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LA RIFLESSIONE / Franz Caruso: Dobbiamo impedire, col nostro impegno, che quel che è accaduto non si ripeta

di FRANZ CARUSO – Tramandare la memoria alle nuove generazioni è, oggi più che mai, diventata una necessità della quale le istituzioni debbono farsi carico affinché gli errori e gli orrori del passato non abbiano più a ripetersi.

Al di là degli aspetti eminentemente celebrativi, la Giornata della memoria è una data di grande importanza che consente da un lato di non far venir mai meno il ricordo su ciò che ha rappresentato l’Olocausto, un orrore che abbiamo tutti il dovere di non dimenticare. Nel contempo fa sì che restino sempre accesi i riflettori su quelle persecuzioni e discriminazioni che seguitano, purtroppo, ad essere poste in essere e che compromettono irrimediabilmente  quei processi di pacificazione civile di cui si avverte da più parti la necessità, alimentando forme di odio estremo ed episodi di intolleranza razziale, religiosa e di genere che continuano ad angustiare il nostro tempo.

Un tempo nel quale è aumentata a dismisura la preoccupazione per i conflitti che stanno continuando a sconvolgere territori e popolazioni non distanti da noi. Un evento inaspettato quanto terribile, come la guerra in Ucraina, continua a lasciare in apprensione il mondo intero. E non sono da meno le immagini che arrivano quotidianamente nelle nostre case dalla striscia di Gaza dove si combatte senza esclusione di colpi e con spietata efferatezza un conflitto assurdo e che non risparmia nessuno, neanche i bambini. A commentare quanto continua ad accadere sotto i nostri occhi, verrebbe quasi il sospetto che i crimini del passato non abbiano insegnato niente.

La Giornata della Memoria che l’Amministrazione comunale ha voluto ricordare anche quest’anno allungando di un mese, fino a fine febbraio, le iniziative che la contraddistinguono, in un programma variamente articolato e che induce a molteplici riflessioni, utilizzando i diversi linguaggi e forme d’arte – dalla letteratura, al cinema, al teatro – è, dunque, non solo l’occasione per ribadire la nostra contrarietà alle guerre, ad ogni livello, che vanno ripudiate, così come è scritto nella nostra Carta costituzionale, all’articolo 11, ma è anche il punto da cui partire per la formazione delle nuove coscienze, affinché crescano e maturino quegli anticorpi sociali contro ogni fenomeno di intolleranza o discriminazione ai quali, come Amministrazione comunale, abbiamo sempre contrapposto percorsi civili e culturali orientati all’affermazione dei principi di libertà, solidarietà ed integrazione”.

Primo Levi diceva: «Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare». E noi dobbiamo, con il nostro impegno, impedire che quel che è accaduto si ripeta. (fc)

[Franz Caruso è sindaco di Cosenza]