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Biennale dello Stretto, Versace (Metrocity): Esperienza virtuosa che dà valore al territorio

Biennale dello Stretto, Versace (Metrocity): Esperienza virtuosa che dà valore al territorio

Si è chiusa, al Forte Siacci di Campo Calabro, la Biennale dello Stretto. Un viaggio durato 80 giorni, che ha registrato solo commenti e riflessioni positive ad ogni livello trasversalmente; sia sul piano squisitamente artistico che su quello dei numeri: gli eventi e le visite hanno infatti superato le 10mila presenze in quasi tre mesi di iniziative.

Una location straordinaria che, come anticipa il sindaco Sandro Repaci, sarà oggetto di recupero e rigenerazione ma che con questa iniziativa ha già dato prova di quanto e cosa possa esprimere come potenziale. Un affaccio che domina lo Stretto e vuole continuare a farlo nel nome della Cultura. Importante e proficua la sinergia istituzionale che «non è stata finalizzata – vogliono tutti sottolineare – alla solita richiesta di sostegno economico, quanto piuttosto al coinvolgimento di ogni attore sociale delle comunità coinvolte».

Il sindaco f.f. della Città Metropolitana di Reggio Calabria, Carmelo Versace, proprio su questo punto, interviene con una riflessione lanciando una proposta che non è solo una provocazione.

«L’insegnamento per la classe dirigente – ha affermato durante il suo intervento – è che quando facciamo delle scelte spesso diciamo che dobbiamo alzare l’asticella ed in questi mesi abbiamo avuto modo di confrontarci con chi ha letto questi luoghi con una visione di livello. Sta a noi ora non disperdere questa esperienza virtuosa e guardare alla Biennale come ad un evento che porta prestigio e valore a tutto il territorio metropolitano. Dobbiamo ragionare all’idea di candidare l’area metropolitana dello Stretto a capitale della cultura. La Biennale può essere proprio quell’elemento che potrebbe consentirlo».

Insieme al sindaco f.f., il team di lavoro della Biennale, Ilario Tassone, Presidente Ordine degli Architetti, Mariangela Cama e Salvatore Vermiglio, il sindaco di Campo Calabro Sandro Repaci. Il tutto moderato e coordinato da Alfonso Femia, architetto ideatore e curatore, assieme all’architetto Francesca Moraci, di questa prima Biennale: Mostra Internazionale di Arte, Architettura, Paesaggio, Scrittura, Video e Fotografia dello Stretto il cui tema, da ricordare, è stato quello delle “tre linee d’acqua”. (rrc)