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Mariateresa Fragomeni

Calabria ‘Zona Rossa’, Fragomeni: subito revisione delle norme e invio immediato di ristori

Per Mariateresa Fragomeni, candidata a sindaco di Siderno, «per evitare l’acuirsi di tensioni sociali già, peraltro, alte, tra i nostri concittadini, è opportuno un monitoraggio ed una revisione dello status della regione, da attuarsi già tra sette giorni, in modo da “derubricare” il livello da rosso ad arancione o giallo ed inoltre, misura non meno importante, è necessario che i ‘ristori’ arrivino subito, senza ritardi, così da non mettere ulteriormente a rischio il sistema Calabria»

«È una decisione grave – ha dichiarato Mariateresa Fragomeni – aver dichiarato la Calabria zona rossa: una decisione presa non in riferimento al numero dei contagi, contenuti anche se in progressione, ma alla fragilità del sistema sanitario, alle sue condizioni ambientali e di personale».

«Una decisione che va, però – ha aggiunto – a penalizzare ulteriormente la nostra regione ed i nostri cittadini, già provati dalla pesante crisi in atto. Siamo passati da regione sostanzialmente risparmiata dall’epidemia, a contagi zero prima della riapertura estiva, a “sorvegliata speciale”, con strade vuote, negozi chiusi e mobilità limitata. Una serie di provvedimenti che ci riporteranno indietro nel tempo, infliggendo un colpo mortale al tessuto sociale ed economico del nostro territori».

«Senza voler minimamente sottovalutare – ha proseguito la Fragomeni – la crisi sanitaria in atto e la gravità di questa seconda ondata (che ha colpito tutta l’Italia), ritengo indispensabile sottolineare quanto la chiusura della nostra regione sia una misura insostenibile per le piccole e medie imprese che operano sul territorio e che, anche in tempi pre-crisi, operavano con tutta una serie di handicap logistici e strutturali. Sono altre le soluzioni da adottare. Lo stiamo predicando da anni ormai. Se il problema è sostanzialmente quello della fragilità del nostro sistema sanitario, è su questo che bisogna agire, per potenziarlo e portarlo ad uno standard in linea con il livello nazionale, senza se e senza ma. Bisogna smetterla di nascondersi dietro l’ipocrisia dei numeri ed abbandonare la visione ragionieristica di questi anni. Una visione, oltretutto, palesemente fallimentare, dal momento che i continui tagli lineari operati in questi anni hanno solo ridotto l’offerta sanitaria globale, senza riuscire a generare alcun risparmio di spesa, anzi, si è verificato l’esatto contrario».

«Il commissariamento della Sanità, in Calabria – ha spiegato – rappresenta uno dei più grossi fallimenti politici degli ultimi cinquant’anni. Il nostro sistema sanitario è inadeguato, oggi, esattamente come prima della pandemia, ed oggi, esattamente come prima del Covid, questa inadeguatezza, genera ancora più costi, sia economici che sociali. I calabresi non possono continuare a pagare il prezzo degli errori degli anni passati e di un totale fallimento del commissariamento della sanità. Quello alla salute è prima di tutto un diritto, che spetta a tutti i cittadini in modo uguale, non può essere graduato in base al luogo di residenza».

«È necessario utilizzare il Mes – ha sottolineato la candidato a sindaco di Siderno – per investimenti pubblici sulla sanità ed al contempo tornare ad un modello di sistema (e di finanziamento) nazionale, non più regionale». (rrm)