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Aree Protette

CASTROVILLARI – Conclusi gli incontri su Aree Protette e Turismo Sostenibile

Si è svolta, a Castrovillari, la terza tappa de La Calabria cambia passo. Le aree protette e turismo sostenibile, l’evento itinerante volto a illustrare, oltre ai progetti finanziati dalla Regione coi fondi POR 2014-2020, il brand Calabria Parchi Turismo Sostenibile.

L’evento è partito da Scilla, con un incontro sul Parco Nazionale dell’Aspromonte a cui ha partecipato anche il presidente della Regione Mario Oliverio, e proseguito a Serra San Bruno per porre attenzione sul Parco Regionale delle Serre, guidato dal presidente Giuseppe Pellegrino e dal direttore Francesco Maria Pititto, il tour si è, poi, dedicato al Parco Nazionale del Pollino.

Sono proprio i Parchi e le riserve regionali, infatti, i protagonisti assoluti degli interventi di medio-lungo periodo che la Giunta Oliverio ha realizzato con l’intento di creare una destinazione unica delle aree protette calabresi e, ancora, di valorizzare il territorio permettendone la più ampia fruizione.

Quattro i progetti finanziati (ciclovia dei parchi, monitoraggio degli habitat, marketing, sentieristica) dalla Regione Calabria per creare autentiche sinergie tra le zone naturalistiche. Nel corso degli eventi, i risultati raggiunti sono stati illustrati, oltre che dalle istituzioni, anche dal mondo associazionistico, da numerosi esperti e docenti universitari che, insieme ai dirigenti e ai tecnici del Dipartimento Ambiente e Territorio della Regione, hanno capillarmente collaborato per attuare una strategia condivisa e unitaria di biodiversità.

«In questi anni – ha dichiarato l’Assessore all’ambiente, Antonella Rizzo nel corso dell’incontro a Castrovillari – abbiamo portato avanti un vero e proprio lavoro di squadra che ci ha permesso di raccontare una Calabria diversa dal solito. Una terra che ha cambiato passo anche sull’ambiente e che oggi, grazie alla concertazione e alle sinergie create, si mette a disposizione del turista a cui è offerta un’esperienza sensoriale. Questa terra, unica nel suo genere, è pronta ad essere conosciuta e apprezzata oltre i confini nazionali e, per il futuro, continueremo a valorizzarla, partendo da ciò che è esistente, da ciò che già offre a chiunque voglia visitarla. L’azione portata avanti in questi anni si è concentrata su due fondamentali filoni di attività: la tutela degli ecosistemi naturali e l’incentivazione del turismo sostenibile nelle aree di particolare interesse naturalistico. Un programma organico di interventi che ha intercettato importanti risorse economiche della programmazione 2014 – 2020 (30 milioni di euro)».

«Il presupposto a tutta l’attività – ha aggiunto l’Assessore Rizzo – è stato un articolato progetto di monitoraggio e mappatura degli habitat finalizzato al rafforzamento delle conoscenze, aspetto fondamentale per l’implementazione delle strategie di tutela. Un grande cantiere verde che ha visto il coinvolgimento pieno delle due Università calabresi, degli Enti gestori dei Parchi e delle Riserve regionali, dell’Arpacal e di decine di esperti naturalisti. Contestualmente sono stati avviati, attraverso un bando pubblico rivolto alle Associazioni ambientaliste, alcune decine di progetti finalizzati al mantenimento o al ripristino dello stato di conservazione soddisfacente di habitat e specie di interesse conservazionistico, sia in ambiente terrestre che in ambiente marino. Il secondo grande tema, finalizzato all’incentivazione del turismo sostenibile, si è sviluppato attraverso l’attivazione di grandi progetti orientati ad intercettare segmenti di turismo naturalistico e di turismo lento, attualmente in forte crescita sui mercati del turismo europeo».

«È solo in caso di ricordare – ha proseguito l’Assessore Rizzo – il progetto di marketing territoriale, il rafforzamento della rete sentieristica nelle aree protette ed infine il progetto finalizzato alla realizzazione della “ciclovia dei parchi”Il presupposto a tutta l’attività è stato un articolato progetto di monitoraggio e mappatura degli habitat finalizzato al rafforzamento delle conoscenze, aspetto fondamentale per l’implementazione delle strategie di tutela. Un grande cantiere verde che ha visto il coinvolgimento pieno delle due Università calabresi, degli Enti gestori dei Parchi e delle Riserve regionali, dell’Arpacal e di decine di esperti naturalisti. Contestualmente sono stati avviati, attraverso un bando pubblico rivolto alle Associazioni ambientaliste, alcune decine di progetti finalizzati al mantenimento o al ripristino dello stato di conservazione soddisfacente di habitat e specie di interesse conservazionistico, sia in ambiente terrestre che in ambiente marino. Il secondo grande tema, finalizzato all’incentivazione del turismo sostenibile, si è sviluppato attraverso l’attivazione di grandi progetti orientati ad intercettare segmenti di turismo naturalistico e di turismo lento, attualmente in forte crescita sui mercati del turismo europeo. È solo in caso di ricordare il progetto di marketing territoriale, il rafforzamento della rete sentieristica nelle aree protette ed infine il progetto finalizzato alla realizzazione della “ciclovia dei parchi».

«Per il futuro – ha concluso l’Assessore regionale all’Ambiente Rizzo – l’obiettivo prioritario è quello di rendere strutturale l’attività messa in atto garantendo la necessaria continuità nel lungo periodo. Ed è per questa ragione che il Dipartimento Ambiente e Territorio sta lavorando alla definizione delle “azioni prioritarie” per il prossimo periodo di programmazione 2021 – 2027. La prima bozza del documento è stata recentemente presentata al MATTM dopo la necessaria fase di concertazione con gli Enti gestori delle aree protette e con le Autorità di gestione dei fondi comunitari. Si prevede di poter attivare risorse economiche per circa 90 milioni di euro (FEASR, FESR, FEAMP, FSE) nel periodo di Programmazione 2021- 2027».

Dopo l’Assessore Rizzo, sono intervenuti, oltre a Domenico Pappaterra e Giuseppe Melfi, rispettivamente presidente e direttore del Parco Nazionale del Pollino, anche gli assessori, alla Cultura e all’Urbanistica, Maria Francesca Corigliano e Franco Rossi.

«Ciò che è stato fatto – ha dichiarato l’Assessore Corigliano – sarebbe stato impensabile cinque anni fa. Le strategie regionali illustrate nel corso del tour riguardano non soltanto il settore ambiente ma pure quello culturale. Le aree naturali e paesaggistiche, infatti, sono ricche di storia, beni materiali e immateriali che incentivano e incrementano il turismo».

Sulla valorizzazione dei borghi si è, invece, soffermato l’assessore Franco Rossi: «La strada da percorrere è lunga ma stiamo gettando delle buone basi. Riscoprire le antiche tradizioni, coinvolgendo tutti gli attori interessati, è sicuramente un modo per raccontare al mondo questa terra».

L’ultima tappa degli incontri, a conclusione del tour intrapreso dalla Regione, è in programma per il 5 luglio prossimo con il Parco Nazionale della Sila, guidato dal commissario straordinario Francesco Curcio e dal direttore Giuseppe Luzzi.