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A Palazzo Alvaro la mostra sul giudice Rosario Livatino

REGGIO – A Palazzo Alvaro la mostra sul giudice Rosario Livatino

Fono al 30 gennaio è possibile visitare, a Palazzo Alvaro di Reggio Calabria, la mostra Sub tutela Dei, il giudice Rosario Livatino, organizzata dal Centro Servizi per il volontario Due Mari e patrocinata dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria.

All’inaugurazione erano presenti il sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà, il Vvicesindaco della Città Metropolitana Carmelo Versace, il Consigliere metropolitano Giuseppe Marino, il Presidente del Consiglio comunale reggino Enzo Marra e il consigliere Franco Barreca.

«Vorrei esprimere i complimenti più sinceri – ha dichiarato Falcomatà all’inaugurazione – al Centro servizi per il volontariato, che grazie a questa iniziativa divulgativa, mantiene il ricordo e la memoria di un grande servitore dello Stato, il giudice Rosario Livatino. La sua storia l’ho conosciuta grazie ad un film, Il giudice ragazzino, che tratteggiava la figura esile di un uomo che però aveva una grande forza e determinazione nell’andare avanti nel suo impegno e lavoro a tutela della legalità. Un esempio per tutti noi».

«Questa mostra – ha ricordato – segue di qualche giorno l’evento conclusivo del concorso nazionale in ricordo del giudice Antonino Scopelliti, promosso dalla fondazione che porta il suo nome e rivolto a tutti gli studenti delle scuole italiane. Anche in questo caso si è trattato di un momento davvero significativo per mantenere in vita il suo impegno di alto magistrato a servizio della giustizia».

«Sono tutti momenti – ha concluso – che rendono onore non solo a grandi figure del nostro Paese, ma anche per rendere tangibile, nella memoria delle future generazioni, l’impegno costante per il rispetto delle regole e della Costituzione».

«Il centro servizi al Volontariato è chiamato ad alimentare legami di fiducia sul territorio e dentro la comunità. La figura di Rosario Livatino, che ancora oggi insegna moltissimo – ha spiegato Giuseppe Bognoni, presidente del Csv dei Due Mari di Reggio Calabria – ci consente di proseguire la nostra attività di semina nel segno di valori come il lavoro inteso quale contributo al bene comune, il dovere come dimensione concreta di pratica civile, la legalità, la giustizia, la libertà, la fede».

«Una storia piena di valori in cui potenti sono anche il gesto Pietro Nava – ha spiegato – testimone oculare dell’agguato che subito racconta, e le richieste di perdono di uno dei mandanti Salvatore Calafato e di uno degli esecutori dell’omicidio, Domenico Pace. I giovani sono al centro dell’azione di sensibilizzazione attuata con questa mostra. Come noi e con noi, hanno accolto con entusiasmo questa iniziativa divenendone protagonisti come visitatori e come guide volontarie formate proprio dal Csv».

Tra le guide anche Roberto Romolo, 25 anni, volontario del centro di solidarietà Marvelli e aspirante giurista. «È un’esperienza molto intensa anche per la mia formazione. Sto facendo il tirocinio legale in tribunale e approfondire la storia di Rosario Livatino mi ha arricchito molto dal punto vista umano. Ho percepito l’intensità del dramma interiore che, pure nell’applicazione della legge, investe il giudice».

Sono 15 i volontari, provenienti da Accademia Kronos, Caritas diocesana Reggio-Bova, Centro di Solidarietà Marvelli, Cereso – Centro Reggino di Solidarietà, Club Unesco Re Italo e Moci – Movimento di Cooperazione Internazionale, impegnati a Reggio Calabria come guide.

Non solo la mostra, ma anche gli eventi collaterali, in programma per venerdì 26 gennaio, nella Sala Conferenze “Perri” di Palazzo Alvaro. Si inizia alle 16.30 con un seminario sui Beni confiscati condotto da Deborah D’Aguì, dell’Agenzia nazionale dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. A seguire, alle 17.30, l’incontro Fede e Giustizia in Rosario Livatino. Una unità inscindibile con Roberta Masotto, avvocata, curatrice della mostra e componente del direttivo nazionale Laf, e Antonino Foti, giudice del tribunale Reggio Calabria. Modererà l’incontro Roberto Romolo, del Centro di Solidarietà Marvelli Odv. (rrc)