Pasquale Tridico, eurodeputato del M5S, ha lanciato diverse proposte da attuare per migliorare la sanità calabrese, grazie ai 100 milioni in più dal Fondo Sanitario nazionale destinati alla regione.
Quindi, per il pentastellato «adesso si rafforzi la prevenzione, soprattutto oncologica, ancora indietro, e si investa per la completa presa in carico dei malati di cancro, che nella regione resta tra i problemi più gravi», oltre che pensare di «creare un polo pediatrico regionale, magari a direzione universitaria, per ridurre la migrazione sanitaria di bambini e famiglie nel Centro-Nord».
«In Calabria va, inoltre – ha aggiunto – potenziata l’emergenza-urgenza, che ha pesanti carenze di organico e mezzi. Bisogna pure migliorare i servizi sanitari pubblici nelle aree interne, rimaste con pochi specialisti in servizio e senza adeguati strumenti diagnostici, fattori da cui dipende l’inaccettabile allungamento di liste e tempi di attesa. Vanno inoltre ampliate le dotazioni strumentali e di personale negli ospedali hub, che non sempre riescono a rispondere all’utenza, poiché sprovvisti di unità operative essenziali, di posti letto o di figure professionali indispensabili. Emblematica è, in questo senso, la condizione della Cardiochirurgia pubblica di Reggio Calabria, che, pur avendo esiti di eccellenza, non ha posti letto e anestesisti a sufficienza».
«Visto l’aumento delle risorse del Servizio sanitario calabrese, si avvii una fase di ascolto dei sindaci e dei primari – ha proposto l’europarlamentare M5S – per una ricognizione puntuale sulle necessità e priorità».
«È il tempo della responsabilità e della condivisione, anche per evitare – ha concluso – transazioni sbrigative con istituti bancari a caccia di crediti problematici». (rrm)