CITTANOVA (RC) – Il Pd: Gli anziani saranno vaccinati in città

Ha espresso grande soddisfazione il Pd di Cittanova per la decisione dell’Asp di Reggio Calabria, che consentirà agli anziani di vaccinarsi a Cittanova nei locali dell’ex Ospedale, dove sarà allestito un Centro di Vaccinazione.

«Si tratta – si legge in una nota – di un importante risultato ottenuto grazie all’impegno del PD, del sindaco e dell’Amministrazione Comunale. Occorre, pertanto, mettere in evidenza l’azione sollecita profusa dal Sindaco e dall’Amministrazione comunale nell’interlocuzione continua e serrata con l’Asp reggina per rivendicare la necessità di avere un Centro di vaccinazione anche a Cittanova».

«Accanto a ciò – continua la nota – si sottolinea il sollecito impegno dell’On. Nicola Irto e del Gruppo regionale del PD, interessati del problema da parte del nostro circolo, i quali incontrando il Commissario per la sanità Guido Longo hanno chiesto e condiviso l’impegno ad aumentare del 30 per cento i punti di vaccinazione nella regione, comprendendo tra questi Cittanova, Laureana e Delianuova».

«Avevamo denunciato da settimane – viene ricordato nella nota del PD – il fatto che non si potessero esporre a gravi rischi le persone fragili over 80 anni, ben 700 nostri concittadini, facendoli recare nel pieno dell’inverno presso strutture di altri comuni, per due volte nell’arco di tre settimane, per poter effettuare le dosi di vaccino. E abbiamo avanzato, con grande forza, la richiesta di predisporre quanto necessario per consentire ai nostri concittadini di potersi vaccinare nel proprio comune di residenza, considerata anche l’esistenza di una struttura come quella ospedaliera pienamente idonea per tale servizio».

«Adesso – continua ancora la nota – grazie al positivo risultato ottenuto, i nostri anziani potranno recarsi presso i propri medici di famiglia per prenotare il loro vaccino. Sarà altresì essenziale garantire il vaccino al proprio domicilio a quanti non sono in grado di muoversi dalla loro abitazione. Occorrerà, inoltre, tenere elevata l’attenzione, col fine di individuare le soluzioni più efficaci e razionali che consentano di favorire la somministrazione dei vaccini in maniera tempestiva e capillare, a cominciare dalle fasce più deboli della popolazione e dalle categorie maggiormente esposte al rischio contagio, con un chiaro piano operativo da parte dell’Asp e attraverso comunicazioni altrettanto chiare e uniformi».

«Con tale spirito – conclude la nota – continuerà l’impegno del PD cittadino per tutelare i diritti della nostra comunità e perché essa venga rispettata, con il forte auspicio di uscire presto da questa difficile emergenza, creare le condizioni per rimettere in moto il tessuto socio economico cittadino e tornare a poter vivere senza le attuali limitazioni guardando con fiducia al futuro». (rrc)

Vaccinazioni: l’offerta inascoltata della struttura clinica di Eduardo Lamberti Castronuovo

Dopo le criticità registrate in Calabria e, più specificamente a Reggio, nella somministrazione dei vaccini, il dottor Eduardo Lamberti Castronuovo, direttore dell’Istituto clinico De Blasi di Reggio ha messo a disposizione – a titolo completamente gratuito – la propria struttura, incluso il personale medico e infermieristico per la somministrazione delle vaccinazioni antiCovid. Il medico reggino ha inviato la comunicazione di disponibilità della struttura lo scorso 25 febbraio, con una lettera spedita al Presidente del Consiglio Mario Draghi, al ministro della Salute Roberto Speranza, al presidente ff della Regione Calabria Nino Spirlì, al dirigente generale del Dipartimento salute Francesco Bevere, al prefetto di Reggio Massimo Mariani, al sindaco Giuseppe Falcomatà, e al direttore dell’Asp Sandro Giuffrida, attuale responsabile del reparto vaccinazioni.

Nella sua lettera il dott. Lamberti Castronuovo ha tenuto a specificare che la sua struttura, come peraltro noto al Dipartimento Salute, è in possesso dei requisiti necessari, tra cui anche la disponibilità di un congelatore a -80° di adeguate dimensioni.

In qualsiasi altro posto del posto l’offerta, ripetiamo a titolo gratuito, di una struttura adeguata e attrezzata per le vaccinazione, sarebbe stata accolto nel giro di pochi istanti: a Reggio sono già passati sei giorni e nessuno ha sentito il dovere di farsi sentire, anche soltanto per dire “non ci interessa” (e in questo caso sarebbe il caso di domandare “perché?”).

C’è una strana gestione della cosa pubblica in Calabria: sempre più spesso, purtroppo, si registra, continuano a prevalere rivalità, simpatie e antipatie, utilizzando la regola del dispetto personale. È semplicemente scandaloso che in una fase emergenziale come quella attuale, nessuno senta il dovere di accogliere la disponibilità – gratuita! – di una struttura clinica pronta all’uso e, sicuramente, utile per snellire le somministrazioni del siero.

Il sindaco Falcomatà, nei giorni scorsi, ha fatto un sopralluogo al CeDir dove sarà attrezzata un’ala da destinare alle vaccinazioni, ma evidentemente preferisce ignorare l’opzione di utilizzo immediato che Eduardo Lamberti Castronuovo ha offerto per amore della città.

Ma per il piano vaccinale si è pensato alle altre opportunità di locali disponibili in città? Tanto per fare un esempio, il Teatro Comunale, che ha un ampio foyer, ed è al centro della città, visto che è inutilizzato, potrebbe diventare un centro vaccinale. Come si può pensare – al di là della disponibilità delle dosi – di vaccinare il 70% della popolazione, quando la disorganizzazione è totale e non si affronta con determinazione il problema delle somministrazioni? A pensar male si fa peccato – diceva Andreotti – ma spesso ci s’azzecca… (s)

 

L’Unità di crisi regionale: Opportuna la chiusura temporanea delle scuole per vaccinare gli operatori scolastici

L’Unità di crisi regionale ha deliberato che è «opportuna e auspicabile» la «temporanea chiusura delle scuole di ogni ordine e grado, anche al fine di avviare una massiccia e immediata vaccinazione a tutti gli operatori scolastici in modo che possano, al meglio e senza eccessivi rischi, operare all’interno degli istituti per la limitazione dei contagi con gli alunni in presenza».

Ma, prima di ciò, bisognerà attendere la risposta da parte della struttura commissariale nazionale per l’emergenza, in ordine alla distribuzione delle dosi di vaccino necessarie per la popolazione scolastica.

Al vertice, oltre al presidente f.f. della Regione Calabria, Nino Spirlì, al commissario ad acta della Sanità Guido Longo e agli altri componenti dell’Unità di crisi, hanno preso parte anche il consigliere nazionale Anci Marco Maiolo e il segretario generale Ugl Calabria e segretario nazionale Ugl scuola Ornella Cuzzupi.

L’Unità di crisi ha constatato che «il trend dei contagi, attualmente in ascesa, per come dimostrato anche dagli ultimi dati forniti dall’Istituto superiore della sanità», richiede «l’assunzione di iniziative più incisive a tutela dell’intera popolazione scolastica regionale».

«La scuola – è scritto nel verbale redatto dall’Unità di crisi – è fondamentale per il futuro del Paese e la didattica in presenza è un bene inestimabile dal quale non si può prescindere; tale assioma non deve, tuttavia, impedire che sia messa in opera una strategia di ampio respiro che punti al contenimento dei contagi attraverso l’innalzamento di una vera e propria diga rappresentata dal personale scolastico vaccinato. Solo in tal modo sarà possibile mettere in pratica le soluzioni che portano a una scuola in presenza con una buona dose di sicurezza».

L’Unità di crisi ha deciso di creare una sezione del sito www.rcovid19.it dedicata ai vaccini. La Protezione civile si impegna a organizzare un servizio di segreteria, anche attraverso il volontariato, per contattare i medici di Medicina generale e acquisire i dati da inserire nella apposita sezione del sito. Quanto alla disponibilità di vaccini, il commissario della Sanità ha riferito che, ad oggi, sono disponibili circa 55mila dosi e che la piattaforma dei flussi dei dati è stata realizzata da Poste italiane.L’Unità di crisi ha stabilito che, entro le ore 20 di ogni giorno, dovrà essere messa a conoscenza, dal dipartimento Tutela della salute, dei dati di avanzamento della vaccinazione.

Alle Aziende sanitarie provinciali e ospedaliere è stato inoltre ordinato il completamento della “Fase 1” della campagna vaccinale rivolta alle categorie target di cittadini già individuate, tra cui persone estremamente vulnerabili affette da patologie severe con immunodeficienza, anche pregresse, rientranti nelle “Aree di patologia” individuate a livello nazionale e identificate sulla base di un maggior rischio e di condizione di fragilità, con i loro accompagnatori e/o conviventi.

«Tali soggetti, infatti – riporta il verbale – hanno un rischio particolarmente elevato di sviluppare forme gravi o anche letali di Sars-Cov2». L’Unità di crisi ha concordato anche di approfondire le procedure relative allo screening volte a rafforzare le misure di sorveglianza rispetto alle varianti del Covid eventualmente presenti in regione.

È stato, inoltre, deciso di richiedere all’Esercito l’attivazione di punti di vaccinazione provinciali. Quanto all’ospedale da campo di Cosenza, verrà chiesta la sua trasformazione in centro di vaccinazione; stessa richiesta per la postazione “drive through” di Catanzaro, che sarà trasferita in un immobile idoneo di competenza dell’Azienda ospedaliero universitaria “Mater Domini”.

La prossima riunione dell’Unità di crisi è stata convocata per il prossimo 6 marzo. (rcz)

REGGIO – Un centro vaccinazioni anche al Cedir

Con buona probabilità anche il CeDir di Reggio potrà ospitare un centro vaccinazioni per affrontare la nuova fase di contrasto alla diffusione del Covid-19. È quanto emerge dall’incontro svoltosi  presso il Centro direzionale di via Sant’Anna, per un sopralluogo congiunto fra il Comune di Reggio Calabria e l’Azienda Sanitaria atto a verificare la possibilità di allestire, negli spazi della “Sala Spinelli”, un ulteriore Centro vaccinale cittadino.
Il sindaco Giuseppe Falcomatà, insieme con gli assessori Rocco Albanese e Giuggi Palmenta, i consiglieri comunali Nino Malara e Filippo Quartuccio e alcuni dirigenti, tecnici e funzionari di Palazzo San Giorgio, ha incontrato la delegazione dell’Azienda sanitaria provinciale composta dal Direttore del distretto reggino, Domenico Carbone, da Salvatore Barillaro, direttore del Distretto Tirrenico, da Sandro Giuffrida ed Ernesto Giordano, direttore e referente Usca del Dipartimento Prevenzione, da Roberto Mittiga, direttore dell’Ufficio tecnico e referente aziendale Covid per l’allestimento, in termini di sicurezza, delle strutture per l’emergenza sanitaria, da Maria Rosaria Delfino, responsabile dell’Ufficio Governo clinico e Risk management, e da Antonio Diano, funzionario del dipartimento di Prevenzione della Direzione amministrativa.
Dopo aver valutato le possibilità di adibire gli spazi comunali alle esigenze del personale medico, nei prossimi giorni verrà sottoscritta una convenzione che doterà la città di ulteriori spazi dove poter affrontare al meglio l’imponente piano vaccinale.
«Con i tecnici comunali e Asp abbiamo verificato l’idoneità dei luoghi per adibirli a centro di somministrazione vaccini», ha spiegato, a margine del sopralluogo, il sindaco Giuseppe Falcomatà che ha aggiunto: «A breve stipuleremo una convenzione per andare incontro, nel più breve tempo possibile, alle necessità della popolazione reggina».
«Un ringraziamento – ha concluso il primo cittadino – va fatto agli assessori, ai dirigenti, ai funzionari ed ai tecnici del Comune che, nonostante il giorno festivo, sono stati presenti per consentire una rapida verifica degli ambienti da destinare all’esercizio delle prestazioni mediche indispensabili per fermare l’avanzata del Coronavirus». (rrc)

L’Associazione I Need Eu: Catanzaro utilizzi il Centro Fieristico per superare i ritardi su vaccinazioni

L’Associazione I Need Eu ha dichiarato che «Catanzaro dia un segnale forte, da capoluogo qual è, mettendo a disposizione della popolazione dell’area centrale, e potenzialmente dell’intera regione, la Nuova Mega-Struttura appena ultimata del Centro Fieristico della città».

«Catanzaro – si legge in una nota – ha una grande opportunità per segnare il passo nei clamorosi ritardi che – al di là dell’esiguità di dosi – si stanno registrando in Calabria sul fronte della vaccinazione Covid. Nel resto d’Italia si fa a gara per allestire grandi strutture per la vaccinazione, mentre in Calabria come al solito si tentenna. Catanzaro può dare un segno forte e, da capoluogo di regione, individuare una soluzione a servizio della Calabria».

«La pandemia – continua la nota – ha sfiancato il tessuto economico e sociale di tutta Italia e, se la campagna vaccinale non avrà uno sviluppo omogeneo su tutto il territorio nazionale, il rischio concreto a cui andiamo incontro è quello di creare nuove e sempre più acute disparità. Chi si vaccinerà per prima, sarà probabilmente quella parte d’Italia già più avanti e robusta economicamente e che si ritroverà un ennesimo vantaggio nei confronti del Mezzogiorno d’Italia. Un gap sempre più ampio e, questa volta, davvero irreversibile. La questione vaccini è certamente sanitaria ma ancor più sociale ed economica».

«Il ritardo colpevole e clamoroso  – continua l’Associazione – che la Calabria sta accumulando nella campagna vaccinazioni Covid, giorno dopo giorno assume, a maggior ragione, connotati gravi e dagli sviluppi imprevedibili. Le responsabilità sono varie e diffuse e chiamano in causa l’intera governance sanitaria e a tutti i livelli istituzionali.  Questo anno zero a cui si vuole condannare la Calabria è di inaudita gravità. Una doppia velocità che purtroppo presto produrrà le sue ricadute non solo nell’affermazione del diritto alla salute».

«Non mettere in sicurezza e immunizzare una comunità – continua I Need Eu – vuol dire – per chi stenta a capirlo – di fatto bloccare e rallentare una necessaria ripresa economica e sociale dopo i durissimi mesi di sovraesposizione al virus e con il rischio concreto di una terza ondata. Un cammino verso la normalità urgente e necessario ma qui impossibile da intraprendere. Ecco perché la destinazione del centro fieristico può rappresentare una grande opportunità e una pronta soluzione che Catanzaro deve con forza, velocità e concretezza offrire alla Calabria intera».

«Tutto questo – continua ancora la nota – non può ovviamente prescindere da una rinnovata ed efficiente ed efficace macchina organizzativa. Il vaccino ad oggi somministrato in Calabria è Pfizer, che ha dei tempi di stabilità e diluizione abbastanza complessi e va gestito solo ed esclusivamente nei centri vaccinali regionali/aziende ospedaliere. Questo tipo di vaccino a mRNA, quindi molto delicato, deve essere somministrato a pazienti fragili, ultra ottantenni o pazienti particolarmente allergici, all’interno appunto di strutture ospedaliere dove più facilmente si possono gestire urgenze».

«Per quanto riguarda la popolazione generale – conclude la nota – stanno per arrivare vaccini stabili a 2-8ºC e molto più facili da gestire con un meccanismo d’azione completamente diverso utilizzabili appunto in strutture come quella proposta. Per finire si potrebbe creare una piattaforma web dove il cittadino si prenota e poi va a fare il vaccino facendo prima il test sierologico per quantificare gli anticorpi a tempo zero e poi al richiamo. Questo, però, significherà fare soprattutto un investimento di risorse anche umane per essere efficienti e velocizzare il processo». (rcz)

Scuola, Giannetta (FI): Rimodulare piano vaccini per comprendere subito gli over 55

Il consigliere regionale di Forza ItaliaDomenico Giannetta, è intervenuto  sulla imminente campagna dei vaccini destinati al personale scolastico, sottolineando che «occorre rimodulare il piano vaccini per ricomprendere da subito gli over 55 che rappresentano quasi la metà del personale impiegato nella scuola».

«“I dirigenti scolastici – ha detto Giannetta – stanno facendo un gran lavoro nell’applicazione delle normative e dei protocolli, ma si continuano a registrare focolai ed è crescente la pressione delle famiglie che invocano chiusure generalizzate. Non potremmo considerare sicura la scuola se la campagna vaccinale venisse condotta a macchia di leopardo, lasciando fuori oltre il quaranta per cento del personale».

«Una soluzione – ha proposto il consigliere regionale – potrebbe essere quella di programmare la somministrazione per tutti contemporaneamente, e rendere disponibili, da subito, le dosi destinate agli over 55, senza dover attendere luglio o settembre».

«La declinazione della tipologia di vaccino per fasce di età e potenzialità di esposizione a rischio – ha concluso – non deve rappresentare un ostacolo alla messa in sicurezza della scuola. È con l’avvio della campagna vaccinale che occorre adattare le soluzioni per risolvere il problema una volta per tutte». (rrc)

 

I sindaci Metropolitani a confronto con Arcuri per avvio vaccinazioni di massa

I sindaci Metropolitani hanno incontrato il commissario per l’emergenza sanitaria, Domenico Arcuri, per discutere dell’avvio delle vaccinazioni di massa.

Mentre continua la campagna vaccinale tra i soggetti di prima fascia, di concerto con la struttura commissariale i sindaci delle realtà metropolitane hanno condiviso la loro disponibilità a collaborare per l’organizzazione delle reti territoriali necessarie per arrivare pronti alle fasi di somministrazione di massa dei farmaci anti-Covid. 

Di questo si è discusso insieme al commissario Arcuri ragionando, soprattutto, sulle possibili soluzioni legate all’installazione di tensostrutture da utilizzare come spazio per le vaccinazioni e sui contemporanei accorgimenti da intraprendere per evitare eventuali assembramenti durante i processi di vaccinazione. 

 

Il sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà ha, dunque, condiviso la linea, portata avanti collegialmente dai primi Cittadini, rispetto alla necessità di concepire e costruire, attraverso un passaggio nella conferenza Stato-Regioni, il miglior raccordo possibile con le strutture sanitarie locali, al fine di favorire una collaborazione sinergica tra le diverse istituzioni coinvolte nello svolgimento del piano vaccinale e creare quindi le condizioni necessarie per realizzarlo in maniera rapida e sicura. (rrc)

Vaccinazioni lente, Sapia (M5S) chiede vertice in Regione

Il deputato del Movimento 5 StelleFrancesco Sapia, ha chiesto un immediato vertice in Regione in quanto «in Calabria le vaccinazioni anti-covid procedono con una lentezza spaventosa».

«Da un mese a questa parte la prima dose – ha proseguito il parlamentare – è stata somministrata all’1,79% della popolazione, che scende addirittura all’1,02% per la seconda. Questo è inaccettabile e al momento non si vedono soluzioni reali ed immediate per garantire il vaccino alle categorie più esposte e soprattutto ai più fragili. Se si continua di questo passo, i problemi di tenuta del sistema pubblico ed economico regionale aumenteranno».

«Nel merito, in attesa che ci sia il nuovo governo nazionale c’è la necessità di mantenere alta la guardia, insieme all’urgenza – ha concluso Sapia – di convocare a strettissimo giro un apposito vertice in Regione con tutti i soggetti istituzionali interessati. Diversamente, credo, non sarà possibile assicurare un’accettabile ripresa delle attività e, soprattutto, continueremo a rimanere in una condizione di rischio elevato, a questo punto insostenibile». (rp)