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Cittanova Premio Letterario "Il Fondaco di Casalnuovo"

A Cittanova il Premio Letterario “Il Fondaco di Casalnuovo”

La cerimonia di premiazione della settima edizione del Premio Letterario “Il Fondaco di Casalnuovo” si terrà nella Sala Iozia, presso il Polo Solidale per la Legalità, sito in piazza Croce a Cittanova, il 22 dicembre 2023, alle ore 17,00.

Il Premio, organizzato dall’Associazione Cittanova Radici, con grande entusiasmo inizierà con i saluti della presidente Domenica Sorrenti a cui faranno seguito i saluti istituzionali del sindaco Francesco Cosentino e del Segretario Questore della Regione Calabria, Salvatore Cirillo.

L’evento è stato patrocinato dal Presidente del Consiglio Regionale della Calabria, Filippo Mancuso, dal sindaco della Città Metropolitana, Giuseppe Falcomatà, dal sindaco di Cittanova, Francesco Cosentino.

Il Premio vuole fare memoria dell’antico centro abitato, “Il Fondaco”, dove avvenivano gli scambi commerciali e di mercato tra gli abitanti della Piana degli Ulivi del versante tirrenico e quelli del versante jonico. Intorno a questo fondaco, a seguito dell’editto del 12 agosto 1618, a firma del principe Girolamo Grimaldi, appartenente ad un ramo della famiglia da cui discendono gli attuali regnanti di Monaco, venne edificato Casalnuovo, che assunse nel 1852 il nome di Cittanuova, in seguito, semplificato in Cittanova.

Nel mese di novembre del 2022, Sua Altezza Serenissima, il principe Alberto di Monaco è venuto in Calabria per conoscere i luoghi anticamente posseduti dalla propria famiglia ed ha visitato Gerace, Cittanova e Molochio ed è stato accolto con grande entusiasmo dalla popolazione.

Nel mese di novembre di quest’anno, il principe è ritornato ed ha fatto visita ai comuni di Taurianova, Terranova Sappo Minulio e Seminara.  Le già menzionate municipalità sono entrate a far parte degli oltre 150 comuni italiani, francesi e spagnoli che fanno parte dei Siti Storici Grimaldi.

L’Associazione Cittanova Radici, intendendo fare memoria, ha richiesto a S.A.S. la concessione del patrocinio per il Premio Letterario che è stato graziosamente accordato.

La prima edizione del Premio è avvenuta nel 2010 per iniziativa della presidente dell’Università delle LiberEtà, Vincenza Dagostino, in collaborazione con il dottore Girolamo Giovinazzo, il gruppo “Amici del Vernacolo”, il professore Vincenzo Crocitti e il dottore Antonino Tramontana. Presidente del Premio è stata nominata la professoressa Dagostino ed il professore Giuseppe Antonio Martino è stato insignito della carica di presidente della Giuria, compito che ha svolto fino a quando non è venuto a mancare, nel mese di gennaio di quest’anno.

Il Premio è strutturato in quattro sezioni, la sezione A è riservata al racconto breve; la sezione B alle poesie in dialetto calabrese; la sezione C alla commedia teatrale; la sezione D, dedicata alle scuole di ogni ordine e grado.

«Siamo particolarmente felici – ha affermato la presidente dell’Associazione Cittanova Radici, Domenica Sorrenti – perché la sezione B, a partire da questa edizione, è stata intitolata all’insigne professore Martino, già autore del “Dizionario dei dialetti della Calabria Meridionale”. In questa occasione lo ricorderemo con l’ausilio di Natale Pace e consegneremo una targa ricordo nelle mani dei familiari che verranno appositamente da Roma, alla presenza del sindaco di Melicuccà, luogo che ha dato i natali al professore». 

È stato nominato presidente del Premio Letterario il dottore Antonino Tramontana, di cui si scoprono, in un crescendo, i tanti talenti che lo rendono poeta, scrittore, musicista, arrangiatore, autore di favole e disegnatore delle illustrazioni e delle copertine dei suoi libri. 

Le finalità del Premio sono quelle di dare maggiore risalto ai talenti già consolidati e di offrire opportunità a quanti decidono di cimentarsi per la prima volta nel campo della scrittura per far emergere i talenti dormienti che, se non opportunamente stimolati, rimangono inespressi. 

«Siamo particolarmente soddisfatti – ha continuato la Sorrenti – della buona partecipazione al concorso che ha visto concorrenti provenienti da diverse parti d’Italia. Le opere ricevute sono state di buon livello e la Giuria, presieduta dalla poetessa Vincenza Armino, e composta dai professori Antonio Orlando e Rocco Rao, dalla docente Maria Teresa Foci e dallo scrittore e saggista, Natale Pace, le ha vagliato con competenza e imparzialità. Dalla somma aritmetica della valutazione si è avuto il punteggio complessivo che ha portato a proclamare i primi classificati.

Sono risultati vincitori per la sezione A, dedicata ad un racconto breve, al primo posto Alessandra D’Agostino con “Noi due insieme”; al secondo posto, Antonino Greco con “Don Littaru”; al terzo posto Emilia Valenzano con “Bambole di pezza”.

Per la Sezione B, riservata alla poesia in dialetto calabrese, al primo posto, Rocco Criseo con “Sugnu to patri”; al secondo posto, Paolo Landrelli con “Puru nui fumma cotrari”; al terzo posto, Angelo Canino, “A giacca i patrima”.

Per la sezione C, riservata alla commedia teatrale, al primo posto, Mehdi Ben Temime con “Il semaforo è rosso”; al secondo posto, Antonella Marrone con “Non ricordo”; al terzo posto, Paolo Pinna Parpaglia con “Rischi d’impresa”.

Per la sezione D, riservata agli alunni delle scuole di ogni ordine e grado, con un racconto breve, una poesia in dialetto calabrese, una commedia teatrale o un lavoro multimediale da svolgere in gruppo classe o singolarmente, si sono classificati: al primo posto, Giuseppe Caccamo con il racconto breve “Salverò i bambini”; al secondo posto Anna Maria Tassone con il racconto breve “Era una calda mattina d’estate”; al terzo posto Samanta Mercuri con una poesia in dialetto calabrese “Avi na para i jorna”.

Sono state ritenute meritevoli di menzione le seguenti opere: per la Sezione A, Gabriele Andreani con “Ascoltate la biblioteca”; Vito Simone Ruggiero con “Io e il mio angelo”; per la sezione B, Francesco Reitano con “U zurgu”; Domenico Fabiano con “Quantu vali a vita”; per la sezione C, Marco Ciaramella con “Il canto delle coccinelle”; per la sezione D, Emanuele Alimonti con il racconto breve, “In cammino verso Morgana”. 

A partire da questa edizione, il direttivo dell’Associazione ha deciso di dare un imprimatur alle opere vincitrici e a quelle indicate dalla Giuria pubblicando un’antologia che ha superato le duecento pagine, già disponibile in occasione della premiazione.

Oltre al premio in denaro, ai primi tre classificati di ogni sezione verrà consegnato un trofeo costituito da un albero di ulivo in rame su piedistallo di ceramica, raffigurante il logo dell’Associazione, opera della socia e artista cittanovese Angela Avenoso, docente di Design e Metalli al liceo artistico Metelli di Terni.

Nel corso della serata verrà presentato il primo libro di poesie in vernacolo di Carmelo Marafioti, “Quant’era bellu tandu”, edizione curata nell’impostazione, nella presentazione e nell’editing dai membri dell’associazione, Stefania Crocitti, Domenica Sorrenti e Antonino Tramontana.

Nel libro sono inserite le stampe di alcune opere pittoriche facenti parte della numerosa produzione dei quadri di Carmelo.

Nel corso della serata, verrà presentato “l’Albo d’oro” dei primi quindi anni di attività di questa Associazione, un lavoro preparato dagli allievi del locale Liceo Artistico “V. Gerace”, diretto da Maria Antonella Timpano, grazie alla particolare dedizione delle docenti Maria Sgambetterra in primis, Caterina Zurzolo e Caterina Marvaso

Il liceo artistico, fiore all’occhiello del nostro territorio, è una scuola per chi ha la passione per l’arte, perché capace di far emergere quelle abilità che, se opportunamente stimolate, favoriscono la capacità artistica, liberano la creatività e l’ingegno, oggi particolarmente necessari in una società strutturata sulla comunicazione e sulla valorizzazione dei fenomeni estetici. 

Visto il periodo natalizio, dalle mani abili del poliedrico socio Nino Surace è stato allestito un presepe molto significativo, capace ancor’oggi di stupire perché porta un messaggio di pace e di fratellanza universale.

Nino ha predisposto una leggenda scritta per le varie sezioni di un presepe, così caro alla tradizione cristiana in quanto rappresenta le nostre radici, la nostra cultura.

Arricchiscono la serata altre due esposizioni: Enza Greco fa parlare le pietre donando loro nuova vita grazie all’uso della sua artistica pittura; Carmela Greco produce delle vere opere d’arte con i bozzoli del baco da seta, con i fiori e gli scarti delle lavorazioni delle prugne dei frati e delle arance di Terranova Sappo Minulio, due sorelle che hanno saputo fare dei loro hobby un’arte. 

Sono previsti intermezzi musicali che faranno ascoltare le note struggenti della fisarmonica, rispolverata da Michele Migliorese, deciso a recuperare una tradizione musicale di grande valore.

Sarà accompagnato dalla chitarra suonata da Nino Tramontana che canterà opere di grande valenza sociale di cui ha scritto testo e musica, per incontrarsi nel “nome della conoscenza, per imparare e maturare insieme nuove idee”.

La serata si concluderà con le gustose preparazioni della signora Angelina Siciliano, produttrice delle raffinate marmellate Dodò che, per l’occasione, le farà degustare offrendo anche le zeppole e le tipiche nacatole, tesori fritti calabresi, preparate al momento, nel classico rispetto della tradizione di questo periodo natalizio. Non solo assaggi di cultura, anche il palato avrà la sua parte. (ds)