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Giovanni Minoli e Jole Santelli

Addio “Film Commission”, nuovo nome per l’audiovisivo con l’arrivo di Giovanni Minoli

di MARIA CRISTINA GULLÍ – Nuovo nome, ma soprattutto nuovo corso per la Film Commission Calabria: arriva Giovanni Minoli, un “maestro” della tv (sua la fortunata serie soap tutta siciliana Un posto al sole),  nonché giornalista di lungo corso, profondo conoscitore delll’audiovisivo, comunicatore e geniale ideatore di programmi (Mixer, Quelli della notte, Aboccaperta, etc).

Con Minoli si apre una nuova era a partire dalla denominazione: Commission sa di antico, di “sovietico” dice sorridendo il giornalista. Un nuovo corso per l’audiovisivo in Calabria che – ricordiamolo – è uno straordinario set naturale per qualsiasi produzione cine-tv – in grado di dare una precisa connotazione all’industria culturale della regione. Con la formazione e la valorizzazione di tante risorse calabresi: autori e creativi, tecnici, fino a oggi trascurati e privati di qualsiasi opportunità di produrre e realizzare cose importanti nella propria terra.

Molto soddisfatta la presidente Jole Santelli nel presentare Giovanni Minoli in Cittadella: «Oggi è giornata importante per noi e per la Calabria – ha detto  in conferenza stampa –. Con Giovanni Minoli inizia una nuova era per l’audiovisivo. La Film Commission è datata, superata dal nuovo modo di produrre audiovisivo. Lo statuto regionale risale vent’anni fa. Film commission è un nome che non risponde più alle esigenze del momento. La Calabria è un set a cielo aperto da  cui far nascere un’industria dell’audiovisivo che deve diventare un sistema, non un bancomat per le produzioni che girano delle riprese in alcuni film, ma deve creare professionalità: sceneggiatori e scrittori, registi, attori. Bisogna creare economia di sistema. Perché Giovanni Minoli e non un calabrese? – ha spiegato la presidente Santelli –Perché è il maestro della televisione italiana. Tutti siamo cresciuti alla sua scuola, lui ha fatto parte della nostra vita. Ad uno che ha fatto tutto nella vita ora gli proponiamo di lanciarsi in una sfida impossibile. Una sfida alla adrenalina. Lo ringrazio per aver dato questo onore alla Calabria. Giovanni Minoli aiutaci a spiccare il volo».

Giovanni Minoli, confermando di aver

«accettato una sfida impossibile», ha voluto sottolineare come, anche seocndo lui la Film Commision vada riformata a cominciare dal nome: «È una definizione sovietica – ha detto -. L’audiovisivo oggi passa attraverso una piattaforma che va dalla clip alla serialità, che si sviluppa in cinque punti: lunga serialità, media serialità, docufiction, documentari e film. La vera cultura incarna il romanzo popolare e quindi i prodotti legati alla serialità. Da qua vogliamo partire».

Minoli ha preso seriamente a cuore l’impegno che gli viene richiesto: «Cosa vogliamo fare in Calabria? Costruire un’industria dell’audiovisivo di livello alto, anche internazionale. Per riuscirci bisogna avere voglia di farlo, uno sfondo culturale preciso, ma soprattutto passione e follia, poi le location, per ultimo la storia base: la spina dorsale nella quale si intrecciano le sottostorie. Per tutto ciò ci vuole professionalità globale, attraverso una formazione che io definisco ‘fare facendo’, come andare a bottega ad imparare un mestiere».

Idee in cantiere tante ma anche progetti a breve termine: «Il nostro sogno– ha rimarcato Minoli –, su cui lavoreremo fin da subito è la realizzazione di un prodotto di lunga serialità come Un posto al sole o Agrodolce, un’avventura umana, culturale e industriale. Immagino come location ideale un luogo come Gerace. Per fare questo servono sceneggiatori, soprattutto scrittori, un network e finanziamenti europei come il Recovery Fund.

Nell’immediato però siamo pronti a investire su docufilm di successo, anche in collaborazione con Rai Cultura, su storie di importanti donne calabresi, come Adele Cambria, Rita Pisano, Carmelina Montanari e Concetta Pontorieri».

Presente all’incontro la produttrice cinematografica Gloria Giorgianni che ha illustrato alcuni docufilm già realizzati per la Rai.