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Reggio in Swing: la Fondazione Marino fa ballare il Cilea

27 dicembre 2018 – Una bella serata all’insegna dello swing, sotto la guida di un convincente e scatenato Giorgio Cùscito a capo della Swing Valley Band. L’iniziativa benefica promossa dalla Fondazione Giuseppe Marino al Teatro Comunale di Reggio ha avuto il successo che meritava: una sala gremita (l’incasso va all’Associazione Abakhy che si occupa dei piccoli migranti) e il pubblico conquistato dal «jazz che si balla» (secondo la definizione di Cuscito dello swing). In più, il folto pubblico del Cilea ha potuto conoscere qualcosa in più di un grane protagonista di Reggio. Giuseppe Marino (cui è intitolata la Fondazione voluta dai figli) è stato il direttore dell’Istituto psichiatrico di Reggio, fine letterato e giornalista attento ai problemi della città. Reggio gli deve sicuramente molto.

La musica che la band di Cuscito riesce a produrre ricrea musicalmente e con molta efficacia l’atmosfera degli Anni Trenta: i musicisti sono straordinariamente bravi e i ballerini non sono da meno nelle coreografie che accompagnano molte delle esecuzioni in programma. Ma lo spettacolo non c’è: manca un’idea scenica che rievochi i fumosi locali che hanno fatto la fortuna del genere musicale, manca – per dire – lo swing in termini di rappresentazione, ed è un peccato perché musicalmente e

e coreograficamente lo show incontra il favore del pubblico e lo conquista facilmente. Rimane, però, la sensazione di qualcosa che è venuto meno nello spettacolo. Anche l’uso delle luci è sembrato grossolano e discutibile (tra l’altro tre fari sui leggii puntavano direttamente sugli occhi degli spettatori, creando non pochi disagi). E – ribadiamo – è un peccato perché con pochi accorgimenti e una regia adeguata lo spettacolo potrebbe fare faville.

Da segnalare, oltre all’abile conduzione e guida di Cuscito (ottimo sax tenore), la splendida esecuzione sia vocale che strumentale (sax tenore) di Ferdinando Coppola, magnifico anche in abbinata alla raffinata vocalist Monica Gilardi. Una menzione a parte va alla splendida tromba di Nicola Tariello e alla chitarra di Gino Cardamone, ma il calabrese Alfredo Romeo (batteria) e Alberto Antonucci (contrabbasso) non sono da meno e mostrano una maturità sonora di buon livello. 

Tra i ballerini – tutti bravi – spicca l’estroversa ed eccellente prestazione di Diana Florindi vera forza della natura, che sembra ispirare la tonicità degli altri: Roberto Alaia, Karen Fantasia, Francesco Ciani, Marta Senzcuk e Fabio Coccaro.

Molto carina la chiusura con l’apparizione a sopresa in sala di Cuscito, Coppola e Tariello seguiti dai ballerini, che hanno suonato e ballato in platea suscitando calorosi apprezzamenti. Lunghi applausi, meritati. (s)