Si chiama La via del Convento, Borgo Terra e di Mino Reitano, l’itinerario storico, sportivo, naturalistico, culturale ed enogastronomico nato per valorizzare l’immagine di Fiumara di Muro, oltre che promuovere anche l’eventuale presenza di nuovi turisti, curiosi, visitatori e ridare lustro ed orgoglio al paese, sognando un futuro che assomigli al passato, deve continuare.
Si tratta di «un percorso fortemente voluto – ha spiegato l’assessore alla Cultura, Fortunato Calabrò – dall’Amministrazione Comunale di Fiumara guidata dal Sindaco Vincenzo Bellè, per lanciare una rete tra territori attraverso il turismo, finalizzata alla promozione, valorizzazione e fruizione di beni di interesse storico e sociale ed espressione dell’identità culturale del territorio comunale che, in accordo con ASD ASPROMONTE Trails AICS e BORGHI Aics Italia ha messo in mostra, nella seconda tappa di trekking urbano di domenica 24 aprile, le tante bellezze del nostro territori».
«Un tracciato ben fatto, equilibrato e scorrevole, capace di dare la giusta evidenza ai tanti siti storici e naturalistici del nostro territorio – ha proseguito l’assessore Calabrò – come le mura del vecchio Convento dei Cappuccini, animato, fino a non molto tempo fa, dai gesti domestici e sacri di un solitario monaco; dalla facciata di Palazzo Catalani, il cui imponente ingresso esorta il distratto viandante a penetrare tra i resti di un passato che non vuole morire; dall’Antico Campanile, sentinella della sottostante vallata; dal Borgo Croce, con le sue case colorate; dalla casa natia del noto cantautore Mino Reitano nella frazione San Pietro; di altari tagliati dal sole e di rintocchi di bronzee campane nelle Chiese della frazione San Rocco e San Nicola; con il verde cangiante degli alberi, gli odori della zagara di arance, l’azzurro di un mare non troppo lontano; come il fiume che volle scorrere lì vicino un tempo e imporre nel nome del luogo memoria di sé, Fiumara».
È un intrico questa terra di Mori e di Mura, lesta a offrire, al visitatore, intatti lembi d’incanto e di pace. Ed è un deposito di meraviglie che a chi l’attraversa tocca scoprire e che, a volte, non esitano a destarsi dagli angoli a lungo esplorati, perché non c’è spazio conosciuto che non trattenga in sé l’occasione di un inatteso mistero.
«Felici e soddisfatti dunque – ha aggiunto Calabrò – nel proporre e promuovere, con questa iniziativa, la costituzione a fini turistici, di una rete per i beni di interesse storico, puntando i riflettori sulle eccellenze culturali, sulle tradizioni e sulle tante bellezze storiche e naturalistiche che caratterizzano il nostro territorio, evidenziando anche lo spirito di tante persone che con passione e abnegazione operano ogni giorno producendo straordinari risultati nel contesto del Comune di Fiumara».
«Un ringraziamento doveroso – ha detto ancora l’assessore Calabrò – va, quindi, a tutti i ristoratori, i panifici le aziende agricole locali, nonché, alle massaie del paese che hanno messo a disposizione i loro prodotti e le proprie competenze per far in modo che la nostra comunità potesse essere raccontata, anche gastronomicamente, nella maniera migliore, cucinando e offrendo i nostri prodotti tipici locali, come trippa e fagioli con friselle, formaggio, ricotta, salame e salsiccia, vino, pane caldo, marmellate e dolci a base di anona, limoni e arance, a tutti i partecipanti dell’itinerario “La via del Convento, Borgo Terra e di Mino Reitano”, rimasti estasiati anche loro dalle tante bellezze e prelibatezze del nostro territorio».
«Certamente – ha concluso Calabrò – il viaggio non può considerarsi esaurito nè concluso. Il nostro territorio può essere considerato un vero e proprio scrigno di tesori. Sono tanti, infatti, i siti storici e le eccellenze culturali, naturalistiche, ed enogastronomiche, che ancora meritano di essere conosciute ed approfondite. C’è ancora tanto da fare e ancora tanto da scoprire… basta interrogare le vecchie pietre; si, perché le pietre di Fiumara parlano: basta saperle ascoltare. Il nostro lavoro, da istituzioni che intendono rappresentare al meglio le tante ricchezze del nostro territorio, promuovendole e mettendole in rete, sarà quello di valorizzare il meglio delle eccellenze presenti, in modo da rendere il nostro contesto territoriale sempre più attrattivo in chiave turistica e culturale». (rrc)