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Dieta Mediterranea, dal Salone parte la sfida per unire le regioni del Mediterraneo e d'Italia

Dieta Mediterranea, dal Salone parte la sfida per unire le regioni del Mediterraneo e d’Italia

«Una sfida enorme per il futuro che ci consentirà di tutelare e consegnare la Dieta Mediterranea alle future generazioni in tutta la sua autenticità». È questo l’obiettivo del Manifesto della Dieta Mediterranea, la sfida per il futuro nata dal Salone della Dieta Mediterranea all’ex Tabacchificio di Capaccio Paestum e che sarà presentato nell’edizione del 2024.

Una tre giorni dedicata «a promuovere, in chiave innovativa ed inclusiva, i valori dello stile Mediterraneo di tutto il bacino italiano che affaccia sul Mare Nostrum e non solo. Parliamo di tutto ciò che riguarda l’attivazione di relazioni virtuose e solidali, della produzione sostenibile di cibo, della tutela della biodiversità, del rispetto della terra e delle consuetudini agricole, dell’ambiente e dei ritmi naturali delle genti, della valorizzazione delle tradizioni in chiave innovativa, delle eccellenze e delle tipicità».

Il progetto è stato proposto e organizzato dal Consorzio Edamus ed ha visto il patrocinio, tra i vari, della Regione Campania, della Regione Basilicata e della Regione Calabria, della Provincia di Salerno, di Confindustria, di Italia Ortofrutta Unione Nazionale, del Museo vivente della Dieta Mediterranea, oltre che la partnership con Legambiente e diverse Fondazioni nazionali, e la presenza istituzionale ed espositiva del Parco archeologico di Paestum e Velia ed anche del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Bellissima la partecipazione de l’Associazione Borghi Autentici d’Italia, con circa 30 espositori provenienti da territori di tutta Italia.

«Ringrazio tutti, le associazioni di categoria – ha dichiarato Emilio Ferrara, presidente del Consorzio Edamus – le delegazioni delle regioni Basilicata e Calabria, il sostegno della Regione Campania e della Provincia di Salerno, le aziende grandi e piccole che hanno deciso di partecipare e supportare l’evento. Per noi questa è stata un’edizione di conferme e evoluzioni importanti grazie anche a tutta la comunità di volontari, professionisti e staff che ha reso tutto questo possibile. Ma non ci culliamo sugli allori. Posso già affermare che siamo a lavoro per la redazione di un vero e proprio Manifesto della Dieta Mediterranea che presenteremo ufficialmente all’edizione 2024 del Dmed. Attorno al Manifesto uniremo quanti più territori possibile sia nel meridione d’Italia che nell’intero bacino del Mediterraneo».

Oltre agli approfondimenti scientifici, alimentari, imprenditoriali e filosofici, tanto spazio è stato riservato ad ospiti di caratura nazionale ed internazionale provenienti dal mondo dell’alta cucina, della Tv, del cinema e della musica.

Molto interessante è stato il cooking show con lo chef Giovanni Solofra e la pastry chef Roberta Merolli, migliore chef pasticcere d’Italia nel 2022 secondo “Identità Golose”, entrambi a capo del ristorante “Tre Olivi” di Paestum, due stelle nella Guida MICHELIN Italia 2023, quello del cuoco contadino Pietro Parisi e quello del food creator “La cucina del Presidente, al secolo Luca Fresolone.

Fantastiche le partecipazioni ai fornelli dell’attrice Milena Miconi, della conduttrice tv Manila Nazzaro, del cuoco ed attore Andy Luotto e del comico Alessandro Bolide

Molto seguiti anche gli incontri con Federico Palmaroli, scrittore e autore de “Le più belle Frasi di Osho, ed il docente universitario Alex Giordano, il quale ha presentato il suo ultimo libro “Foodsystem 5.0 – Agritech Dieta Mediterranea Comunità”, pubblicato da “Edizioni Ambiente”.

Anche i concerti serali hanno permesso la buona riuscita del DMED 2023 grazie ai live di Dario Sansone, frontman dei “Foja”, del Trio Malinconico, con la voce recitante dello scrittore Diego De Silva accompagnata da Stefano Giuliano al sassofono ed Aldo Vigorito al contrabbasso, la carica degli Anima Partenopea ed i vari gruppi di musica popolare che hanno animato l’intero Next.

La conduzione del palco stellato dei cooking show è stata affidata alla giornalista gastronomica Maria Rosaria Sica mentre gli altri talk, cooking show e le masterclass sono stati presentati dai giornalisti Angelica Amodei, Erika Noschese, Antonella Petitti, Arturo Calabrese, Yuri Buono e dalle conduttrici Stefania Cavaliere ed Elena Scisci.

Moltissime le manifestazioni di interesse arrivate dal mondo istituzionale, degli operatori del food, del turismo, della cultura e dello sviluppo dei territori, tra i vari: Edmondo Cirielli, vice ministro Affari Esteri e Cooperazione Internazionale; Antonio Iannone, senatore e membro della VII Commissione permanente Cultura e Patrimonio Culturale, Istruzione Pubblica; Mirco Carloni, presidente della XIII Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati; Attilio Pierro, membro della XIII Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati; Marco Cerreto, membro della XIII Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati; Fulvio Bonavitacola, vicepresidente ed assessore all’Ambiente della Regione Campania; Nicola Caputo, assessore all’agricoltura della Regione Campania; Armida Filippelli, assessore alla formazione della Regione Campania; Franco Picarone, consigliere regionale della Campania; Michele Cammarano, consigliere regionale della Campania e presidente Commissione Aree Interne; Andrea Volpe, consigliere regionale della Campania; Franco Alfieri, presidente della Provincia di Salerno; Tiziana D’angelo, direttrice del parco Archeologico di Paestum e Velia.

Giuseppe Coccurullo, presidente Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni; Gianluca Gallo, assessore all’agricoltura Regione Calabria; Emilia Piemontese, direzione generale per le politiche agricole alimentari e forestali della Regione Basilicata; Michele Busciolano, capo di gabinetto presidente giunta regionale della Regione Basilicata; Marco Cerreto, funzionario delle politiche agricole, alimentari e forestali; Sara Roversi, founder Future Food Institute; Rosanna Mazzia, presidente Borghi Autentici d’Italia; Gennaro Velardo, presidente di Italia Ortofrutta – Unione Nazionale; Stefano Pisani, sindaco di Pollica; Valerio Calabrese, direttore del Museo Vivente della Dieta Mediterranea; Michele Buonomo, membro del direttivo nazionale di Legambiente;  Michelina Ruocco, dirigente Consiglio Nazionale delle Ricerche(CNR); la “Duquesne University” di Pittsburgh, negli USA, in visita con 50 studenti di facoltà sanitarie; Gioacchino Bonsignore, giornalista Tg5 Mediaset; Anna Scafuri, giornalista Rai.

L’evento ha contenuto al suo interno anche convegni scientifici internazionali, grazie alla presenza della Commissione Europea e del Cnr, che ha dichiarato il Dmed tappa istituzionale per la celebrazione dei 100 anni del Consiglio Nazionale delle Ricerche, ma anche di istituzioni universitarie e di ricerca. 

Partendo dalle parole chiave Cibo, Cultura e Benessere, alte espressioni del modello che abbraccia i Paesi del Mediterraneo, il DMED è stato l’occasione per andare oltre, per approfondire i temi legati all’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, adottata dall’Assemblea Generale dell’ONU, per la cura e la salvaguardia del nostro Pianeta.

Il progetto Dmed 2023, infatti, è nato per valorizzare la ricchezza culturale e gastronomica italiana. Espressioni dell’alto potenziale che ogni regione della Penisola porta in sé, ancora di più alla luce della candidatura della Cucina Italiana a patrimonio immateriale dell’UNESCO.

Per Dieta Mediterranea si deve intendere anche l’insieme di conoscenze, riti, simboli e tradizioni che riguardano le tecniche di coltivazione e di raccolta, di allevamento del bestiame e della pesca, di preparazione e condivisione del cibo che assume il ruolo di collante sociale, di connettore di umanità, di occasione di scambio e condivisione, ed espressione di identità.

La convivialità è l’anima del modello alimentare che permea lo stile di vita Mediterraneo. Il cibo è l’elemento cardine sul quale converge un patrimonio ricco di storie, ricette e tradizioni spesso oggetto di studi per innovare e puntare ad un futuro più prospero.

Un Dmed 2023 che, nonostante si sia appena concluso, ha già indicato la strada da seguire per l’edizione del 2024, quando il Manifesto della Dieta Mediterranea sarà ufficialmente presentato al pubblico e, soprattutto, alle istituzioni del Mediterraneo. (rrm)