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CATANZARO – L’iniziativa “Le cattedrali e i santi patroni”

Si chiama Le cattedrali e i santi patroni il progetto organizzato dal Museo, ArchivioBiblioteca dell’Arcidiocesi di Catanzaro – Squillace, con il patrocinio della Conferenza Episcopale Italiana e della Regione Calabria.

L’iniziativa, che vuole tracciare un percorso tra opere e antichi testi alla scoperta delle origini dell’Arcidiocesi, ha preso il via lo scorso maggio a Squillace, e ora proseguirà, per i prossimi appuntamenti, fino al 21 luglio, a Catanzaro.

Aperture straordinarie, visite guidate, mostre, seminari e laboratori: tanti gli eventi pensati e organizzati per mettere in luce lo stretto legame di musei, archivi, e biblioteche col territorio e la comunità locale.

«Lavorare sulla valorizzazione delle cattedrali e dei santi patroni – ha sottolineato Salvatore Bullotta, responsabile amministrativo dell’assessorato alla Cultura della Regione Calabria –  è molto importante per lo spirito di comunità del nostro territorioE’ un gran segnale il coinvolgimento e la correlazione di questi tre istituti perché custodiscono un patrimonio con testimonianze di grande rilievo e noi, come Regione, stiamo investendo molto su queste realtà».

Inoltre, è stata inaugurata una mostra di antichi volumi e documenti – visitabile sino al 21 luglio all’interno del Museo Diocesano – volta al recupero della storia delle cattedrali di Catanzaro e Squillace e dei due santi patroni, Agazio e Vitaliano.

Durante la presentazione, l’archivista Sandra Invidia ha descritto i documenti archivistici e bibliografici esposti nella mostra. È stato mostrato un lavoro di digitalizzazione della Cattedrale di Squillace, a cura di Claudio Cosentino, Vitaliano Gallo e Paolo Daniele. Lo stesso intervento verrà realizzato per Catanzaro e proiettato durante le festività di San Vitaliano.

Il progetto rientra nell’iniziativa nazionale Aperti al MAB. Musei, Archivi, Biblioteche ecclesiastici, che punta a dare risalto al ruolo centrale svolto da ogni Istituto culturale nel proprio territorio e in particolare con la sua comunità. Questo affascinante intreccio è stato illustrato dall’archivista Benedetta Trapasso.

“Aperti al MAB” è promosso dall’Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto della CEI, insieme all’Associazione musei ecclesiastici italiani (AMEI), all’Associazione archivistica ecclesiastica (AAE) e all’Associazione dei bibliotecari ecclesiastici italiani (ABEI), con il patrocinio del coordinamento MAB-Italia Musei Archivi Biblioteche e in collaborazione con l‘International archives day e con le Giornate nazionali dei musei ecclesiastici.(rcz)