;

Arriva il nuovo romanzo di Mimmo Gangemi, la Calabria è protagonista

Da oggi, 12 febbraio, in libreria, per le edizioni Piemme, il nuovo attesissimo romanzo di Mimmo Gangemi, l’ingegnere di Santa Cristina d’Aspromonte, apprezzato autore de Il giudice meschino (da cui è stata tratta la serie tv con Luca Zingaretti) e soprattutto del bellissimo La signora di Ellis Island (Einaudi).

«Ognuno – si legge nelle note dell’editore – ha con il destino un appuntamento che non è in grado di dirottare.
Quello di Giorgio Marro, brillante avvocato penalista, si è compiuto nel momento in cui un dramma ha colpito la sua famiglia in diversi modi, tutti disastrosi: il figlio piccolo ora in un’immagine sorridente da una lapide, il maggiore in sospensione tra un inganno di vita e la morte che se la prende comoda, sbeffeggia anche, la moglie in un delirio doloroso che l’ha indotta a scendere dal mondo, lui impaziente che si consumi la caduta interminabile e giunga il tonfo.
Mentre annaspa tra limacciosi pensieri di distruzione, Giorgio intravede i bagliori di una battaglia che è disposto a combattere solo chi non ha più niente da perdere, solo chi, dopo aver vissuto con le spalle voltate a non vedere, può smettere di avere paura: c’è la ‘ndrangheta dietro la pressante richiesta di acquistare un suo terreno a picco sul mare dello Stretto, brullo e arso dal sole, e che non vale nulla; c’è la ‘ndrangheta dietro la scomparsa di due malavitosi, padre e figlio, che lui è stato l’ultimo a vedere vivi, lassù nella proprietà contesa, e che immagina incappati nella lupara bianca; c’è la ‘ndrangheta dietro le prepotenze per convincerlo a vendere. E da quelle parti la ‘ndrangheta è zi’ Masi, un capobastone che non sa rinunciare all’antico, la ‘ndrangheta sono i Survara, che hanno abbracciato la modernità delittuosa e le nefandezze a essa appiccicate.

Marro indaga. Si spinge lontano, fino a disturbare l’avidità feroce, fino a restare ingabbiato nei contrasti tra le due ‘ndrine, fino a impattare nella brutalità della violenza criminale, fino a stagliarsi ombra solitaria, lunga di un sole già basso».

Un romanzo che non deluderà i fans di Gangemi, colonna portante della nuova narrativa calabrese che conquista sempre più  lettori in tutt’Italia ed oltre confine. Gangemi ha uno stile asciutto, avvincente, che “colpisce” senza indugi i suoi lettori, li incatena al racconto e, amabilmente, li affascina fino all’ultima pagina, conquistandoli. (dl)

Oggi su La Stampa (giornale al quale collabora Gangemi) ua bella presentazione a firma di Giuseppe Salvaggiulo