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Caso Marian Jamali, Bo Guerreschi chiede l'intervento del Garante Marziale e dei parlamentari calabresi

Caso Marian Jamali, Bo Guerreschi chiede l’intervento del Garante Marziale e dei parlamentari calabresi

Bo Guerreschi,  presidente dell’Ong internazionale “bon’t worry”, che a titolo gratuito fornisce tutela legale e assistenza psicologica alle vittime di violenza, ha chiesto l’intervento del Garante regionale dell’infanzia della Regione Calabria, Antonio Marziale, di intervenire in merito al bambino tolto alla madre, Marjan Jamali e affidato a una famiglia afghana dimorante nel territorio calabrese».

Jamali, infatti, è rinchiusa nel carcere di Barcellona Pozzo di Gotto per essersi opposta, da quanto si apprende, a un tentativo di violenza sessuale e, secondo Guerreschi, «nessuno è disposto a credere che una mamma come Marjan Jamali sia stata una scafista, atteso che insieme al figlio di otto anni viaggiava su un barcone poi approdato a Roccella Ionica».

Da qui l’appello ai parlamentari eletti in Calabria, compresa la ministra della Famiglia, Eugenia Roccella, «di verificare le condizioni del piccolo e le ragioni per cui non sia stato o non possa essere collocato – ha concluso Guerreschi – insieme alla madre in un ambiente adeguato alle sue esigenze, tutelate dall’ordinamento internazionale». (rrm)