Il presidente di Ance Calabria, Giovambattista Perciaccante, ha reso noto che «gli uffici di Ance Cosenza sono stati abilitati alla interrogazione della Banca Dati Nazionale Antimafia».
«Si tratta – ha spiegato – di uno strumento straordinario messo a disposizione delle imprese edili aderenti ad Ance Cosenza che, nel momento di dover scegliere una impresa cui affidare dei lavori in subappalto, potranno ottenere in tempo reale la certificazione antimafia dell’impresa stessa».
«La possibilità di poter contare su informazioni così importanti ai fini della trasparenza e della prevenzione di possibili infiltrazioni mafiose, in particolare nelle attività maggiormente esposte a questo tipo di rischio – ha aggiunto il presidente Perciaccante – rappresenta un aiuto concreto per le imprese nel non sempre facile momento della scelta e serve a restituire loro tranquillità e tutela».
Tutto ciò è stato reso possibile dalla stipula di un protocollo di intesa tra Ministero dell’Interno ed Ance nazionale attraverso il quale si sono assunti reciproci impegni al fine di rafforzare la prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nei contratti stipulati dalle imprese che aderiscono all’intesa con i rispettivi fornitori di beni e servizi ed esecutori di lavori operanti nei settori delle attività “sensibili” focalizzando l’attenzione anche sui rapporti tra privati.
«Dopo aver aderito tra i primi al citato Protocollo – ha continuato il leader dei costruttori cosentini Perciaccante – ed aver ottenuto le credenziali di accesso, con i colleghi del Consiglio Direttivo mercoledì prossimo indiremo l’Assemblea degli iscritti ad Ance Cosenza, la sezione Edilizia ed affini di Confindustria Cosenza, in maniera tale da poter raccogliere il maggior numero di adesioni possibili da parte delle imprese iscritte. A nessuno può sfuggire, infatti, che gli effetti di questa importante iniziativa saranno tanto maggiori quanto più risulterà numerosa l’adesione delle imprese».
Le imprese iscritte, infatti, aderendo al “Protocollo” si impegnano ad adottare regole mirate a disciplinare la scelta responsabile dei propri fornitori e subappaltatori esercenti attività maggiormente esposte al rischio di infiltrazioni mafiose, attraverso la preventiva verifica di iscrizione degli stessi nelle “white list” oppure tramite consultazione della Banca Dati Nazionale Antimafia per il tramite degli uffici di Ance Cosenza.
«A buona ragione – ha concluso il presidente di Ance Cosenza Giovan Battista Perciaccante – si può affermare che, proseguendo nell’impegno teso a diffondere ed affermare la cultura della legalità, come Associazione stiamo ponendo un ulteriore importante mattoncino per concorrere a garantire trasparenza e correttezza in tutte le fasi delle procedure per assicurare libertà di impresa, corretta concorrenza, lotta efficace al lavoro nero e certezza di lavori eseguiti a regola d’arte ed in sicurezza».