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A Davoli consegnato il Premio "Prima Italia"

A Davoli consegnato il Premio “Prima Italia”

Si è svolta, a Davoli, la cerimonia di consegna del Premio Prima Italia, un riconoscimento promosso dall’Associazione Culturale Informale Calabria Prima Italia con la collaborazione della Biblioteca Pubblica Vincenziana, il patrocino del Comune e della Regione Calabria).

È la prima volta in assoluto che avviene una riunione tra tutti coloro che (storici, letterati, artisti, docenti, giornalisti, imprenditori o semplici appassionati) si interessano all’epoca della “Prima Italia” un periodo che va dal 1500 di Re Italo al 202 a.C. quando i Romani hanno conquistato il territorio calabrese ponendo così fine pure alla civiltà della Magna Grecia che però, una volta acquisita, ha poi fatto grande la stessa Roma in tutto il mondo come hanno riconosciuto gli stessi Romani estendendo il nome Italia dalle Alpi alla Sicilia.

La manifestazione ha visto la partecipazione di oltre 120 persone, provenienti pure da fuori regione, tutte interessate a conoscere, approfondire e divulgare sempre meglio il fatto storico che vede il nome “Italia” essere nato nel territorio dell’attuale Calabria ben 3500 anni fa ad opera di Re Italo. Una esclusiva peculiarità da valorizzare al massimo possibile anche a livelli internazionali. Specialmente preso gli italiani all’estero. 

Per questa continua opera di diffusione e maggiore consapevolezza svolta con tutti i mezzi, sono stati assegnati i riconoscimenti attraverso una pergamena ed una bottiglia di vino, denominato proprio “Re Italo” (prodotto dalla Cantina dei Sirìti). Non poteva essere diversamente dal momento che il vino è il principale simbolo della antica Enotria che significa proprio “terra del vino” e che era costituita in gran parte dal territorio dell’attuale Calabria, poi divenuta Italia dal nome di questo Italo, re degli Enotri, sedici generazioni prima della guerra di Troia, come attestano le più antiche fonti storiche.

Ben 84 le pergamene distribuite. Tutti i premiati si ripromessi di continuare contatti e aggregazione per essere più efficaci nelle ricerche storiche così come nella diffusione pure nelle scuole di questa peculiarità del nome Italia nato in Calabria. Intanto, nella Biblioteca Vincenziana di Davoli (Via Kennedy 61-A telefono 393-9161418) è stato inaugurato contestualmente il cosiddetto “Scaffale della Prima Italia” che raccoglie libri, documenti e persino oggettistica sull’evolversi del nome Italia nei secoli pure geograficamente.

Si è quindi discusso sul futuro di quella “Calabria Prima Italia” che attualmente risulta sconosciuta alla stragrande maggioranza degli italiani e persino degli stessi calabresi. Tra tanto altro, la principale ambizione è anche quella di far sì che lo stesso ente Regione possa ufficialmente denominarsi, prima o poi, proprio “Calabria Prima Italia”. (rcz)