Stasera, da non mancare a Reggio, dalle 20.00 La Notte Bianca al MArRC con Paolo Orsi, al Museo Archeologico Nazionale, a prezzo speciale di 1 euro per l’ingresso al museo.
Si tratta di un’occasione speciale per un viaggio straordinario alla scoperta dei meravigliosi tesori del patrimonio culturale calabre e siciliano, voluta dal direttore Carmelo Malacrino per consentire, a chi non ha potuto, di ammirare la mostra Paolo Orsi. Alle origini dell’archeologia tra Calabria e Sicilia, curata dallo stesso direttore Malacrino e da Maria Musumeci, già direttore del Museo Archeologico Regionale “Paolo Orsi” di Siracusa.
Oggi, infatti, è l’ultimo giorno di apertura al pubblico della Mostra, al livello E, dedicata al “padre” del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, considerato il fondatore dell’archeologia moderna tra Ottocento e Novecento.
«Paolo Orsi – ha dichiarato il direttore Malacrino – è una personalità di primo piano nella storia dell’archeologia e una figura identitaria del Museo. Il MArRC custodisce i principali reperti rinvenuti nella sua quarantennale attività di ricerca e di scavo. Fu Orsi a sognare un grande Museo Archeologico Nazionale a Reggio Calabria, capace di unificare le diverse realtà territoriali, in un’unica storia che potesse rappresentare l’antichità della Calabria».
L’attività dello studioso di Rovereto, che i contadini di Locri chiamavano “u Professore”, si svolse soprattutto tra Calabria e Sicilia, per quasi quarant’anni, spostandosi in treno o a dorso di mulo, in luoghi spesso fino ad allora inesplorati, in compagnia dei suoi “mitici taccuini”, i libretti dai fogli quadrettati nei quali annotava a matita scrupolosamente informazioni, osservazioni, riflessioni sugli scavi, portando alla luce aspetti importanti e sconosciuti della storia e dell’arte antiche e medioevali. Fu Paolo Orsi a intuire e ricostruire la stretta e complessa rete di relazioni tra le due regioni sulle sponde opposte dello Stretto. Oltre 200 reperti, presentati al pubblico in un percorso storico-biografico-tematico ragionato e coinvolgente, nelle cinque sezioni della Mostra, ricostruiscono in modo semplice e sintetico il lavoro originale, sapiente e accurato del grande archeologo. (rrc)