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Franco Cavallaro

A Roma si apre oggi il X Congresso Cisal col segretario Franco Cavallaro

di PINO NANO – Mezzo Governo da oggi fino a mercoledì sarà presente al Congresso Nazionale della CISAL. Da Salvini a Sangiuliano, da Fitto alla Calderone, da Lollobrigida a Giuseppe Conte, maggioranza e opposizione insieme alla grande assemblea del Sindacato Autonomo più rappresentativo d’Europa.

Al Marriot Park Hotel hanno già assicurato la propria presenza il vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini (ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti), Marina Elvira Calderone (ministro del Lavoro e delle Politiche sociali), Raffaelle Fitto (ministro degli Affari europei, Sud, Politiche di Coesione e Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), Francesco Lollobrigida (ministro dell’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste) e Gennaro Sangiuliano (ministro della Cultura).

E ancora, il sottosegretario di Stato al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, Claudio Durigon, e numerosi altri esponenti politici di maggioranza e opposizione. Ma la lista delle autorità presenti è destinata a ingrossarsi man mano che le ore passano per via dell’interesse prioritario che i lavori del Congresso della CISAL rifletteranno sulla vita reale del Paese.

Numerose altre personalità hanno anticipato la loro presenza e tanti i messaggi già pervenuti alla Segreteria del Congresso, dopo quello di Papa Francesco che, nell’inviare la benedizione apostolica, ha auspicato «un rinnovato impegno nella promozione della solidarietà e della dignità della persona umana» e incoraggiato a «perseverare nella sensibilizzazione delle varie istanze sociali ai problemi connessi alla mancanza di lavoro, ponendosi sempre più accanto alle famiglie provate»

Tema centrale di questa decima assise del “Popolo CISAL” è ‘Dignità Umana e del Lavoro. È l’Italia che vogliamo in Europa. Come progetto comune”. Una kermesse di grande coinvolgimento popolare e mediatico che vede da oggi pomeriggio vedrà presenti qui a Roma 600 delegati in rappresentanza di ogni regione italiana.

I ministri Fitto, Lollobrigida, Salvini e Sangiuliano interverranno nella giornata di martedì 18 aprile quando all’assise parteciperanno anche il presidente della Commissione Bilancio della Camera, on. Giuseppe Mangialavori, gli onorevoli Maurizio Lupi, Nicola Carè, Dario Damiani, Riccardo Tucci e Claudio Lotito, il senatore Marco Silvestroni, il presidente del Consiglio regionale Antonio Aurigemma, ed il Segretario Generale della Cesi Klaus Heeger, la Confederazione europea dei sindacati indipendenti che annovera la Cisal tra i soci fondatori.

Il ministro Calderone invece, interverrà nella giornata di mercoledì 19 aprile quando parteciperanno all’assise anche l’onorevole Lorenzo Cesa e il leader del M5S Giuseppe Conte.

Maggioranza e opposizione dunque al Congresso CISAL, governo e leaders di sinistra, intellettuali di destra e tecnici progressisti, ma è questo mix di varie posizioni e varie ideologie che fanno poi grande un assise sindacale come questa che il Segretario Generale della CISAL Franco Cavallaro ha organizzato personalmente in prima persona, come se si trattasse di un congresso tutto suo.

Figlio d’arte in tutti i sensi, suo padre è stato uno dei grandi protagonisti della storia del sindacato in Calabria, uomo chiave della CISL che allora era guidata da Pierre Carniti e da Franco Marini, in Calabria da Anton Giulio Galati, Franco Cavallaro attuale Segretario Generale della CISAL è praticamente cresciuto a pane e sindacato, in una delle provincie-chiave dello sviluppo calabrese, Vibo Valentia, e sotto la guida di un padre generoso, grande organizzatore di masse e di popolo, capace di mobilitare intere generazioni di lavoratori e di operai. Una scuola senza pari e che con il passare degli anni ha trasformato questo giovanissimo attivista sindacale calabrese in un vero leader nazionale, che oggi ragiona dialoga e si confronta a pieno titolo, a tu per tu, con Giorgia Meloni e il suo gruppo dirigente.

Viene da lontano dunque Franco Cavallaro. Nasce il 1 giugno 1964 a Dinami, siamo a due passi da Soriano, Dasà, Serra San Bruno, epicentro la grande Vibo Valentia. Lui è Segretario Generale della CISAL dal 2003.

L’impegno per il sociale come missione. Una carriera la sua interamente percorsa al fianco dei lavoratori. Il sindacato come “famiglia da curare con dedizione”- dice.

Ideologo convinto del valore sociale e storico del sindacato a fianco dei lavoratori, la sua mission è chiara: “Accendere i riflettori sulla precarietà del lavoro insicuro e povero, fatto di salari bassi”

Il suo mantra: “Tutto questo sia una priorità imprescindibile nell’agenda di qualsiasi Governo al potere”.

Alla domanda “Perché lei va sempre fiero della sua leadership alla guida del sindacato”, Cavallaro risponde richiamando l’attenzione sulla specificità del suo sindacato: «La CISAL è un sindacato libero dalla politica dei partiti e totalmente votato alla funzione di rappresentanza degli interessi collettivi dei lavoratori. Presente in tutti i settori professionali, sia pubblici, sia privati, grazie anche all’affiliazione di numerosi sindacati autonomi, conta oggi 1.400.000 iscritti e svolge un ruolo fondamentale nei sistemi di relazione con le parti datoriali. L’indipendenza della Confederazione, necessaria per esprimere correttamente gli interessi collettivi delle categorie rappresentate, costituisce oggi più che mai la garanzia maggiore per l’effettivo rispetto dei valori di pluralismo, di democrazia e di libertà. L’autonomia, non disgiunta dalla confederalità e dalla vocazione europea, fa oggi della CISAL un sindacato a elevato valore aggiunto, in grado di proporsi con sempre maggiore autorevolezza nel confronto e nel dialogo con tutte le parti datoriali e istituzionali». ν