A Cariati, in un immobile confiscato alla criminalità organizzata nascerà lo Sportello e Centro antiviolenza per donne e bambini. Ciò è stato possibile grazie a un finanziamento di oltre 85 mila euro che il Comune, guidato dal sindaco Filomena Greco, ha ottenuto dall’Agenzia per la coesione territoriale per la valorizzazione economica e sociale dei beni confiscati alle mafie finanziato dall’Unione europea – Next Generation EU.
Lo sportello e Centro si chiamerà “Dopo la tempesta”.
Soddisfazione è stata espressa dal sindaco Greco insieme all’assessore Rosaria Bianco per il risultato che va ad aggiungersi alla serie di iniziative messe in campo dall’Amministrazione Comunale, per promuovere giustizia sociale e sensibilizzare soprattutto le nuove generazioni alla cultura della legalità, della gentilezza e della non-violenza.
Dalla panchina rossa collocata nella Piazzetta Lavoratori del Mare, in memoria di Battistina Russo, concittadina vittima di femminicidio; alle iniziative contenute nel più ampio cartellone di eventi “Un anno senza violenza” che ha visto destinatari e allo stesso tempo protagonisti gli studenti delle scuole superiori, passando dalla costituzione di un’equipe multidisciplinare che attraverso educatori, psicologi, mediatori e avvocati rappresenta un punto di riferimento per le persone fragili e le famiglie in difficoltà.
«La realizzazione dello sportello e centro antiviolenza – ha detto il sindaco – è un ulteriore tassello all’impegno nel sociale al quale questa Amministrazione Comunale ha inteso dare maggiore forza ed attenzione rispetto al passato».
«Mettere al centro l’universo dei bisogni delle persone più fragili è – continua la Greco – quanto abbiamo inteso fare sin dal nostro insediamento, guardando ad un modello diverso di welfare che non è solo aiuto economico, ma sostegno psicologico, vicinanza e prossimità».
Il progetto del centro antiviolenza ha come obiettivo quello di contribuire a rafforzare i sentimenti di legalità, restituire alla collettività i beni frutto di proventi da attività illecite, facendo di questi, dei luoghi simbolo per educare, soprattutto le nuove generazioni, anche al concetto di parità di genere. (rcs)