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Dermatologia clinica, dalla Calabria un segnale importante

Dermatologia clinica, dalla Calabria un segnale importante

È stato un vero e proprio successo il 58esimo Congresso Nazionale di Dermatologia Clinica organizzato dall’Adoi l’Associazione Dermatologi Ospedalieri, che si è svolto all’Università Magna Graecia di Catanzaro e che ha visto, nel corso delle quattro giornate, 500 esperti, provenienti da tutta Italia, confrontarsi sui più svariati temi legati alla dermatologia.

«In questo importante appuntamento – ha dichiarato Francesco Cusano, presidente nazionale Adoi – la nostra disciplina ha riscoperto l’energia che era stata un po’ dispersa durante la pandemia. Devo ringraziare il dottor Giancarlo Valenti che ha fermamente voluto la realizzazione di questa edizione in Calabria. Far partire dal Sud il segnale della ripresa ha avuto un significato ancor più profondo ed impattante. Tra i tanti temi affrontati, sono emerse le notevoli prospettive riguardo in particolare la componente oncologica della dermatologia che riguarda circa i 2/3 dei tumori dell’uomo e, poi, le malattie infiammatorie croniche della pelle, per le quali le nuove terapie permettono un monitoraggio 12 mesi l’anno, migliorando notevolmente la vita dei pazienti».
«Siamo molto soddisfati – ha sottolineato Giancarlo Valenti, direttore dell’Unità Operativa di Dermatologia della A.O. “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro e organizzatore della tappa calabrese del Congresso –. Dopo tanto tempo siamo tornati in presenza e aver ricominciato proprio dalla mia terra mi rende orgoglioso. Abbiamo avuto una partecipazione al di sopra delle aspettative, con sessioni sempre molto affollate».
«Abbiamo realizzato un grande lavoro – ha spiegato – insieme ai miei collaboratori, oltre al prezioso aiuto dei direttori delle Unità Operative delle altre province calabresi: Lorenzo Donato, Giovanna Malara ed Eugenio Provenzano. Ringrazio l’Azienda Ospedaliera “Pugliese-Ciaccio” e l’Università Magna Graecia per il fondamentale supporto e, in particolare, le aziende farmaceutiche e parafarmaceutiche che, nonostante il momento, hanno creduto in questo Congresso».
Tantissimi e di grande rilevanza gli argomenti trattati: dalla dermatite atopica, alle altre malattie croniche infiammatorie, come l’orticaria e la psoriasi, quest’ultima che coinvolge il 2-3% della popolazione italiana; dal melanoma alla telemedicina; focus sul Covid e le sue interazioni con la cute. Tra i tanti momenti, due letture magistrali, Il farmaco: da sintetico a biotecnologico, a cura del rettore dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, Giovambattista De Sarro, e una seconda, di carattere storico-culturale, Calabria tra storia e natura: un paradiso abitato da diavoli?, curata dal professor Armando Vitale. E, ancora, corsi di dermatoscopia e laserterapia di grande interesse, soprattutto per i neospecialisti.
«Le malattie legate al derma saranno sempre più gestibili e controllabili – ha aggiunto Valenti –. Nel 2022, ad esempio, saranno messi in commercio una serie di nuove molecole biotecnologiche più efficaci per patologie come alopecia e dermatite atopica che creano disagi importanti nel paziente, anche di tipo psicologico. Per questa ragione è fondamentale alimentare il dibattito tra colleghi. In questo modo è possibile migliorare la risposta sanitaria sul territorio e rafforzare il rapporto di fiducia medico-paziente».
Nel corso del Congresso, grande spazio è stato dato ai giovani, non sono nelle relazioni. Nella giornata finale, infatti, sono stati assegnati i “Premi Poster Adoi 2021” a specialisti o specializzandi under 35 per i lavori scientifici presentati. (rcz)