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Consulta regionale dei Calabresi nel Mondo

Consulta dei calabresi nel mondo: ancora in attesa della prima convocazione

La Consulta dei Calabresi nel Mondo è un organo della Regione previsto con apposita legge (n. 8/2018), che va rinnovato ad ogni consiliatura. I 41 consultori di ogni parte del mondo  (che operano a titolo gratuito) sono stati nominati a fine gennaio dal presidente ff. Nino Spirlì, ma da allora si attende ancora la convocazione per la prima riunione (in forma telematica) per nominare il comitato esecutivo. Ancora il presidente Spirlì non ha fatto partire le lettere di convocazione e diversi consultori ci hanno inviato una lettera, che volentieri pubblichiamo,  in cui espongono il loro disappunto.

«Carissimo Direttore, siamo un gruppo di emigrati in Italia e all’Estero e, alcuni di noi, nominati Consultori dell’Emigrazione.
Con tutta la comprensione che la situazione pandemica richiede in Calabria appesantita da atavici fattori, non ci capacitiamo a comprendere, pur con ogni possibile sforzo, come mai la Consulta dell’Emigrazione non è stata insediata dopo le nomine dell’29 gennaio scorso.
Come risaputo, non è questione di soldi considerato che la convocazione, in passato a cadenza annuale con la presenza dei nominati,questa volta (la prima della governance Santelli-Spirlì) avverrebbe in videoconferenza a costo zero per la Regione ma con tanto entusiasmo e sacrifici per i fusi orari ai quali i Consultori sono pronti da tempo, anche per poter prontamente avviare alcuni importanti progetti pratici di valorizzazione della Calabria all’estero.
Al  Presidente Spirlì riconosciamo spirito di sacrificio e tanta voglia di affrontare i molteplici impegni che si è trovato da affrontare, ma non comprendiamo questo dilatare del tempo nel disporre l’insediamento della Consulta Emigrazione per i ritorni positivi che essa ci si aspetta sia pure in così breve tempo.
Basta poco per autorizzare un atto che costa niente e può produrre tanto.
Per questi esempi, noi emigrati coltiviamo un sogno derivante dal vivere di paragoni tra la nostra terra di origine e quella dove risiediamo: questa ultima efficiente, organizzata e con la burocrazia veloce ed efficiente e quella della Calabria ancora ferma ai tempi atavici dove per una firma a un semplice atto occorrono mesi.
Ora al Governo come Ministro della digitalizzazione c’è il calabrese Vittorio Colao originario di Fossato Serralta (CZ). L’auspicio è che alberghi in lui la stessa calabresità che tutti ci portiamo addosso e dedichi alla Calabria tecnologia e risorse per adeguarla alle altre Regioni più socialmente ed economicamente sviluppate per consentirci di sentirci sempre orgogliosi delle nostre origini e di questa terra meravigliosa».
Firmano la lettera i consultori: Salvatore Tolomeo e Francesco Serratore – Italia: Vince Daniele – Australia; Enrico Mazzone – Canada: Marcela Murcia e Olga La Rosa – Argentina;
Silvestro Parise – Germania; Carmine Motta – Brasile; Luigi Patitucci – Stati Uniti; Elio Folino – Gran Bretagna.