Consegnati i lavori per gli Studios di Lamezia Terme

È alla Ferraro Spa di Antonio Angelo Ferraro, che sono stati affidati i lavori per realizzare gli Studios di Lamezia Terme della Calabria Film Commission.

Dopo nove sedute della commissione, composta da: Salvatore Siviglia in qualità di Presidente della Commissione di gara, Patrizio Labardi, Caterina Loddo e Daniela Astorino, è stata infatti la ditta con sede a Lamezia Terme ad aggiudicarsi l’appalto con il massimo punteggio, per un importo contrattuale dei lavori al netto del ribasso pari a 7.115.596,37 euro, oltre oneri di sicurezza quantificati in 107.245,23, ed un importo delle competenze tecniche per i servizi di architettura e ingegneria al netto del ribasso, pari a 124.038,51.

Il progetto di fattibilità approvato prevede la realizzazione di due teatri di posa, locali di attrezzeria, costumeria e camerini, un edificio di due piani per la postproduzione e un edificio dedicato agli uffici della Fondazione e la realizzazione di una vasca d’acqua adiacente le aree esterne, lasciate libere per l’allestimento di riprese in esterno. All’interno dei teatri di posa di 800 mq con un’altezza di 12 metri, saranno realizzate produzioni audiovisive professionali. Gli studi di post-produzione saranno a servizio delle produzioni interne ed esterne e consentiranno di finalizzare lavori prodotti interamente negli Studios oppure accogliere produzioni esterne per la finalizzazione cinematografica, televisiva ed audiovisiva in generale. (rcz)

Calabria Film Commission pubblica gara per gli Studios di Lamezia Terme

È stata pubblicata, in Gazzetta Ufficiale, la procedura di gara indetta dalla Fondazione Calabria Film Commission per la realizzazione degli Studios a Lamezia Terme.

Nello specifico, si tratta dell’appalto integrato per progettazione esecutiva, coordinamento della sicurezza in fase di progettazione e l’esecuzione dei lavori per realizzare una infrastruttura di creatività e tecnologia finalizzata ad attrarre imprese dell’Audiovisivo per la progettazione e la realizzazione di lavori ed opere artistiche nel settore.

Gli spazi a disposizione sono compresi nell’Area industriale “Papa Benedetto XVI” di Lamezia Terme, ricadente all’interno dell’area “Ex Sir”, un ambito, parzialmente urbanizzato, in prossimità della costa tirrenica ad oggi caratterizzato da un paesaggio in divenire.

Il progetto prevede la realizzazione di edifici funzionali e tematici. Si parte dal Teatro di Posa con superficie di 850 mq ed altezza di 9,5 metri. Luoghi dove sarà possibile installare scenografie e arredi utili alla produzione cinematografica ed eventi che necessitano di luoghi ampi. Il Teatro sarà divisibile in modo da avere due teatri da 400 mq e sarà dotato di un percorso passerella posto a 6,5 m.

 Quindi un edificio per i camerini, posizionato nelle immediate vicinanze del Teatro di posa e collegato con questo mediante un doppio percorso coperto da pensiline. L’edificio si compone di due piani fuori terra di 600mq ciascuno per un totale di 1200mq, con i camerini propriamente detti, il locale deposito/attrezzeria, locale trucco e parrucco e la sartoria.

Quindi è previsto un edificio post-produzione che si compone di due piani fuori terra, di 650 mq al piano terra e 350 mq al piano primo, per un totale di 1000mq. L’edificio ospiterà i locali dedicati alla post produzione e formazione con aule per la formazione e quelli direzionali con gli uffici della Fondazione Calabria Film Commission.

 Si passa poi al Polo Tecnologico, destinato ad ospitare gli impianti elettrici e meccanici a servizio dell’intero complesso degli Studios. Una zona esterna per poter realizzare set in luogo aperto ed ampi parcheggi dove sono previsti gli ampliamenti previsti dal progetto per i prossimi anni.

Un plauso è giunto dal presidente della Regione, Roberto Occhiuto, che ha sottolineato che «si tratta di una infrastruttura culturale e produttiva, un’azione che Jole Santelli voleva fortemente e che avrà una forte ricaduta anche dal punto di vista economico; per la zona che sarà oggetto di un lavoro di riqualificazione per fini industriali e per l’intero comparto produttivo calabrese che diventerà fulcro di nuove iniziative. Con gli Studios infatti, nascerà un hub di grande modernità, che nasce nel Mezzogiorno d’Italia, nel cuore del Mediterraneo e che sarà un attrattore internazionale e dall’estero, ma allo stesso tempo un’opportunità di lavoro per i tanti professionisti del settore». (rcz) 

Calabria Film Commission: Approvato progetto di fattibilita per Studios di Lamezia

È stato approvato il progetto di fattibilità tecnico-economica degli Studios di Lamezia Terme. Lo ha reso noto la Calabria Film Commission che, in una nota, ha spiegato che «saranno avviate, a breve, le procedure di gara per la realizzazione di strutture che daranno vita ad una vera e propria cittadella del cinema».

Una Cittadella, dunque, che «farà della nostra regione un punto di riferimento per le grandi e piccole produzioni nazionali e internazionali» continua la nota, spiegando che «il progetto di fattibilità approvato prevede la realizzazione in due step funzionali, di due teatri di posa, locali di attrezzeria, costumeria e camerini, un edificio di due piani dedicato alla postproduzione, un edificio dedicato agli uffici della Fondazione e alle attività di formazione e servizi e realizzazione di una vasca d’acqua (da 50*25 m per circa 1.250 mq) per riprese in acqua adiacente le aree esterne lasciate libere per l’allestimento di riprese in esterno».

«All’interno dei teatri di posa – viene spiegato in una nota – ampi 800 mq con un’altezza di 12 metri, saranno realizzate produzioni audiovisive professionali. Accostati ai teatri di posa si trovano gli spazi adibiti alla costumeria e alle attrezzature, che possono anche essere sopraelevati in caso di necessità sopraggiunte. Gli studi di post-produzione saranno a servizio delle produzioni interne ed esterne e consentiranno di finalizzare lavori prodotti interamente negli Studios oppure accogliere produzioni esterne per la finalizzazione cinematografica, televisiva ed audiovisiva in generale».

«Lo schema distributivo – prosegue la nota – è impostato sul massimo della razionalità e funzionalità, con particolare riguardo alla posizione degli accessi, alla viabilità interna al complesso e al posizionamento dei parcheggi. L’infrastruttura che sarà realizzata a Lamezia, avrà tutte le caratteristiche per diventare un vero e proprio Hub per l’industria dell’audiovisivo e un punto di riferimento per le imprese e professionisti del settore e gli stakeholder internazionali, offrendo tutti gli spazi e i servizi attualmente richiesti dal mercato». (rcz)

Centro Studi “D. F. Caporale”, Ass. Venti da Sud e Liberamente Calabria: Studios di Lamezia opportunità di cambiamento

In una nota congiunta, il Centro Studio politico-sociale “Don Francesco Caporale”, l’Associazione Venti da Sud e l’Associazione Liberamente Calabria, hanno ribadito che «la trasformazione dell’area dell’ex polo chimico di Lamezia Terme in una struttura destinata ad essere sede di studi cinematografici è una opportunità costruita con coraggio, lungimiranza e determinazione da un visionario appassionato come il giornalista Giovanni Minoli».

«È la dimostrazione tangibile – hanno aggiunto – del fatto che le opportunità di cambiamento crescono direttamente su questo territorio come fiori tra il cemento, ma servono le persone giuste al posto giusto per fare spazio alla speranza tra le crepe».

«Avremo degli studios – continua la nota – in grado di ospitare grandi produzioni sia per il grande schermo che per la tv, avremo un sogno da regalare ai nostro giovani, e lo dobbiamo ad un uomo che non ha scelto la Calabria per arricchirsi sulle spalle dei calabresi. Basta avere un minimo di onestà intellettuale per riconoscere che le polemiche, non nuove, sui compensi, sono solo un modo per alzare una cortina di fumo volta a screditare il lavoro di una squadra su un progetto che potrebbe davvero creare economia e crescita sociale puntando sull’industria del terzo millennio. C’è una grande richiesta di contenuti a cui la Film Commission sta già cercando di rispondere, mettendo a bando milioni di euro che sono una opportunità per giovani talenti, registri, documentaristi, produttori calabresi».

«L’area interessata è la ex Sir di Lamezia – si legge ancora – una delle ‘cattedrali nel deserto’ che negli anni ’70 avrebbero dovuto garantire il boom industriale del Mezzogiorno ma oggi in stato di abbandono, allora perché non essere soddisfatti del fatto che la Regione ha colto l’opportunità di restituire uno scopo a quel contenitore vuoto? Una seconda possibilità concessa dalla storia, per la storia della nostra regione. Ma forse è più facile attivare la macchina del fango, come avevamo anticipato, parlando di sprechi, di loschi disegni, di assalto alla diligenza, magari con la speranza di dirottare quelle risorse altrove, o peggio ancora di spegnere quella speranza di rinnovamento e lasciare la Calabria e i calabresi chiusi, tagliati fuori da ogni nuovo orizzonte».

«Quelli che non si rassegnano al solito copione del “poteva essere fatto” – conclude la nota – ma tutto è sfumato in un altro progetto insabbiato, devono continuare a parlare di questa bella storia fatta di speranze e prospettive, e di un non calabrese che crede in questa terra più di noi». (rcz)