In Calabria è arrivato il terzo Blues di Trenitalia

Sui binari della Calabria viaggia il terzo Blues, il treno ibrido regionale di Trenitalia, che coprirà la linea Ionica, da Reggio a Sibari.

L’arrivo dei nuovi treni Blues rientra nell’ampio piano di investimenti complessivi previsti dal Contratto di Servizio con la Regione Calabria, finalizzato a migliorare l’offerta di servizi a favore di pendolari e viaggiatori, pari a oltre 300 milioni di euro, di cui 210 milioni per il rinnovo della flotta (circa 140 milioni a carico della Regione Calabria). Parte integrante del piano di investimenti la consegna di 27 nuovi treni: 14 Pop a 4 casse (di cui 7 già consegnati) e 13 Blues a 4 casse; un rinnovamento della flotta che porterà l’età media dei treni calabresi dai 29 anni del 2018 ai 9 nel 2026.

Il nuovo Blues del Regionale, progettato e costruito da Hitachi Rail, rappresenta un salto generazionale, perché può viaggiare con motori diesel su linee non elettrificate, con motore elettrico su quelle elettrificate e con batterie per percorrere il primo e l’ultimo miglio sulle linee non elettrificate o durante la sosta nelle stazioni, così da evitare l’uso di carburanti, azzerando emissioni e rumori. La tecnologia ibrida consente di ridurre del 50% il consumo di carburante, oltre a una forte diminuzione delle emissioni di CO2 rispetto agli attuali convogli diesel. Una tecnologia di nuova generazione che si traduce in massima flessibilità nell’utilizzo del treno e nel più efficace impiego dei convogli sulle linee.

Il primo treno ibrido di Trenitalia è stato progettato e costruito attorno alle esigenze dei passeggeri, con un’impronta sostenibile che si evince dalle sue molteplici caratteristiche: dalla scelta dei materiali a elevato livello di riciclabilità (95%) alla riduzione del consumo di carburante e delle emissioni di CO2 rispetto agli attuali convogli diesel, fino alla disponibilità di un massimo di otto postazioni bici. A disposizione dei viaggiatori 219 posti a sedere sul Blues nella configurazione a 3 casse e 300 su quello a 4 casse. Il treno è, inoltre, dotato di un innovativo sistema di climatizzazione, con ottimizzazione dei consumi in base all’effettivo numero di passeggeri trasportati. (rrc)

È in servizio “Blues”, il secondo treno ibrido di Trenitalia

È in servizio, sulla linea Ionica, il secondo Blues, il treno ibrido del Regionale di Trenitalia, a tripla alimentazione, elettrica, a batterie e diese.

Si tratta del secondo treno che si aggiunge a quello già arrivato a marzo, che farà la tratta che da Reggio Calabria porta a Sibari. All’inaugurazione hanno partecipato Emma Staine, assessore ai trasporti della Regione Calabria, Giovanni Papasso, sindaco di Cassano All’Ionio e Maurizio Fanelli, direttore Regionale Calabria Trenitalia.

«Il nuovo treno Blues che entra in servizio oggi rappresenta un’ulteriore conferma del piano investimenti di Trenitalia per il rinnovo della flotta in Calabria. I Blues sono treni innovativi, interamente Made in Italy, che contribuiranno a migliorare l’esperienza di viaggio e a vantaggio di cittadini e turisti, con evidenti benefici per l’ambiente e un’impronta sostenibile, a partire dalla scelta dei materiali che li compongono, riciclabili al 95%», ha dichiarato Maria Giaconia, direttore Business Regionale e Sviluppo Intermodale di Trenitalia.

L’arrivo dei nuovi treni Blues rientra nell’ampio piano di investimenti complessivi per la Regione Calabria, finalizzato a migliorare l’offerta di servizi a favore di pendolari e viaggiatori, pari a oltre 300 milioni di euro, di cui 210 milioni per il rinnovo della flotta (circa 140 milioni a carico della Regione Calabria). Parte integrante del piano di investimenti la consegna di 27 nuovi treni: 14 Pop a 4  casse (di cui 7 già consegnati) e 13 Blues a 4 casse; un rinnovamento della flotta che porterà l’età media dei treni calabresi dai 29 anni del 2018 ai 9 nel 2026.

Entro la fine del 2023 arriverà un ulteriore treno Blues e nel 2024 – come previsto dal Contratto di Servizio con la Regione Calabria – sarà completata la fornitura dei 13 Blues, che si affiancano ai 7 treni Pop già in circolazione che diventeranno 14 entro il 2024: un percorso concreto di rinnovo e ammodernamento della flotta regionale. Una vera e propria rivoluzione nell’esperienza di viaggio in termini di versatilità per un innovativo supporto all’aumento della qualità dei servizi per chi ogni giorno sceglie il treno per motivi di studio o lavoro ed al rilancio del sistema turistico calabrese.  

Il nuovo Blues del Regionale, progettato e costruito da Hitachi Rail, rappresenta un salto generazionale, perché può viaggiare con motori diesel su linee non elettrificate, con motore elettrico su quelle elettrificate e con batterie per percorrere il primo e l’ultimo miglio sulle linee non elettrificate o durante la sosta nelle stazioni, così da evitare l’uso di carburanti, azzerando emissioni e rumori. La tecnologia ibrida consente di ridurre del 50% il consumo di carburante, oltre a una forte diminuzione delle emissioni di CO2 rispetto agli attuali convogli diesel. Una tecnologia di nuova generazione che si traduce in massima flessibilità nell’utilizzo del treno e nel più efficace impiego dei convogli sulle linee.

Il primo treno ibrido di Trenitalia è stato progettato e costruito attorno alle esigenze dei passeggeri, con un’impronta sostenibile che si evince dalle sue molteplici caratteristiche: dalla scelta dei materiali a elevato livello di riciclabilità (95%) alla riduzione del consumo di carburante e delle emissioni di CO2 rispetto agli attuali convogli diesel, fino alla disponibilità di un massimo di otto postazioni bici. A disposizione dei viaggiatori 219 posti a sedere sul Blues nella configurazione a 3 casse e 300 su quello a 4 casse. Il treno è, inoltre, dotato di un innovativo sistema di climatizzazione, con ottimizzazione dei consumi in base all’effettivo numero di passeggeri trasportati.

Un Blues, in viaggio fra Sibari e Reggio Calabria, è il primo treno del Gruppo FS Italiane alimentato esclusivamente con HVO in purezza, un biocarburante fornito da Eni Sustainable Mobility che può contribuire alla riduzione di oltre l’80% delle emissioni di CO2eq (calcolate lungo l’intera catena del valore del prodotto, in base alla materia prima utilizzata, rispetto al mix fossile di riferimento ndr). Il primo viaggio commerciale con viaggiatori a bordo si è svolto nei giorni scorsi con successo in Calabria con il treno ibrido Blues di Trenitalia. Un viaggio andata e ritorno tra le due città calabresi di 700 chilometri, che ha garantito un totale di 13 ore di servizio operativo, che ha rappresentato un traguardo importante per il Gruppo guidato dall’amministratore delegato Luigi Ferraris, coerente con la strategia di individuare alimentazioni alternative al gasolio sulle linee ancora oggi non elettrificate. 

L’utilizzo dei biocarburanti rientra a pieno in questa strategia e s’inquadra nei più ampi obiettivi – fortemente delineati dallo stesso Ferraris – di realizzare un ecosistema di mobilità integrata, più sostenibile e digitale, e di raggiungere la carbon neutrality al 2040, dieci anni prima dei parametri fissati dall’Europa. Il treno, mezzo già più sostenibile rispetto ad altre forme di trasporto collettivo e privato, con l’utilizzo del biocarburante HVO riduce ulteriormente il suo impatto in termini di emissioni di CO2. In questo modo il treno ibrido Blues di Trenitalia, che già può viaggiare anche a batteria oltre che con il pantografo, utilizzando il biocarburante diventa ancora più “green”.  

HVO è un acronimo che sta per olio vegetale idrotrattato: questo biocarburante è prodotto da materie prime di origine rinnovabile (ai sensi della Direttiva UE 2018/2001 cd. “REDII”) come scarti e residui, è inoltre in grado di essere performante come quelli tradizionali, offrendo pari prestazioni in termini di erogazione di potenza in ogni tipo di contesto. Il Gruppo FS ha iniziato le sperimentazioni negli scorsi mesi sia sulla propria flotta diesel che sugli autobus di Busitalia, con risultati più che positivi. Il biocarburante HVO, d’altronde, alimenta già anche parte della flotta dei bus di Qbuzz, la società del Polo Passeggeri del Gruppo FS che gestisce i servizi di trasporto pubblico locale su gomma in Olanda. Dopo il treno Blues, si partirà con l’utilizzo del biocarburante HVO con le motrici Aln 663, per le quali sono già state fatte le prove con esito positivo dimostrando l’efficacia e la possibilità del suo utilizzo anche su mezzi con un’età più elevata. (rrc)

È arrivato il “Blues” sui binari della Calabria

È stato consegnato, alla Stazione di Reggio Calabria Centrale, il primo treno Blues di Trenitalia. Si tratta di un treno ibrido, a tripla alimentazione, elettrica, a batterie e diesel che, da domani, circolerà sull’intera linea ionica, da Reggio Calabria Centrale a Sibari.

 Continua, così, la rivoluzione del Regionale di Trenitalia, società Capofila del Polo Passeggeri del Gruppo FS, che prevede entro i prossimi quattro anni il rinnovo della flotta.

Oggi, al binario 1 della Stazione di Reggio Calabria Centrale, il nuovo convoglio della flotta regionale di Trenitalia, progettato e costruito da Hitachi Rail, è stato presentato da Roberto Occhiuto, Presidente della Regione Calabria, da Sabrina De Filippis, Direttore Business Regionale Trenitalia e da Emma Staine, Assessore ai trasporti della Regione Calabria.

Alla presentazione del Blues hanno partecipato Maurizio Fanelli, Direttore Direzione Regionale Calabria Trenitalia, Paolo Brunetti, vicesindaco del Comune di Reggio Calabria e Salvatore Orlando, Sindaco di Melito di Porto Salvo.

«Il viaggio di oggi a bordo del Blues rappresenta un segnale concreto di continuità del piano investimenti di Trenitalia per il rinnovo della flotta previsto nel contratto di servizio con la Regione Calabria. Dopo la consegna dei nuovi Pop di qualche settimana fa, siamo orgogliosi di questo nuovo tassello della grande rivoluzione in atto nel Regionale di Trenitalia. I Blues sono treni innovativi che migliorano in modo determinante l’esperienza di viaggio e della mobilità quotidiana a vantaggio di cittadini e turisti, senza dimenticare i rilevanti benefici per l’ambiente», ha dichiarato Sabrina De Filippis, Direttore Business Regionale di Trenitalia.

«In un anno – ha detto Occhiuto – abbiamo recupero 40 anni di ritardo. Per una Calabria che si rinnova, a cominciare dai treni».

L’introduzione dei Blues rientra nell’ampio piano di investimenti complessivi, finalizzato a migliorare l’offerta di servizi a favore di pendolari e viaggiatori, pari a oltre 300 milioni di euro, di cui 210 milioni per il rinnovo della flotta (circa 140 milioni a carico della Regione Calabria). Parte integrante del piano di investimenti la consegna di 27 nuovi treni: 14 Pop a 4 carrozze (di cui 7 già consegnati) e 13 Blues a 4 carrozze; un rinnovamento della flotta che porterà l’età media dei treni calabresi dai 29 anni del 2018 ai 9 nel 2026.

Dopo quello odierno, altri 2 nuovi treni Blues sono attesi entro la fine del 2023, e nel 2024 – come previsto dal Contratto di Servizio con la Regione Calabria – sarà completata la fornitura dei 13 Blues, che si affiancano ai 7 treni Pop già in circolazione ed entro il 2024 saranno 14: un percorso concreto di rinnovo e ammodernamento della flotta regionale. Una vera e propria rivoluzione nell’esperienza di viaggio in termini di versatilità per un innovativo supporto all’aumento della qualità dei servizi per chi ogni giorno sceglie il treno per motivi di studio o lavoro ed al rilancio del sistema turistico calabrese.

Il nuovo Blues del Regionale rappresenta un salto generazionale, perché può viaggiare con motori diesel su linee non elettrificate, con motore elettrico su quelle elettrificate e con batterie per percorrere il primo e l’ultimo miglio sulle linee non elettrificate o durante la sosta nelle stazioni, così da evitare l’uso di carburanti, azzerando emissioni e rumori. La tecnologia ibrida consente di ridurre del 50% il consumo di carburante, oltre a una forte diminuzione delle emissioni di CO2 rispetto agli attuali convogli diesel. Una tecnologia di nuova generazione che si traduce in massima flessibilità nell’utilizzo del treno e nel più efficace impiego dei convogli sulle linee.

Il primo treno ibrido di Trenitalia è stato progettato e costruito attorno alle esigenze dei passeggeri, con un’impronta sostenibile che si evince dalle sue molteplici caratteristiche: dalla scelta dei materiali a elevato livello di riciclabilità (95%) alla riduzione del consumo di carburante e delle emissioni di CO2 rispetto agli attuali convogli diesel, fino alla disponibilità di un massimo di otto postazioni bici. A disposizione dei viaggiatori 219 posti a sedere sul Blues nella configurazione a 3 carrozze e 300 su quello a 4 carrozze. Il treno è, inoltre, dotato di un innovativo sistema di climatizzazione, con ottimizzazione dei consumi in base all’effettivo numero di passeggeri trasportati.

Tavernise (M5S): Le consegne dei treni blues completate nel 2024

Il Consigliere regionale e capogruppo del M5S, Davide Tavernise, ha denunciato che le consegne dei treni blues da parte di Trenitalia alla Calabria, verranno completate entro il 2024.

Ciò a seguito della ripianificazione della messa in esercizio dei treni da parte di FS: «solo i primi due treni, dei quattro annunciati, arriveranno entro marzo 2023 ed un terzo entro la fine dell’anno», ha spiegato Tavernise.

«Il contratto stipulato con Trenitalia – ha rimarcato Tavernise – prevedeva già la consegna dei treni secondo la seguente tempistica: 3 treni nel 2022, 5 nel 2023 e 5 nel 2024. Poi il 1 aprile scorso a Reggio Calabria, e successivamente il 5 luglio a Corigliano Rossano l’annuncio: i primi 4 treni entro marzo 2023. Operazione conclusa? Assolutamente no».
«Nel dicembre 2022 la comunicazione di Trenitalia ad Art-Cal – ha continuato – per cui l’emergenza pandemica e la crisi internazionale, generata dal conflitto nell’est Europa, rendevano necessario per Trenitalia uno slittamento dei primi 3 treni Blues previsti nel 2022. E oggi ci viene comunicata un’ulteriore consegna ridotta e differita».
«Ricordo che si tratta di treni chiamati a viaggiare sulla linea ionica tra Reggio Calabria e Sibari, e la trasversale tra Catanzaro Lido e Lamezia Terme, per dare il via a un cambio completo del modo di viaggiare su queste linee e supportare il sistema turistico calabrese nel suo rilancio – ha proseguito il consigliere regionale –. Trenitalia mantenga gli impegni presi e la Regione inizi a dedicare maggiori attenzioni a questi luoghi della Calabria che restano fuori dai circuiti economici e turistici per colpa di infrastrutture vetuste e scarsa attenzione istituzionale».
«L’investimento complessivo per l’acquisto di nuovo materiale rotabile, di proprietà di Trenitalia –  ha concluso Tavernise – ammonta a circa 210 milioni, di cui quasi 70 milioni a carico della Regione, e comprenderebbe anche 14 elettrotreni e 2 locomotive diesel. Lo Stato in tutte le sue articolazioni mantenga gli impegni presi con i territori: la credibilità e il rilancio passano anche dal rispetto dei contratti». (rrc)