Il presidente della Sezione della Coldiretti di Parenti, Fiore Gualtieri, si fa portavoce della grave problematica relativa ai cinghiali che causano danni alle colture agricole, e con il presidente Regionale di Coldiretti Calabria, Franco Aceto, chiedono, con forza, l’intervento da subito dei competenti Enti Territoriali, con la necessità di una discesa in campo dei selecontrollori formati dalla Regione per predisporre al più presto una serie di interventi volti al controllo numerico delle popolazioni di cinghiali presenti.
«Oramai – si legge in una nota – è un continuo e abnorme proliferare di cinghiali che provocano gravissimi danni a coltivazioni, biodiversità e ambiente, minacciando anche sicurezza e salute pubblica. Le segnalazioni di aziende che subiscono ingenti danni alle produzioni si susseguono, così come le richieste di intervento per arginare questo fenomeno che imperversa ormai tutto l’anno. Ancor di più, in questo periodo, in cui sono maggiori la pressione e la presenza di questo selvatico sul territorio. Molte aree e troppe aree stanno soffrendo e vedono compromessi o, addirittura, già distrutti i raccolti delle colture estive, o estivo-autunnali. Un esempio è la drammatica situazione in cui versano i territori dell’altopiano Silano che vedono giorno per giorno danneggiati i terreni coltivati a Patate della Sila Igp e questo indebolisce sicuramente il tessuto produttivo».
«Gli agricoltori – ha detto il presidente Aceto – vogliono solo poter legittimamente fare impresa, senza essere costretti a vigilare anche di notte sulle proprie colture. Proprio per far fronte una volta per tutte ad un problema la cui risoluzione necessita di una svolta improrogabile, per questo ci rivolgiamo a tutti i portatori di interesse che hanno a cuore il nostro sistema produttivo, al pari della sicurezza della comunità». (rcs)