;

COSENZA – Il consigliere comunale Ciacco contro la Straface: «impari le vocali della grammatica istituzionale»

La questione nuovo ospedale agita la politica cosentina e non solo. Alle parole della consigliera regionale di Forza Italia Pasqualina Straface risponde il consigliere di maggioranza a Palazzo dei Bruzi Giuseppe Ciacco.

«E’ semplicemente becera l’ultima sortita che la Consigliera regionale Pasqualina Straface ha, velenosamente, sferrato contro il Sindaco della Città di Cosenza. Costei, con inaudita rozzezza, trascende, disgustosamente, nel linguaggio e nel tono – dice Ciacco nel suo intervento – Manifestando un vergognoso disprezzo della sobrietà istituzionale. La polemica politica può essere, anche, asperrima. Ci mancherebbe altro! E, tuttavia, deve essere, sempre, rispettosa dell’oggettività e della sostanza dei fatti. Altrimenti si trasforma in un volgare mercato di lavandaie! Un metodo lontano anni luce da noi.A noi interessa il merito delle questioni. E, sul merito delle questioni, alla Straface la sbaragliamo impietosamente. Costei parla di Cosenza come città, attualmente, sempre più allo sbando. Da che pulpito viene la predica! Sig.ra Straface, è vero o non è vero che i suoi accoliti, nel nefasto decennio di regime, quando hanno governato la Città di Cosenza, sono stati bollati da una memorabile sentenza della Corte dei Conti, come incalliti e recidivi falsari di bilanci? E’ vero o non è vero? E vero o non è vero che i suoi accoliti, nel nefasto decennio di regime, quando hanno governato la Città di Cosenza, hanno trascinato l’Ente municipale alla bancarotta finanziaria? E’ vero o non è vero? Abbia il coraggio di smentirmi, egregia consigliera Straface».

Continua Ciacco: «Costei sostiene che l’attuale governatore, in un anno e mezzo, ha portato a casa risultati straordinari per la nostra Regione. Che spudorata bugia! Consigliera Straface, è vero o non è vero che la Calabria è l’unica regione a non raggiungere il minimo indispensabile nella rilevazione dei LEA? E vero o non è vero che la Calabria – così per come certifica l’ultimo rapporto – ha la peggiore performance nel rispetto dei LEA? E vero o non è vero che, in Calabria, gli avanzi di cassa sono, solo farlocchi, perché esistono, in quanto non sono stati erogati i LEA? E’ vero o non è vero che, in Calabria, la situazione contabile, per molte Aziende sanitarie, è fuori controllo, perché – incredibile a dirsi e a credersi – si ignorano le partite di bilancio degli anni precedenti? E vero o non è vero che la Calabria registra il più alto tasso di migrazione sanitaria verso altre regioni d’Italia? E vero o non è vero che in Calabria – così per come certifica Agenas – ci sono ospedali da bollino rosso? E vero o non è vero che l’Ospedale dell’Annunziata di Cosenza, nella graduatoria nazionale – così per come certifica, sempre, Agenas – è il fanalino di coda, con oltre 350 posti letto in meno? E’ vero o non è vero che, per l’Ospedale dell’Annunziata di Cosenza, – addirittura – qualche dilettantistico prestigiatore, con il numero dei posti letto, fa il gioco delle 3 carte? Della serie: ne decreta 733, strombazzandone, ingannevolmente, un incremento, quando, in realtà, stante il programmato aumento dei posti letto in terapia intensiva e semi intensiva, la dotazione organica dovrebbe prevederne 767? E, a proposito, dei posti di terapia intensiva e semi-intensiva, è vero o non è vero che, in Calabria, l’attuazione del relativo piano di implementazione è miseramente fallita? Ed è vero o non è vero che, in Calabria, è fallita, anche, la realizzazione dei 18 pronto soccorso covid?».

«Ed è vero o non è vero che questi scellerati fallimenti generano morti? Per non parlare della meschina vicenda del nuovo ospedale della Città di Cosenza, trasfigurata in una orgia di pacchiane bugie, che disvela l’infida volontà di remare, sfacciatamente – e chissà per quali inconfessabili interessi – contro la realizzazione del nuovo ospedale. Alla faccia dei risultati straordinari! Ah dimenticavo: è anche un risultato straordinario la falsificazione di oltre 20 posti letto covid, perpetrata in due circostanze e nel pieno dell’emergenza pandemica? Anche questa falsificazione è un risultato straordinario? O, piuttosto, la vicenda, al pari della falsificazione dei bilanci del Comune di Cosenza, narra un profilo politico,orribilmente, vergognoso e scandaloso? Rispetto al quale non si può, gaglioffamente, far finta di essere ciechi e muti – conclude il consigliere Ciacco – E, invece, sulla vicenda, la Cittadella di Catanzaro, trasformata in un sedizioso bunker dispotico e feudatario, ha declinato un silenzio subalterno e omertoso. Che vergogna! Egregia, consigliera Straface, io ho citato numeri, fatti e circostanze. Abbia il coraggio di smentirmi. Questi sono i risultati straordinari? O tutto questo, dopo la bancarotta finanziaria del Comune di Cosenza certifica, in perfetto stile dinastico, anche, la bancarotta della sanità calabrese? Basta. Ma, per davvero, basta. Basta a turlupinare i calabresi. Anche all’indecenza deve esserci un limite. E il limite all’indecenza si identifica nelle vocali della grammatica istituzionale. E le vocali della grammatica istituzionali vanno imparate. Chi non le conosce tracima – ahimè – nel turpiloquio politico. Evidentemente, ognuno ha il suo stile!».