ALLA CALABRIA SERVONO 62 MILIARDI
PER REALIZZARE LE OPERE STRATEGICHE

di ERCOLE INCALZA La Regione Calabria è una delle Regioni del nostro Paese in cui è davvero difficile anticipare interventi che non trovano, nel tempo, una misurabile e concreta realizzazione. È una Regione che per molti anni ha ricevuto assicurazioni nella realizzazione di un centro siderurgico a Gioia Tauro, dopo il fallimento di tale ipotesi ne ha vissuto un altro con l’impegno del Governo a realizzare una centrale a carbone per lEnel.

Fortunatamente, grazie alla intuizione dell’architetto della Cassa del Mezzogiorno Alessandro Di Loreto e del fondatore del Gruppo Contship Italia Angelo Ravano, si trasformarono le finalità del nodo in un impianto logistico portuale. Ma accanto a questo esempio ce ne sono altri che sono rimasti o veri fallimenti programmatici o hanno accumulato, nel tempo, ritardi davvero inimmaginabili. Cerco di ricordarne alcuni solo a titolo di esempio: Il caso della Liquichimica a Saline Jonica. Una illusione programmatica davvero incomprensibile con investimenti realizzati, con forze lavoro coinvolte e tutto finito nel nulla; Il caso della Strada Statale 106 Jonica. Il progetto di adeguamento dell’asse viario nasce intorno agli anni ’60 e prevedeva una rilettura integrale dei circa 500 km di tracciato. Dopo praticamente oltre sessanta anni si sono completati solo alcuni segmenti. Grazie alla Legge Obiettivo sono in coso i lavori del Terzo Megalotto (Roseto – Capo Spulico) di circa 38 km per un importo di 1,3 miliardi di euro e, grazie all’intervento del Presidente della Regione Occhiuto, si sono ottenuti ulteriori 3 miliardi di euro per realizzare un altro lotto. Per completare l’intero percorso occorrono circa 9 miliardi di euro. Un asse che attualmente ricopre i primi posti nella classifica nazionale della incidentalità stradale.

Il porto di Corigliano è rimasto per ora solo l’unico porto peschereccio-commerciale dell’alto Ionio cosentino pur disponendo di due darsene, di una superficie del bacino portuale di 1,3 milioni di metri quadrati, con piazzali di 270.000 metri quadrati e con una profondità dei fondali di 12 metri. In realtà gli investimenti erano stati fatti per offrire alla Regione la possibilità di un suo ruolo strategico nell’affaccio sullo Jonio ed ora il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio Ammiraglio Agostinelli sta cercando di costruire le condizioni per un rilancio adeguato di tale impianto portuale congeniale con le sue reali potenzialità; L’asse ferroviario Jonico Reggio Calabria – Taranto lungo 472 km è a semplice binario. Il 30 agosto 2018 iniziarono i lavori di elettrificazione della linea, a partire da Sibari in direzione di Melito di Porto Salvo, con la previsione di concluderli nel 2023: in seguito tale data è stata posticipata al 2026. Mi fermo qui perché penso sia sufficiente per descrivere la limitatezza della offerta ferroviaria su un’area così vasta del territorio calabro; Il completamento dell’autostrada Salerno – Reggio Calabria avvenuto solo grazie alla Legge Obiettivo dopo oltre trenta anni di ritardi nell’avanzamento dei lavori e con un susseguirsi di blocchi sostanziali nelle coperture finanziarie.

In realtà questi esempi da soli (ne potrei aggiungere tanti altri) portano ad una conclusione: la Regione Calabria non può, in alcun modo, cascare nel triste equivoco di credere in annunci e in promesse non supportate da fatti e da riferimenti oggettivi.

Ho voluto fare questa lunga premessa per tentare di chiarire quali siano le reali certezze sulla realizzazione dell’asse ferroviario ad alta velocità – alta capacità Salerno – Reggio Calabria.

Appena diventato Presidente della Regione Roberto Occhiuto ha chiesto ed ottenuto: Una accelerazione dei lavori della prima richiamata strada statale 106 ed una copertura di un altro lotto del valore di circa 3 miliardi di euro; piene garanzie sul mantenimento dei 10 miliardi di euro inseriti nel Piano Nazionale Complementare al Pnrr; L’avvio dei lavori del primo lotto Battipaglia – Romagnano dell’asse AV – AC Salerno – Reggio Calabria per un valore di circa 2,2 miliardi di euro.

Ebbene, pochi giorni fa abbiamo potuto leggere il seguente comunicato stampa: «La Commissione Via del Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica ha dato disco verde alla realizzazione di due lotti del progetto ferroviario AV – AC Salerno – Reggio Calabria per un importo di 9 miliardi di euro».

Senza dubbio il lavoro della Commissione Via è stato non solo encomiabile ma è avvenuto in un arco temporale davvero ristretto. Fin qui quindi tutto positivo; ora però dovremmo avere delle certezze su una serie di altri elementi che allo stato ci vedono ancora lontani da un reale avvio dei lavori. Intanto occorrerà ancora ricevere il previsto Parere del Ministero dei Beni Culturali e poi dovranno prendere corpo le fasi legate alla gara di appalto. Ma proprio questa fase necessita di un chiarimento; occorre conoscere in modo dettagliato: Quanto consta l’intera opera da Salerno a Reggio Calabria: la stima attuale è circa 30 miliardi di euro; Quanto è il valore del lotto Battipaglia – Romagnano i cui lavori sono già partiti: 2,2 miliardi di euro con Fondi Pnrr; Quanto è il costo della tratta approvata dalla Commissione Via: la stima oggi è di circa 9 miliardi di euro.

Questo chiarimento penso sia obbligato perché del valore globale di circa 30 miliardi di euro la copertura ormai garantita è quella legata ai fondi del Pnrr pari, come detto prima a circa 2,2 miliardi di euro, mentre gli interventi relativi ai 9 miliardi di euro ultimamente approvati dovrebbero essere garantiti dalle risorse inserite nel Piano Nazionale Complementare al Pnrr. In tale Piano infatti erano previsti, per tale finalità, 10 miliardi di euro, un importo questo che è stato oggetto di una riformulazione in quanto il Pnc aveva gli stessi vincoli temporali del PNRR e quindi essendo l’intervento ancora in fase istruttoria avremmo rischiato di perdere le risorse. È proprio questa rivisitazione va chiarita per poter, davvero, contare su una reale disponibilità, sin dal prossimo anno, quando cioè disporremo di tutte le autorizzazioni nell’avvio concreto delle opere.

Poche settimane fa ho elencato sinteticamente il quadro degli interventi che dovrebbero essere realizzati in Calabria nel prossimo quinquennio; riporto di seguito tale quadro: Il completamento e la messa in esercizio delle dighe presenti nella Regione (in Calabria ci sono 24 grandi dighe, alcune non completate altre non sono adeguatamente utilizzate); La realizzazione dell’asse ferroviario ad AV – AC Battipaglia – Reggio Calabria; La riqualificazione funzionale dell’asse ferroviario jonico per renderlo omogeneo alla rete nazionale (le caratteristiche attuali sono davvero pessime); La realizzazione del Ponte sullo Stretto; La realizzazione del completamento integrale della strada statale 106 Jonica; La realizzazione di un impianto retroportuale del porto di Gioia Tauro; La realizzazione di un sistema integrato di impianti interportuali con nodi chiave a Corigliano e Castrovillari; La riqualificazione funzionale degli aeroporti di Crotone, Lamezia e Reggio Calabria; La rivisitazione, di intesa con la Regione Basilicata, delle via di accesso e degli impianti interni al Parco nazionale del Pollino

Di questo rilevante elenco di interventi allo stato sono disponibili solo le risorse destinate alla realizzazione del Ponte sullo Stretto, una quota di 2,2 miliardi per un tratto, non in Calabria, della Battipaglia – Reggio (la tratta Battipaglia – Romagnano) e 3 miliardi per un ulteriore tratto della Strada Statale 106 Jonica. Invece, effettuando un’analisi dettagliata delle reali esigenze legate ai nove atti strategici prima riportati scopriamo che il valore globale si attesta su un importo di circa 62 miliardi di euro; occorrono, ripeto, 62 miliardi di euro altrimenti continuiamo ad inseguire disegni teorici che, al massimo, arricchiranno i programmi dell’attuale e delle prossime Legislature.

Lo so non è facile assicurare un volano così rilevante di risorse ma è necessario, da subito, disporre di un Piano Fonti – Impieghi, articolato e garantito nel tempo, da cui si evinca, chiaramente, che ci sono tutte le condizioni per evitare un ulteriore tradimento delle aspettative di questa Regione chiave del Paese.

Il Presidente della Regione Occhiuto, a mio avviso, non solo è convinto di un simile approccio metodologico ma finora ha fatto sempre valere la logica della trasparenza e della ricerca sistematica di tutte le possibili coperture finanziarie (Fondi privati, Fondi europei, ecc.) per offrire un impianto pianificatorio coerente alle esigenze di una realtà territoriale ricca, da sempre, di potenzialità e priva, da sempre, di una adeguata e funzionale offerta infrastrutturale. (ei)

LA STRAGE CONTINUA SULLA STATALE 106
BASTA VITTIME: ANAS DEVE PROVVEDERE

di ANTONIETTA MARIA STRATI – La Strada della morte continua a mietere delle vittime: è urgentissimo prendere provvedimenti perché non è possibile che la Calabria paghi un così alto tributo di vittime per mancanza di manutenzione e una viabilità su cui si continua a rinviare per i provvedimenti necessari.

Sono stati, per fortuna, appaltati diversi blocchi della SS 106, ma è evidente che tutto questo non è sufficiente: occorre individuare le aree di estremo pericolo e intervenire con provvedimenti ad hoc in grado di mettere in sicurezza questa vitale arteria della jonica.

Occorre un giusto forte segnale di discontinuità», poiché la Statale 106 versa in uno stato vergognoso ha chiesto l’Odv Basta Vittime sulla Strada Statale 106 alla direzione Generale di Anas Spa, alla Segreteria del ministro alle Infrastrutture e dei Trasporti, al presidente della Regione Calabria, al Dipartimento Infrastrutture e Lavori Pubblici ed a tutti i parlamentari eletti in Calabria alla Camera dei Deputati ed al Senato della Repubblica.

Una situazione insostenibile, in cui Anas «deve intervenire urgentemente», in quanto «la 106 versa in uno stato comatoso», aveva detto Fabio Pugliese, presidente dell’Odv nel corso della conferenza stampa dello scorso luglio in cui si è fatto il punto sulla Sibari-Corigliano e Crotone-Catanzaro.

Dall’incontro, infatti, è emerso che dal quadro economico stimato dal Consiglio Superiore dei Lavori pubblici, i 3 miliardi stanziati per i due lotti Sibari-Corigliano Rossano e Crotone-Catanzaro della nuova Statale 106 non basteranno, anzi: ne serviranno 5 miliardi.

E «l’Anas è consapevole di tutto questo, tanto è vero che ha parcellizzato questi interventi», ha detto Pugliese, ribadendo che «la politica deve prendere una decisione. Se le risorse restano tre miliardi e non saranno implementate o si fa la Crotone Catanzaro o la Corigliano-Rossano Sibari perché non ha senso iniziare frammenti di queste opere che rischiano di essere incompiute».

L’Odv, infatti, ha stimato che serviranno 3 miliardi e 36 milioni solo per la Catanzaro-Crotone, mentre per la Corigliano Rossano-Sibari ne servono 1 miliardo, ma con possibili incrementi.

Nel documento divulgato da Basta Vittime, si legge che «il progetto esaminato non risulta corredato da valutazioni approfondite ed è caratterizzato da una serie di carenze rilevanti dal punto di vista impiantistico, geotecnico, di sicurezza delle gallerie che non giustificano né la scelta tecnica operata che potrebbe essere ulteriormente ottimizzata per conseguire risparmi, né il dimensionamento corretto dei costi» e che «non si intende impedire lo sviluppo infrastrutturale dell’Italia – si legge sempre nel parere – e comprende la necessità di accelerare i procedimenti ma non può non sottolineare che i Pfte non possono basarsi su dichiarazioni generiche o puramente apodittiche ma devono contenere descrizioni dettagliate in coerenza con il livello progettuale considerato, degli interventi selezionati che consenta di pervenire ad una corretta valutazione dei costi».

È stato, poi, evidenziato il mancato vincolo imposto ai fondi stanziati per la realizzazione dei due tratti della statale 106 che, secondo quanto riferito, sarebbero inclusi nel contratto di programma di Anas e non in una delibera Cipess. Inoltre, l’Associazione ha denunciato l’eventuale revoca dei finanziamenti nel decreto varato dal Mit, «nell’ipotesi di mancato rispetto dei termini previsti dei cronoprogrammi o di omessa alimentazione del sistema di monitoraggio».

E, in tutto questo, la strada della morte continua a mietere vittime. Da inizio anno a luglio, sono state 19 le persone che hanno perso la vita sulla Statale 106. Un numero che a oggi, 30 agosto, è aumentato. E il rischio che aumentino sono altre. Basta vedere le condizioni in cui versa la Strada, in particolare sulla chilometrica 316 nel Comune di Calopezzati, dove non sono stati ancora installati i guardrail.

Nel tratto, infatti, sei anni fa vi fu un incidente stradale e, da allora, l’Anas Spa ha collocato dei New Jersey in plastica vuoti senza mai intervenire per circa 2 anni, salvo poi sostituire i New Jersey in plastica con quelli in cemento che peraltro risultano mal segnalati.

«Alle suddette problematiche l’Anas Spa – ha riferito l’Odv – non ha mai risposto né tanto meno è mai intervenuta al fine di garantire sicurezza per tutti i cittadini automobilisti. In più, da circa 10 giorni, le condizioni di pericolo alla chilometrica 316 sono peggiorate poiché il guardrail lato monte è stato divelto e l’Anas Spa ha ben pensato di collocare i soliti New Jersey in plastica vuoti che non impediscono, ad un qualsiasi mezzo che percorre la Statale 106, di precipitare sul letto del torrente posto al di sotto e che, inoltre, può colpire uno dei tanti pedoni che utilizza un percorso pedonale attiguo per recarsi al mare».

Questo è solo uno dei tanti episodi di immobilismo da parte di Anas, che è stata denunciata dall’Organizzazione per omicidio stradale colposo», a seguito dello scontro mortale avvenuto lo scorso 21 agosto a Sant’Andrea Apostolo dello Ionio.

«La denuncia del 24 agosto nasce da una circoscritta testimonianza dalla quale si evince che l’Anas Spa era stata informata della presenza del problema ben 12 giorni prima che accadesse lo scontro mortale», ha spiegato Basta Vittime, illustrando lo stato vergognoso vergognoso in cui versa oggi la strada Statale 106: vegetazione che invade la carreggiata e copre la visuale degli automobilisti; manto stradale fortemente deteriorato; mancanza di guardrail a ridosso di dirupi; avvallamenti sulla sede viaria; parti di carreggiata su cui insistono lavori non completati da anni; gallerie non illuminate; fari sulle rotatorie periodicamente sempre spenti; ecc. ecc.».

«Ciò che stupisce è che ancora oggi – ha concluso l’Odv – a 18 giorni da quando l’Anas Spa è stata correttamente informata della problematica ed a 6 giorni dalla morte di un ragazzo di 28 anni, lo stato dei luoghi al chilometro 157+200 è rimasto pressoché inalterato con il rischio concreto che quanto accaduto possa addirittura ripetersi». (ams)

 

Il presidente Mancuso: Ottima notizia definizione bandi progettazione esecutiva per SS 106 CZ-KR

Il presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, l’ha definita un’ottima notizia «la definizione dei 5 bandi di progettazione esecutiva dell’Anas per la realizzazione della nuova SS106 Simeri Crichi-Papanice-Crotone per un investimento complessivo che supera i 2 miliardi di euro».

«Per la rapidità dell’azione – ha proseguito – rivolgo un ringraziamento a Silvio Canalella, responsabile del Procedimento in Anas e a Massimo Simonini, commissario sulla SS106, nonché ai sindaci del catanzarese e del crotonese coinvolti. È di estremo interesse strategico la realizzazione di 44 km della nuova SS106 Catanzaro-Crotone, una superstrada a 4 corsie che collegherà le aree delle due città in 30 minuti, ridando prospettive di realistico rilancio a territori che vivono una condizione di crisi economica e sociale anche per il preoccupante disagio logistico».

«C’è chi in politica fa demagogia – ha concluso – e si occupa di problematiche astratte e chi, al contrario, come il ministro Matteo Salvini, in coerenza con gli impegni assunti, dopo aver adottato specifici atti formali ne agevola l’attuazione, dimostrando grande e scrupolosa attenzione alle esigenze di modernizzazione delle infrastrutture calabresi come la SS106». (rrc)

Il sindaco di Cosenza Caruso: Condivido allarme Basta Vittime, previsione costi è di 4 mld per Statale 106

Il sindaco di Cosenza, Franz Caruso, ha condiviso l’allarme lanciato dall’ associazione “Basta vittime sulla strada ” sulla insufficienza di risorse finanziarie e sulla fattibilità tecnica delle tratte della SS 106 (E90) di Corigliano Rossano-Sibari e Crotone-Catanzaro, sottolineando come «la previsione dei costi è di almeno 4 mld».

«La non disponibilità di tale finanziamento – ha evidenziato – sarà la causa per cui si rinvia sine die la realizzazione dell’opera inerente i suddetti lotti. Il mancato adeguato finanziamento per questa importante e strategica opera è una ulteriore prova di quanto il presidente della Regione si ponga in maniera subalterna verso un Governo nazionale che ha fatto finora dell’ assenza di un minimo di attenzione verso la Calabria il suo profilo identitario».

«Tutto ciò, oltretutto – ha proseguito – avviene dopo che l’attuale Governo ha cancellato dal bilancio dello Stato circa 10 mld di euro che il Governo presieduto da Giuseppe Conte e con ministro Paola De Michele aveva stanziato per la realizzazione dell’alta velocità ferroviaria da Salerno a Reggio Calabria. Occhiuto farebbe bene oltre che vacuamente agitare il mancato finanziamento dei livelli di prestazioni essenziali sui servizi primari per l’attuazione di una legge che va solo abrogata, perché fa’ dell’Italia uno spezzatino, a rivendicare prima di tutto le risorse necessarie a colmare il gap infrastrutturale tra la Calabria ed il resto del Paese».

«Permanente l’attuale situazione nel rapporto tra Calabria e Governo nazionale – ha concluso – più che il riconoscimento della autonomia si va prefigurando una condizione di irreversibile marginalità e depauperamento dei nostri territori». (rcs)

Il ministro Salvini: Statale 106 una mia priorità

«Per me l’intera Statale 106 è prioritaria», così come «è «una mia priorità finire il mandato con la Statale ionica completamente finanziata e per gran parte dei tratti completata». È quanto ha detto il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, nel sopralluogo nel cantiere della Statale 106 a Villapiana.

Il ministro, poi, ha ribadito l’obiettivo: «arrivare su tutta la Jonica fino a Reggio Calabria perché poi il Ponte sia un tassello di un percorso unico che da Palermo arriva a Reggio, risale tutta la Calabria, arriva a Roma, Milano, Berlino e Nord Europa. Gli ingegneri e gli operai stanno andando al massimo e quindi io conto che rispetteremo tutti i tempi previsti».

Sulla Statale 106, poi, sono stati investiti 5 miliardi e più di 1 miliardo su questo cantiere: «solo nell’ultima manovra abbiamo messo 3 miliardi direttamente del nostro ministero», ha detto il vicepremier, sottolineando come la SS 1o6 «è uno dei cantieri più importanti che abbiamo in Italia, io lo seguo settimanalmente, è anche uno di quelli economicamente più importanti ed è quello sul quale il governo e il mio ministero stanno investendo miliardi e miliardi di euro. Ci sono tratte complicate che passano anche per l’interno, c’è il discorso degli espropri».

«Il tratto dove siamo oggi nel 2026 dovrà essere operativo», ha rimarcato Salvini, contando «che l’intera tratta venga finanziata e progettata e poi chi verrà dopo di me avrà la gioia di inaugurarla completamente».

Grande soddisfazione per la visita a Villapiana di Salvini è stata espressa dal commissario regionale, Giacomo Saccomanno, sottolineando come non si è trattata solo di una «formalità», ma «la conferma tangibile del suo personale coinvolgimento nel portare a termine un’opera fondamentale per la sicurezza e lo sviluppo del Sud Italia. Il suo lavoro instancabile e la sua dedizione hanno reso possibile ciò che per molti sembrava un sogno irraggiungibile».

«Nessun altro ministro prima d’ora – ha rimarcato – ha mostrato una tale determinazione nel voler risolvere le problematiche infrastrutturali che da decenni affliggono la nostra regione. Salvini ha capito che la Calabria non è solo una terra di passaggio, ma un cuore pulsante dell’Italia che merita di essere valorizzato e sostenuto con infrastrutture moderne e efficienti».

«Grazie alla sua visione – ha aggiunto – oggi possiamo assistere all’avanzamento dei lavori sulla SS106, un progetto che si preannuncia come un catalizzatore di crescita economica, capace di generare nuove opportunità di lavoro e di migliorare la qualità della vita dei calabresi».

«Salvini ha fatto della Calabria una priorità – ha detto – e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Il suo impegno va oltre la semplice politica; è la passione per una terra e per la sua gente che lo spinge a lottare ogni giorno affinché la Calabria possa finalmente godere delle infrastrutture che merita. Salvini non si è limitato a promesse elettorali, ma ha agito concretamente, facendo della SS106 un simbolo di rinascita per il nostro territorio».

«L’operato di Matteo Salvini parla da sé – ha concluso – un ministro che ha messo il cuore e l’anima per il bene della Calabria, dimostrando un impegno che resterà impresso nella storia della nostra regione. È un onore avere un leader così determinato e visionario al servizio del popolo italiano». (rrc)

Tavernise (M5S): Non perdere il treno dell’ammodernamento della Statale 106

«Voglio lanciare un appello affinché si superino nel brevissimo periodo le incomprensioni che stanno alla base della mancata approvazione del tracciato finale per l’ammodernamento della Ss 106 nel tratto a sud di Sibari e si proceda spediti verso la realizzazione di una strada Europea e sicura». È quanto ha chiesto il consigliere regionale del M5S, Davide Tavernise, invitando a prendere «una presa di posizione forte per garantire l’interesse generale e riuscire a non perdere questo treno che il nostro territorio attende da troppo tempo».

«Dobbiamo tenere presente – ha proseguito – la lezione che viene dal crotonese dove in tempi record si riuscirà a far – addirittura – partire i lavori, facendo uscire finalmente quell’area geografica dall’isolamento. Non possiamo neanche sottovalutare l’allarme lanciato dagli addetti ai lavori, rispetto alla possibilità che una volta terminato l’ammodernamento del tratto crotonese non ci sarà più la possibilità di realizzare quello a sud di Sibari. A quanto pare questa voce è vera e trova fondamento nei famosi calcoli che servono per determinare la tipologia di strada che si può realizzare in un determinato territorio».
«Ma il mio appello – ha detto – vuole indirizzarsi soprattutto alla politica, adesso impegnata in campagna elettorale, che deve fare uno sforzo ancora maggiore per non ridurre e trasformare una tematica così importante in terreno di scontro. Una battaglia in tal senso genererebbe solo perdenti, e nessun vincitore».
«È arrivato il momento – ha ribadito – anche per l’Alto Ionio Cosentino di fare sintesi e di iniziare a ragionare seguendo logiche non più campanilistiche ma territoriali. L’orizzonte che ci si presenza innanzi prevede solo due possibilità concrete: una strada nuova che possa generare ricchezza e futuro per la zona oppure il vecchio tracciato che rappresenterebbe la sconfitta della politica e dell’utilità generale».
«È, quindi – ha concluso – imperativo definire e ultimare la progettazione della Rossano-Crotone senza ulteriori indugi, attivare la Valutazione di Impatto Ambientale (Via) e arrivare preparati alla Conferenza dei Servizi. Ogni passaggio deve essere accelerato per arrivare presto alla fase esecutiva. Non c’è più spazio di manovra per rivedere il tracciato della Sibari-Corigliano-Rossano: così com’è, rappresenta la migliore soluzione possibile». (rrc)

Basta Vittime sulla 106: Accolta proposta del sottopasso per collegare Corigliano-Rossano

L’Odv Basta Vittime sulla SS 106 e il Comitato per il Sottopasso, hanno reso noto che il Comune di Corigliano Rossano, guidato dal sindaco Flavio Stasi, ha inoltrato un’osservazione sul progetto di ammodernamento della Statale 106 tra Sibari e Corigliano Rossano, accogliendo la proposta, avanzata dai cittadini, della realizzazione di un sottopasso.

«Nell’intervento del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici del 22 marzo 2023 – si legge nella nota del Comitato per il Sottopasso – il sindaco Stasi in merito al cavalcavia previsto nel progetto nell’area urbana di Corigliano disse testualmente che “la soluzione proposta è scaturita anche da un percorso di condivisione con il territorio, al fine di integrare sotto il profilo dell’assetto urbanistico ed anche paesaggistico l’attraversamento urbano di Corigliano Scalo“».

«Noi non siamo mai stati, non siamo e non saremo mai contro il progetto di ammodernamento della Statale 106 – viene ribadito nella nota dal Comitato – ma siamo dell’idea che anche il passaggio nell’area urbana di Corigliano debba avvenire mediante un sottopasso. In questo senso guardiamo con apprezzamento l’inversione ad “U” del Sindaco Stasi e ci auguriamo che questa proposta possa essere accolta dalla Via regionale e dall’Anas Spa».

«Dopo l’iniziativa di sabato scorso – ha dichiarato l’Ing. Fabio Pugliese, Direttore dell’O.d.V. “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – è emerso chiaramente quanto questo progetto, mai visto da nessuno, calato dall’alto e sviluppato nel chiuso delle stanze dell’Anas Spa, sia il peggiore possibile. Del resto chi ha partorito questo progetto? Gli stessi che hanno realizzato la rotatoria di Santa Lucia… Ora, è chiaro che sarebbe stato opportuno aprire questo progetto al contributo di tutti per migliorarlo quando ciò poteva e doveva essere fatto. Tuttavia fummo noi i soli a dirlo mentre c’era chi, con il megafono in mano, aveva l’ansia da prestazione ed alla fine è sotto gli occhi di tutti che “la gatta frettolosa ha fatto i gattini ciechi».

«Ritengo infine – ha concluso Pugliese – che è certamente positivo che il Sindaco abbia condiviso la proposta dell’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” rispetto alla necessità che la realizzazione di un solo lotto sia vincolato al finanziamento complessivo del Progetto perché se ciò non accade c’è un rischio concreto di realizzare l’ennesima opera incompiuta».

«Auspico – ha detto Leonardo Caligiuri, presidente dell’O.d.V. “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – che la Via regionale ora accolga la nostra proposta di vincolare la realizzazione anche di un solo un lotto al finanziamento del progetto complessivo altrimenti saranno chiare le responsabilità, prima di tutto politiche, di chi ha voluto gestire questo processo a livello regionale».

«Ringrazio l’Amministrazione di Corigliano-Rossano – ha concluso Caligiuri – per aver accolto la nostra proposta di buon senso ed a tutela degli interessi della collettività». (rcs)

L’OPINIONE / Pasqualina Straface: No a confusione su SS 106, si a un progetto sicuro che salvaguardi il territorio

di PASQUALINA STRAFACE – Ho preso atto, complimentandomene, della lodevole iniziativa che sabato 9 marzo, al Centro di Eccellenza dell’area urbana di Corigliano il Comitato “Basta vittime sulla SS. 106”, da anni presente sull’intero territorio calabrese per rivendicare il diritto alla vita attraverso la messa in sicurezza di tale importante arteria stradale, e il neofita Comito “Si al sottopasso”, nato nella Città di Corigliano-Rossano, hanno voluto organizzare al fine di presentare l’importante Progetto della SS 106, adeguamento e messa in sicurezza da Coserie sino all’innesto con la SS. 534 in Comune di Cassano all’intera Città.

Un progetto che Anas S.p.a. ha condiviso con l’Amministrazione Comunale e con nessun altro! Ricordo, a me stessa, che il dibattito su tale importante, tra l’Amministrazione Comunale e l’Anas, iniziò sin dal 10 luglio 2019 ma, da quella data in poi niente e nessuno seppe mai di come la progettazione si stava evolvendo.

Ricordo alla città che già in data 29.11.2012 furono trasmessi gli elaborati del Pfte (Studio di fattibilità tecnica economica) per l’avvio dell’iter per la concessione della deroga al dibattito pubblico, la cui istanza fu presentata dal Commissario Straordinario Anas già in data 29.11.2022.

Successivamente, dopo la trasmissione della Direzione Tecnica di Anas del Pfte per la richiesta dei pareri al Csllpp, nel gennaio 2023, dopo un confronto che l’Amministrazione Comunale avviò, già da settembre 2022, l’Amministrazione Comunale diede consenso positivo sulla soluzione del tracciato individuato come preferenziale per l’Anas fra quelli altri elaboratori dall’esecutore!

Su tale scelta progettuale il 30 marzo 2023 il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ha rilasciato parere “positivo” ma con prescrizioni sul progetto dell’esecutore.

Nell’aprile del 2023, con delibera n.°166 la Regione Calabria, avendo acquisito anche il consenso dell’Amministrazione di Corigliano-Rossano ha concesso la “deroga al Dibattito Pubblico”!

Per come sotto gli occhi di tutti se non fosse stato per un gruppo di cittadini di Corigliano-Rossano la città si sarebbe, un bel giorno, svegliata con un progetto poco incline alle caratteristiche paesaggistiche della città e, per i residenti nell’area urbana dello scalo di Corigliano, con un viadotto sopra la testa.

Deleterio è stato demandare al dibattito pubblico perché ha privato la città di un esercizio, quello “del democratico confronto”!

Il Comitato “basta Vittime sulla SS 106” congiuntamente con il comitato “Si al sottopasso”, per come pubblicamente detto nella manifestazione di sabato 9 marzo, ha presentato già da giorno 11 marzo le proprie osservazioni alla “Via” (Valutazione di Impatto Ambientale) alla Regione e i cui termini ultimi scadevano il 12 marzo!

Bene! Fra le tante Osservazioni giunte in Regione giunge notizia anche di quella dell’Amministrazione Comunale della Città di Corigliano-Rossano frutto della promessa pubblica che il sindaco Flavio Stasi, solennemente, prese appunto nella manifestazione di sabato al Centro di Eccellenza.

Noi ne prendiamo atto ed anche soddisfatti diciamo che tale adempimento altro non è che il rispetto di quanto assunto pubblicamente.

Ma di contro, ci sia consentito fare alcune riflessioni. Ma il Sindaco di questa città non era lo stesso che nel gennaio 2023 ha acconsentito all’attuale soluzione individuata preferenziale da Anas e che sabato è stata, per la prima volta, portata a conoscenza della città?

Ma il sindaco di questa Città non è lo stesso che ha dato il consenso alla Regione che con delibera n.°166 ha derogato al Dibattito Pubblico?

Mi chiedo: ma se non ci fosse stato il Comitato “Si al sottopasso” che ha portato a conoscenza della città le mostruosità di tale progetto tutto sarebbe passato inosservato.

Ma ancora!!!!

Come può adesso il Sindaco presentare delle Osservazioni su un Progetto che lui stesso, con la sua Amministrazione, ha avallato con Anas, quindi ritenendolo accettabile per la nostra città?

Mi viene quasi da pensare che tali osservazioni siano il frutto di una emotività che sabato, in maniera irrefrenabile e quasi a giustificare i marchiani errori commessi, ha avvinghiato il Sindaco nella speranza di cercare giustificazioni verso i tanti errori commessi oltre che per dare sollievo al suo interiore rimorso per essere stato attore “assente”, quindi protagonista inutile, di fronte ad un progetto che dovrebbe, negli anni, condizionare lo sviluppo e la crescita economica e urbanistica  dell’intera nostra città. (ps)

[Pasqualina Straface è consigliera regionale]

Basta Vittime: Nel primo Cipess 2024 neanche un euro per la Statale 106

L’Odv Basta Vittime sulla Strada Statale 106, hanno denunciato come, nella prima seduta del Comitato Interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (Cipess), non sia stato stanziato nemmeno un euro per la Strada Statale 106, «una infrastruttura di primaria rilevanza strategica non solo per la Calabria e per il Paese ma per il continente europeo».

E, mentre la strada della morte non ha ricevuto nessuna delibera di finanziamento, sono stati approvati «270 milioni (a valere sulle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione 2021-2027 al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti), per la realizzazione dell’intervento ferroviario “Potenziamento infrastrutturale direttrice Roma – Pescara. Raddoppio tratte Interporto d’Abruzzo-Manoppello-Scafa (Lotti 1 e 2)”».

«È stato, altresì – ha spiegato l’Odv – approvato l’adozione del Programma operativo complementare (POC) 2014-2020 della Regione Abruzzo, con una dotazione finanziaria pari a circa 146,5 milioni di euro, comprensiva delle risorse – pari a 78,3 milioni di euro – rese disponibili nell’ambito del Fondo di sviluppo e coesione a seguito del rimborso, da parte dell’Unione europea, delle spese emergenziali anticipate temporaneamente dallo Stato, a valere sulla Sezione speciale del Piano di sviluppo e coesione (PSC) 2014-2020 della Regione, contestualmente ridotta di pari importo».

«Anche questa seduta del Cipess ci lascia con l’amaro in bocca poiché non è stato approvato alcun finanziamento per la strada Statale 106», ha dichiarato Leonardo Caligiuri, presidente dell’O.d.V. “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”.

«È davvero sconfortante – dichiara l’Ing. Fabio Pugliese, direttore operativo dell’O.d.V. “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” che il Cipess abbia impegnato 866 milioni in Abruzzo a 10 giorni dalle elezioni regionali ma, ancora più rilevante è il fatto che 720 milioni siano stati utilizzati a valere dal Fondo di Sviluppo e Coesione, ovvero il principale strumento finanziario attraverso cui vengono attuate le politiche per lo sviluppo della coesione economica, sociale e territoriale e la rimozione degli squilibri economici e sociali tra le regioni più ricche e quelle più povere».

«E tra quelle più povere c’è la Calabria – ha concluso Pugliese – che pur essendo in cima alla lista al momento non ha ottenuto quasi nulla». (rrc)

 

Il gruppo regionale del Pd chiede formalmente la convocazione di Rfi e Anas per statale 106 e Alta velocità

Il gruppo regionale del Pd chiede la convocazione di Rfi e Anas per quanto riguarda la statale 106 e Alta velocità.

Una iniziativa per fare «il punto della situazione su statale 106 e alta velocità», ha spiegato il capogruppo del Pd, Mimmo Bevacqua.

«Chiediamo formalmente al presidente del consiglio regionale Mancuso e al presidente della IV Comissione Raso la convocazione dei vertici di Rfi e Anas per fare il punto della situazione su statale 106 e alta velocità», dice Bevacqua.

«Da tempo stiamo insistendo sulla vicenda, anche tramite il nostro rappresentante in Commissione Giovanni Muraca, senza avere alcun tipo di risposta. Nel frattempo – prosegue Bevacqua – il governo regionale annuncia e riannuncia finanziamenti e fondi di cui non si ha contezza, come abbiamo avuto modo di dimostrare in occasione di un’apposita conferenza stampa che ha avuto luogo a Lamezia. Chiediamo che si faccia finalmente chiarezza e che i rappresentanti di Anas e Rfi si assumano le proprie responsabilità nelle sedi istituzionali, illustrando nel dettaglio l’utilizzo delle risorse a propria disposizione per queste fondamentali infrastrutture».

«Serve rispetto per il ruolo dell’opposizione – conclude Bevacqua – come noi abbiamo rispetto di chi oggi svolge il ruolo di presidente del Consiglio. Un ruolo da svolgere in maniera imparziale e fornendo le dovute risposte anche a chi cerca come minoranza di svolgere al meglio la propria funzione nell’interesse esclusivo dei cittadini calabresi».