La Garante della Salute a confronto con Gerardis (Corte appello RC) su tutela della salute

È stato un vero e proprio confronto sulle tante criticità del sistema sanitario calabrese, quello avvenuto tra la Garante della Salute della Regione Calabria Anna Maria Stanganelli e il presidente della Corte di Appello di Reggio Calabria, Luciano Gerardi, dove è stata condivisa la necessità di implementare tutte le azioni volte alla tutela della salute  attraverso la collaborazione, nel reciproco rispetto delle proprie competenze, con tutte  le Istituzioni del territorio. 

Nel corso del colloquio, dunque, la discussione si è incentrata sulle tante criticità del sistema sanitario calabrese, risorse professionali,  tecnologiche, carenze strutturali, difficoltà nell’avvio di un modello organizzativo e  assistenziale per l’assistenza distrettuale, differenza di accesso ai servizi e qualità degli  stessi nelle diverse aree della regione, lunghe liste d’attesa sia per attività ambulatoriali  che chirurgiche, mobilità sanitaria passiva verso altre regioni spesso anche per  interventi di complessità medio bassa e in particolare difficoltà dei pazienti per  accedere tempestivamente a diagnosi e cura soprattutto per patologie oncologiche. 

Al termine dell’incontro un momento di commozione nel ricordare il grande Magistrato Lilia Gaeta, una delle figure più nobili del panorama calabrese per impegno  civico, professionale, sociale e culturale che rappresenta per le presenti e future  generazioni la Calabria di cui andare orgogliosi.  

La Garante Stanganelli, infine, ha comunicato al Presidente Gerardis, che la Giornata mondiale contro il Cancro, che si terrà il 4 febbraio, sarà dedicata alla memoria di questa donna, fulgido esempio di virtù morali. (rrc)

L’impegno dell’Università della Calabria sulla tutela della Salute

di FRANCO BARTUCCI –  In un momento di grande attualità sul tema della Tutela della Salute, l’Università della Calabria mostra la sua attenzione con i riflettori puntati sul nuovo corso di laurea in Medicina e Tecnologie Digitali, ma anche con una serie di attività ed iniziative volte a dare supporto alla sanità locale.

Importante ed efficace è stato l’intervento che il Rettore Nicola Leone ha portato avanti nell’ambito della pandemia Covid-19, avvalendosi del prezioso supporto della Delegata prof.ssa Sandra Costanzo, che da più di due anni gestisce l’emergenza Covid-19 con un supporto continuo a tutta la comunità accademica (personale e studenti), anche all’interno delle residenze del Campus. Grazie all’impiego efficace della tecnologia (prima fra tutte l’appSmartCampus), è stato possibile effettuare tracciamenti rapidi, ed evitare i contagi all’interno dell’Ateneo, che conta più di 3000 persone al suo interno. 

L’attività dell’Unical in tema di Tutela della Salute continua anche attraverso importanti attività di divulgazione, per una sempre maggiore presa di coscienza dell’importanza della Salute, in un quadro collettivo. In questa ottica, molto interessante è stato l’incontro-conferenza presso Villa Rendano di Cosenza avente come oggetto di riflessione il tema: “Educazione alla tutela della salute: consapevolezza, prevenzione e impatto tecnologico”,promosso dalla Fondazione Attilio ed Elena Giuliani in collaborazione con l’Università della Calabria ed il Laboratorio di diffusione della cultura tecnico-scientifica per la cittadinanza nel XXI secolo, denominato Agorà LAB, con coordinatore scientifico il prof. Peppino Sapia, dell’Ateneo di Arcavacata, del quale si è parlato in un precedente servizio pubblicato lo scorso 20 maggio.  Una conferenza  in cui la prof.ssa Sandra Costanzo, delegata del Rettore Nicola Leone alla “Tutela della Salute” dell’Ateneo, ha parlato proprio sul tema: Educazione alla tutela della salute: consapevolezza, prevenzione e impatto tecnologico, nel corso della quale si è sottolineato, attraverso l’illustrazione di un percorso storico degli eventi e norme in vigore nel nostro Paese, l’importanza della prevenzione e la presa di consapevolezza da parte della società sulla tutela e difesa della salute degli individui, investendo sulla promozione dell’educazione universale della salute, sia a livello individuale che collettivo.

Un  intervento in cui la prof.ssa Sandra Costanzo si è soffermata tra l’altro a parlare di un sistema di salute al passo con la rivoluzione digitale, per un obiettivo di sanità sempre più adeguata e sostenibile.

«Occorre vincere la sfida – ha sostenuto la prof.ssa Costanzo – di un’educazione sanitaria tecnologicamente contaminata, per una progettualità di vita consapevole a difesa del bene universale  della salute».

Il seminario si è concluso con una toccante connotazione umana. La prof.ssa Costanzo ha intitolato il laboratorio scientifico di cui è responsabile (Ermias Lab), e la stessa giornata seminariale, alla madre scomparsa Erminia Vacca Costanzo, a 90 anni dalla sua nascita. (fb)