell’occasione, presi la parola e le feci notare che soltanto uno, tra tutti i progetti ammessi alla fascia più alta, in realtà, si vedeva dimezzato il contributo per la paradossale motivazione di essere Impresa, cioè il soggetto più titolato a realizzare i grandi progetti  richiesti dal bando, principale protagonista della filiera produttiva di ogni settore, nel rispetto di ogni legge e norma, anche a vantaggio dello stesso Stato, dei lavoratori e della sicurezza del pubblico.
«Lei si mostrò stupito da quanto le comunicai e dalla motivazione di un suo dirigente che sosteneva di aver preso ad esempio un bando del Friuli, ripromettendosi di sanare l’evidente ingiustificata discriminazione verso la mia Impresa e, nel caso specifico, verso la storia stessa dello spettacolo dal vivo capace di valorizzare questa regione, rappresentata dal sottoscritto e dal mio festival.
«Festival che, come ben saprà, tra quelli proposti, è quello con i più alti costi, il più elevato numero di eventi, il maggior numero di spettatori, il più alto cofinanziamento pari addirittura all’82%, la più grande ricaduta d’immagine per la Regione, grazie anche al suo Premio ai Migliori Live riconosciuto come l’ oscar della musica dal vivo, format e brand oramai nazionali.
«Solo un’opera come Notre Dame De Paris, ad esempio, con i suoi cinquecentomila euro di costi, vale il doppio di molti altri festival! Per non parlare dell’Opera sulla vita di San Francesco di Paola, costata circa duecentomila euro, a cui lei non ha dato la benché minima attenzione, nonostante siano in corso  festeggiamenti con grandi costi regionali e senza che vi sia nulla di paragonabile alla mia produzione, come ha potuto constatare anche il presidente Irto presente alla prima assoluta di Reggio.

«Potrei aggiungere – scrive Pegna – molto altro su Fatti di Musica ma, casomai in questi anni Lei avesse vissuto lontano dalla Calabria, basterebbe farsi dare dall’ufficio Cultura il formulario prodotto al bando o informarsi sul lavoro del sottoscritto, artefice di tutti i primati e record possibili in questo settore e in questa regione. Caro Presidente, nella realtà, chiacchiere a parte, la preoccupazione sembrerebbe che sia stata rivolta esclusivamente a soddisfare la grande richiesta di associazioni ed enti a puro fine propagandistico, ben sapendo che molti dei progetti finanziati non avevano né qualità artistica né risonanza mediatica, né tantomeno, trattandosi di associazioni, la storia professionale e le peculiarità richieste per il raggiungimento degli obiettivi del bando.
«Il messaggio mandato ai giovani è poco edificante, indirizzandoli su formule associative elusive e privilegiate, che neppure potrebbero avere bilanci importanti, come quelli derivanti dall’aggiudicarsi ingenti importi di finanziamento, pari alla quasi totalità dei costi dei loro progetti, spesso gonfiati ad arte per poterli riscuotere. Logica dell’approssimazione e dell’elusione a cui non ho voluto mai capitolare, fiero di aver costruito un’impresa laddove, spesso, tra ‘ndrangheta e mala amministrazione (alla pari), non cresce neppure l’erba, e la politica, a parole, è prodiga di ricette, dispensando chiacchiere e promesse.
«In questi anni non ho mai evidenziato la totale assenza di competenza nel merito nella quasi totalità dei componenti delle Commissioni, né l’ordine di graduatorie palesemente ridicole, come facilmente dimostrabile da una verifica dei progetti, ma di fronte ai soprusi non si può più tacere.
«Caro Presidente, – conclude Ruggero Pegna – se avesse mantenuto fede all’impegno preso e, immagino, al suo stesso convincimento politico su quanto le ho rappresentato, non saremmo neppure arrivati a una sentenza becera e approssimativa, dalla motivazione povera e sconfortante, sia sotto il profilo giuridico che fattuale». (rs)

Stupore e indignazione: la Calabria e l’Italia sono con Mimmo Lucano

2 ottobre – La notizia degli arresti (domiciliari) del sindaco di Riace Mimmo Lucano ha provocato molta indignazione e tanto stupore non solo in Calabria. Il presidente della Regione Mario Oliverio ha diffuso una nota di vicinanza al sindaco simbolo dell’accoglienza: «Non sono ovviamente a conoscenza – dice Oliverio – dei dettagli dell’inchiesta che ha portato all’arresto di Mimmo Lucano, tranne quello che trapela in queste ore sugli organi dì informazione a seguito del comunicato diffuso dagli inquirenti. Sono però a conoscenza di chi sia Mimmo Lucano, della sua opera, della sua passione, del suo impegno indefesso per gli altri e soprattutto per i migranti. Sono – ancora – perfettamente a conoscenza di quello che era Riace un tempo e di quello che Riace è oggi. Sono perfettamente a conoscenza che il modello di integrazione di Riace è un faro, un modello appunto, un simbolo di quello che dovrebbe essere – e invece non è – l’accoglienza nel nostro Paese. Sono perfettamente a conoscenza che Mimmo Lucano è uomo di specchiata onestà e credibilità, che ha agito e agisce esclusivamente per gli altri e si batte per i diritti degli ultimi, dei poveri, di chi scappa dai loro paesi per guerre fame miseria .Di quelli che Mimmo chiama gli zeri. Per questi motivi sono dunque vicino a Mimmo Lucano e lo difenderò e lo aiuterò nella certezza che i tempi bui che stiamo vivendo troveranno alla fine un’uscita e che diritti dignità e libertà alla fine trionferanno. Mimmo Lucano non è solo e io sono con lui, oggi come ieri. Sono con lui perché lo ho conosciuto da vicino e so che è una persona onesta e semplice. Una persona che ha dedicato la sua vita per gli ‘ultimi della terra».

La manifestazione a Roma in piazza dell’Esquilino

Beppe Fiorello ha stigmatizzato con un «allora arrestateci tutti»: «Crederò in te più di prima. Qualcuno si porterà sulla coscienza la vita di un uomo straordinario, io lo so che Mimmo non sopporterà questa vergogna, ora cerco parole per difenderlo ma mi rendo conto che non va più difeso, va amato come lui ama il prossimo.
«Con l’arresto, – ha detto l’attore che nella fiction mai andata in onda impersona il sindaco Lucano – vacilla  il “mito” di un amministratore diventato famoso per il suo impegno in favore dei migranti, che in migliaia avevano trovato ospitalità nel centro della Locride. L’impegno di Lucano in favore dei migranti gli diede enorme notorietà anche a livello internazionale, tanto che nel 2016 la rivista americana “Fortune” lo inserì tra le 50 personalità più potenti nel mondo. I “guai” per Lucano cominciarono quando la Prefettura di Reggio Calabria, lo scorso anno, dispose un’ispezione nel Comune di Riace dalla quale emersero una serie di irregolarità nell’utilizzo dei finanziamenti governativi per la gestione dei migranti. I risultati dell’ispezione fecero scattare l’inchiesta della Procura della Repubblica di Locri da cui sono emersi gli illeciti che oggi hanno portato all’arresto di Lucano e della compagna, Tesfahun Lemlem».

Secondo Roberto Saviano «Questo governo, attraverso questa inchiesta giudiziaria, da cui Mimmo saprà difendersi in ogni sua parte, compie il primo atto verso la trasformazione definitiva dell’Italia da democrazia a stato autoritario. Con il placet di tutte le forze politiche. Nelle azioni di Mimmo Lucano non c’è mai finalità di lucro, ma disobbedienza civile».

A Roma questa sera in piazza dell’Esquilino una manifestazione di solidarietà nei confronti di Mimmo Lucano organizzata dal centro sociale Baobab, l’associazione di volontari che si occupa della gestione dei migranti nella Capitale, e dall’Arci. Centinaia di cittadini hanno chiesto la libertà per il sindaco. In piazza anche la segretaria della Fiom, Francesca Re David, rappresentanti dell’Anpi, degli studenti, di “Articolo 1-Mdp”, molti attivisti dei movimenti, rappresentanti del Pd, Radicali, Potere al Popolo e Liberi e Uguali e tanti cittadini accorsi spontaneamente.
«Colpendo lui – hanno detto i rappresentanti di Baobab in un post su Facebook –  si cerca di arrestare un’idea di convivenza, un’idea di società di pace.Riace era disabitata, oggi vive in un incontro di culture e persone di diversa provenienza. Riace ha dato uno schiaffo a chi ha dipinto il fenomeno migratorio come un problema, come una paura. Riace, nel suo piccolo borgo, ha dimostrato a tutti che la realtà è in mano nostra e che non c’è nulla di già scritto. L’accusa avanzata contro il sindaco Mimmo Lucano è quella di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, un reato legato alla condizione di esseri umani dichiarati fuori legge solo per la mancanza di un foglio, di un timbro. Lo Stato, oggi, fa la guerra al sindaco di un piccolo paese calabro perché ha cercato di aiutare degli esseri umani, perché ha deciso di rimboccarsi le maniche»

Secondo il vicepremier Luigi Di  Maio non c’è nulla da imputare allo Stato. «Questa è un’inchiesta della magistratura che nasce prima dell’insediamento di questo governo. Spero, quindi, che questo non diventi un caso politico. Evitiamo di enfatizzare modelli che poi finiscono addirittura arrestati. Quello che non accetto è che si accusi il governo quando questa è un’inchiesta della magistratura e mai come in questo momento a capo del Csm di certo non c’è uno vicino a noi».

Lo scrittore e impresario di spettacolo Ruggero Pegna, autore del libro antirazzismo “Il cacciatore di meduse”, ha dedicato questa riflessione alla vicenda del sindaco Lucano agli arresti domiciliari: «In un’area difficile della Calabria e del mondo, la sensibilità e l’umanità di un sindaco hanno costruito un esempio di straordinaria convivenza di etnie, fedi, culture, tradizioni, storie, colori, suoni, emozioni (e molto altro). La burocrazia più becera e una giustizia in cui, oramai, credono in pochi, hanno schiaffeggiato un simbolo di pace e, con lui, la Calabria più bella, chi ancora crede nei valori e nella dignità di ogni uomo, oltre ogni barriera e diversità, chi crede che il mondo non abbia confini e ognuno sia libero di sperare in una vita migliore per sé e i propri figli, nel segno di una fratellanza universale. A Mimmo Lucano, stima e solidarietà». (rrm)

In arrivo in Calabria Flashdance Musical

27 settembre – “Flashdance il Musical”, trasposizione di uno dei maggiori successi mondiali del cinema, arriverà in Calabria con cinque appuntamenti.
La prima tappa sarà il 1 dicembre al Teatro Rendano di Cosenza, mentre doppio appuntamento al teatro Politeama di Catanzaro (4 e 5 dicembre) e al Teatro Cilea di Reggio (7 e 8 dicembre).
Lo spettacolo, che fa parte di “Fatti di Musica”, il Festival del Live d’Autore giunto alla 32 edizione diretto da Ruggero Pegna, è tratto dalla pellicola del 1983 diretta da Adrian Lyne, con la sceneggiatura di Tom Hedley e Joe Joe Eszterhaz e la protagonista Jennifer Beals nel ruolo di Alex.
Ad interpretare i panni di Alex sarà Valeria Belleudi, allieva della Scuola di “Amici” di Maria De Filippi, mentre la regia sarà a cura di Chiara Noschese. (rrm)

CAMIGLIATELLO: RUGGERO PEGNA PRESENTA “IL CACCIATORE DI MEDUSE”

8 settembre – Stasera il promoter Ruggero Pegna in Sila, a Camigliatello, si presenta sotto la veste – riuscita – di scrittore parlando del suo libro “Il cacciatore di Meduse” agli Incontri SIlani organizzati da Egidio Bevilacqua e Stefania Fratto. L’incontro, che chiude la sesta rassegna di letteratura nazionale, si terrà al PalaSila di Moccone di Camigliatello alle ore 18 e prevede, oltre alla partecipazione dell’autore, gli interventi di Cinzia Falcone, presidente Animed (Associazione Nazionale Interculturale Mediterranea), Maria Simone, esperta in scienze politiche e Rosalbino Turco, docente di storia e filosofia.
Durante l’estate, “Il cacciatore di meduse” ha animato numerosi incontri letterari e dibattiti aventi per tema migranti e diritto al futuro, accoglienza, integrazione, razzismo e ogni aspetto socio-umanitario connesso: da Vibo Valentia a Tresilico di Oppido Mamertina, da Cardeto (per il “Progetto New Frontiers – Sprar Cardeto”) a Serra San Bruno, all’interno del Santuario Regionale Santa Maria del Bosco, per organizzazione della Lidu (Lega Italiana per i Diritti Umani) di Vibo Valentia.
Il mondo visto con gli occhi di un bambino somalo e dei suoi amici immigrati e miseri di ogni parte del mondo, il viaggio, la solitudine, la speranza, raccontati in modo originalissimo e commovente nel romanzo, hanno catturato l’attenzione di associazioni, soggetti istituzionali e pubblico. Numerosi anche gli ennesimi riconoscimenti ricevuti questa estate, dal Premio Calabria d’Autore di Acri, al Premio San Francesco Saverio di Tessano di Dipignano. Nel 2017, “Il cacciatore di meduse” è stato anche inserito tra i tredici libri consigliati dalla World Social Agenda della Fondazione Fontana di Padova a studenti e docenti delle scuole secondarie di secondo grado.
Il romanzo, difatti, è già stato introdotto in molti istituti scolastici (e in altri lo sarà nel corso del prossimo anno), proprio allo scopo di discutere sui temi dell’immigrazione e del rispetto di tutte le diversità contro ogni forma di razzismo. La storia di un bambino somalo, l’ombra della guerra, la solitudine e la miseria, il viaggio disperato, il dramma dei migranti che, spesso, si trasforma in tragedia. C’è un microcosmo di valori, sentimenti, storie, pensieri e promesse nell’animo del piccolo Tajil, il bambino speciale capace di catturare le meduse con le mani, e in quelli dei suoi amici, miseri ed immigrati di tutto il mondo. Una storia commovente, quella di Tajil, il bambino nero che non sapeva di essere diverso perché nel suo villaggio a Chisimaio tutti avevano il suo stesso colore della pelle, apre ai sentimenti, al rispetto degli altri e delle loro infinite diversità, apre alla bontà. E come dice nel libro il nonno di Tajil ‘la bontà non dipende dal colore della pelle, ma da quello del cuore’.

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«C’è un pezzo di storia dei nostri tempi, l’avventura dei migranti vista con gli occhi di chi la vive, rischiando la vita stessa e sognandone una diversa e migliore! E’ un  romanzo che ribalta il punto di vista. Qui a parlare sono proprio loro, i miseri ed emarginati del pianeta…»,  dice Ruggero Pegna, colpito nel 2002 da una leucemia fulminante a poche ore dal matrimonio, superata miracolosamente e raccontata nel precedente romanzo (“Miracolo d’Amore” – Rubbettino Editore).
«È una storia che mi ha commosso e fatto sorridere. Nonostante le sue circa quattrocento pagine è una grande poesia, un romanzo attuale e pieno di umanità. Una storia bellissima che, in questi giorni, dovrebbero leggere tutti, un autentico romanzo di formazione!”, ha affermato il professore Paolo Maulucci, storico e ricercatore, Presidente di giuria al Premio Co.re.Cultura assegnato lo scorso novembre al romanzo.
«Il cacciatore di meduse – sottolinea l’editore Michele Falco – racconta in modo emozionante e commovente l’incredibile dramma dei migranti, le sofferenze e i sogni di chi è misero o diverso, discriminato per il suo stato di povertà o per il colore della pelle».
Una storia dei nostri giorni, tra fiaba e realtà, che appartiene a tutti noi,  incastonata nella storia mondiale degli ultimi anni: dall’elezione di Obama, primo presidente americano di colore, all’appello di Papa Francesco alla Comunità Internazionale. In un momento storico dominato dalle tragedie dell’intolleranza, dell’odio e del fanatismo terroristico, “Il cacciatore di meduse” parla di umanità e sentimenti, di uguaglianza tra uomini di ogni fede, razza e colore. Un libro struggente e attuale, una sorta di fiaba contemporanea, che ripropone il valore controcorrente del rispetto verso gli altri e la ricchezza della contaminazione tra diverse culture, affascinando anche i lettori più giovani. (rcs)

IL TALENTO CALABRESE DEL GIOVANE FRANCESCO SICARI

26 agosto – Meritato successo per il giovane cantautore vibonese Francesco Sicari protagonista del progetto “La Calabria è talento”, ideato e realizzato da Ruggero Pegna per l’ Assessorato al Turismo della Regione Calabria.
Dopo l’apertura dello scorso 1 luglio a Tresilico di Oppido Mamertina, Sicari ha presentato il suo concerto inedito anche a Verzino, Crucoli e San Mango d’Aquino, accompagnato dal vivo dai suoi bravissimi musicisti Attilio Costa, chitarra e Meki Marturano, batteria, con la produzione discografica di Alessandro Luvarà.
Si è concluso così, a suon di applausi e unanimi consensi, il mini tour predisposto con il triplice obiettivo, come spiega il promoter e scrittore calabrese, di creare momenti di promozione della Calabria e, in particolare, di centri a vocazione turistica, produrre intrattenimento culturale di qualità e, soprattutto, valorizzare talenti regionali nel campo della musica d’autore.


Il progetto, giunto alla diciottesima edizione, ha fatto ancora una volta centro, accendendo i riflettori su un autentico talento “made in Calabria”, capace di fondere nei suoi lavori discografici i suoni degli strumenti tradizionali, quello classico dell’orchestra e il suono elettrico, dando vita ad un sound nuovo, capace di avvicinare culture musicali distinte.  Il suo primo album “Spartenza” ha un particolare innesto tra modernità e tradizione.
«Spartenza – afferma Sicari – è una parola non traducibile in Italiano, dispregiativo del dialetto calabrese, che racchiude in sé tutta l’amarezza e la lacerazione di chi è costretto a lasciare la propria terra e i propri affetti per avventurarsi in una vita nuova fatta di incognite”.
Il progetto interamente ideato e realizzato in stretta collaborazione da Francesco Sicari e Alessandro Luvarà, vede la collaborazione di musicisti d’eccellenza: il giovane calabrese Francesco Loccisano, virtuoso della chitarra battente, Prisca Amori, primo violino del Maestro Ennio Morricone, Mimmo Cavallaro, affermato cantautore calabrese, Attilio Costa, Massimo Cusato, Meki Marturano, Silvio Ariotta, Clemente Ferrari, anch’egli affermato musicista calabrese, più volte direttore d’orchestra al Festival di Sanremo che, nell’ultima edizione, l’ha visto vincitore del premio “Miglior arrangiamento” per la canzone “La leggenda di Cristalda e Pizzomunno”, interpretata da Max Gazzè.


«Francesco – dice Pegna, ideatore anche di Fatti di Musica, il prestigioso festival del live d’autore giunto alla trentaduesima edizione – è una figura di cantautore in linea con la mia visione di migliore musica d’autore, con contenuti importanti nei testi, tessuto musicale originale e di qualità, spessore artistico e culturale, impegno sociale e civile. Ha tutte le potenzialità per diventare un personaggio di rilievo del panorama musicale nazionale».
Francesco Sicari è nato a Vibo valentia il 20 aprile 1993. Il suo primo lavoro discografico, “Spartenza”, frutto di un accurato lavoro di ricerca, è un omaggio all’illustre studioso di folklore calabrese Raffaele Lombardi Satriani, noto in Italia e anche all’estero per la sua imponente ricerca antropologica. Egli dedicò la sua vita operosa alla raccolta e alla sistemazione critica delle testimonianze folkloriche della società calabrese, costituendo con intelligenza e amore il più autentico monumento della Calabria contadina e ponendo le basi per una storiografia popolare. Tra passione, fede e peccato, i testi contenuti nell’album affondano, dunque, nelle radici della tradizione popolare.
Legato  alla tradizione ma proiettato nel futuro, Francesco Sicari sente il desiderio di ricercare un equilibrio tra elementi diversi. Nella realizzazione del suo primo lavoro discografico, Sicari è stato fortemente sostenuto dall’antropologo Luigi Maria Lombardi Satriani, il quale, oltre all’interesse dello studioso, ha sempre manifestato nei suoi confronti un sincero legame affettivo. Attraverso questo progetto, Francesco oltre a valorizzare la figura e l’opera di Raffaele Lombardi Satriani preservandone la memoria, vuole sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo al patrimonio culturale calabrese, dimostrando che la Calabria non è soltanto una terra devastata da una serie di fenomeni di violenza e di immagini che ne deturpano il nome, ma è anche e soprattutto poesia e bellezza. (rs)

IL SUCCESSO E LA LEZIONE MAGNO-GRECA DEL PROF. VECCHIONI

20 agosto – Ogni concerto di Roberto Vecchioni è in realtà un recital di versi accompagnati dalla musica. richiede l’atmosfera ovattata dei teatri, per concentrare l’attenzione, rapire in modo straordinario e unico il pubblico. Così, poteva sembrare un azzardo proporre il suo concerto-recital a piazza Duomo, a Reggio, unica tappa calabrese. L’idea è venuta al “consumato” promoter lametino Ruggero Pegna e la scommessa – s’è visto ieri sera – è stata vinta totalmente.
È stato uno spettacolo delizioso, pur in un megapalco da rockettari scatenati, che ha avvolto ugualmente Vecchioni in un unico abbraccio col suo pubblico venuto da ogni parte della Calabria e dalla vicina Sicilia. Uno spettacolo, come tutti quelli di Vecchioni, travolgente sul piano emotivo, ricchissimo da quello musicale con un gruppo di artisti che hanno danno una grande prova di piena maturità e grande impegno, con la guida del grande Lucio Fabbri, che si è alternato al pianoforte, al suo magico violino e al mandolino
E, in apertura, l’ex prof. Roberto Vecchioni ha voluto impartire una mini lezione ai suoi appassionati amici calabresi, prima di mettersi a cantare: «La Calabria è storicamente terra di cultura… Il primo luogo in cui si incontravano le più grandi culture del Mediterraneo e non solo!… Qui nacquero città come Crotone, Locri, Reggio, con i loro mercati, templi, teatri… Questa terra è la terra più antica dove si è fatta cultura, mentre a Roma ancora pascolavano le pecore! In Calabria è nata la poesia, oltre alla filosofia…». Un invito a conoscere e far conoscere la propria terra, ad apprezzare e approfondire le proprie radici, diffonderne il valore e il significato. Capire la fortuna di essere nati in un luogo dove già 2700 anni fa si respirava il senso della conoscenza e della cultura. Miglior esordio non poteva scegliere Vecchioni, che della Calabria è sinceramente e appassionatamente innamorato (grazie anche al suo manager Danilo Mancuso che – guarda caso – è di Lamezia e vive a Milano e gli ha fatto conoscere questa terra). E il pubblico, già adorante, si è immediatamente elettrizzato, con un entusiasmo da stadio, ma con l’attenzione che le canzoni del professore (insegnava latino al liceo) e cantautore sanno meritare.


Insomma, Roberto Vecchioni ha stregato Reggio ed una splendida Piazza Duomo stracolma, trasformata in un insolito immenso teatro all’aperto, regalando emozioni, grande musica d’autore, storie di amore, note di cultura e piccole, apprezzatissime, perle di vita quotidiana. Uno straordinario successo, una serata da incorniciare, grazie anche alla sua band di eccezionali musicisti: Ruggero Pazzaglia, alla batteria, Massimo Germini, alle chitarre, Antonio Petruzzelli, a basso e alla direzione, come già detto,  il grande Lucio “Violino” Fabbri.


Un concerto speciale, con la sequenza di grandi successi di una discografia ineguagliabile: un successo dietro l’altro, scorrono ricordi e gran parte della storia della musica d’autore italiana, da  “Stranamore” a “El bandolero stanco”, poi “La mia ragazza”, “Sogna ragazzo sogna”, “Luci a San Siro”, l’intramontabile “Samarcanda”, fino al vibrante “Chiamami ancora amore”. Brani intervallati da da monologhi intensi ed emozionanti, divertenti aneddoti e curiose prese di posizione che hanno ulteriormente arricchito il concerto premiato con il “Riccio d’Argento” della trentaduesima “Fatti di Musica”. Il premio, ideato da Ruggero Pegna e realizzato dal celebre orafo crotonese Gerardo Sacco, è diventato oramai un vero oscar della musica d’autore da vivo, un riconoscimento agognato da tanti, inseguito da molti.

Roberto Vecchioni, il sindaco di Reggio Giuseppe Falcomatà e Ruggero Pegna

A consegnare il premio nella sezione denominata “Miti della Musica d’Autore”, sono saliti sull’enorme palcoscenico il promoter Ruggero Pegna, il sindaco Giuseppe Falcomatà e il manager dell’artista, il già citato Danilo Mancuso, emozionato quanto evidentemente orgoglioso del successo calabrese di Vecchioni. Due ore abbondanti di musica e parole, chiuse poi con il firmacopie, a bordo del palco del libro “La vita che si ama. Storie di felicità” che ha dato l’ispirazione a un tour fortunato e straordinario, che anche in Calabria («in una regione ‘difficile’ come la mia comunque bellissima Calabria» ha detto Ruggero Pegna emozionato ma felice) ha lasciato un segno indelebile.


Si è  chiuso così il “Reggio Live Fest 2018”, un progetto artistico, musicale e culturale variegato, che ha presentato, nella prima parte dedicata ad artisti internazionali, i live memorabili della sezione “Pianoman” all’Arena dello Stretto, con i formidabili pianisti Peter Cincotti, Matthew Lee e l’ungherese Peter Bence, nella sua unica data italiana e, poi, lo spettacolare megaconcerto dei Negrita ancora in Piazza Duomo. Un gemellaggio – quello tra Fatti di Musica e Alziamo il Sipario – che proseguirà i prossimi 30 novembre e 1 dicembre con la maestosa Opera Musicale “La Divina Commedia” di Marco Frisina al PalaCalafiore e, a seguire, nei giorni 7 e 8  dicembre con il musical originale Flashdance al Teatro Cilea.
Pegna, il sindaco Falcomatà e il dirigente dell’Assessorato alla Cultura Umberto Giordano hanno espresso, a fine serata, grande soddisfazione per la riuscita di un progetto complesso, che ogni anno lancia nuove sfide artistiche ma anche di fruizione, promozione e valorizzazione di spazi importanti e beni culturali della Città, dall’Arena in riva allo Stretto a Piazza Castello, fino alla riqualificata Piazza Duomo di questa edizione, trasformata in un insolito quanto apprezzato teatro all’aperto. (mcg)

Nella foto di copertina, Roberto Vecchioni tra il promoter Ruggero Pegna e il suo manager Danilo Mancuso, entrambi calabresi di Lamezia)