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La mostra di Senseable

REGGIO – La mostra di Senseable

Domani pomeriggio, a Reggio, alle 8.30, negli spazi esterni antistanti l’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria, si terrà la mostra di Senseable, la summer school dell’Aba di Reggio Calabria a cura dei proff. Paola Bommarito e Giacomo Tufano.

Realizzata nell’ambito del progetto di ricerca o1k0s, con la collaborazione di Piero Sacchetti (direttore Abarc), Enzo Cimino, Davide Negro, Francesco Scialò, Massimo Monorchio, Pierfilippo Bucca (proff. dell’Abarc), Marco Lucisano, Jasmine Iannì, Stefano Colarelli, Francesco Parisi e Alessandro Spanò (Clef aps), la prima edizione della summer school è stata condotta da Oriana Persico, in collaborazione con il centro di ricerca Her She Loves Data e le ricercatrici Carmen Guarino e Debora Pizzimenti e ha visto protagonisti 30 persone, tra studenti dell’accademia, artisti e ricercatori.

L’esposizione, infatti, porta in strada il processo didattico e di ricerca sperimentato all’interno della summer school: espone i dati raccolti dai partecipanti durante la loro esperienza di DataMeditation; articola in una visualizzazione grafica il processo di recupero del software attuato; presenta le nuove versioni della DM immaginate dai partecipanti. Questo momento finale di Senseable è pensato come un evento profondamente performativo, aperto alla cittadinanza, un intreccio tra arte, scienza e tecnologie che con la città di Reggio Calabria ha un legame speciale e profondo.

Il Lido Comunale di Reggio Calabria è stato il teatro della DataMeditation, l’opera-performance ideata dagli artisti Salvatore Iaconesi e Oriana Persico durante la pandemia per creare nuove forme di “empatia digitale” e sperimentare un nuovo modo di connettersi attraverso i dati.

L’opera degli artisti è stata riportata in vita da Senseable, la Summer School dell’Accademia, attivando così la prima azione di recupero, sistematizzazione e trasmissione dell’eredità che Iaconesi, scomparso proprio a Reggio Calabria nel luglio 2022, ci ha lasciato in custodia.

«Nella DataMeditation i partecipanti, accoppiati randomicamente, generano dati attraverso una web app, che ogni giorno vengono fruiti sotto forma di suoni, testi e video. È ciò che abbiamo fatto per tre giorni per immergerci nel progetto realizzando un esperimento complesso di ricerca sul campo che ci ha coinvolto in prima persona», hanno spiegato i docenti dell’Abarc Paola Bommarito e Giacomo Tufano.

Il rituale, che si è svolto nella spiaggia antistante il lido comunale, culmina nel disvelamento delle coppie e in uno scambio simbolico: un dono che ogni partecipante ha preparato per il proprio Altro, scambiandolo sulla riva del mare davanti allo Stretto.