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È reggino il nuovo Procuratore Generale della Cassazione: si tratta di Pietro Gaeta

È reggino il nuovo Procuratore Generale della Cassazione: si tratta di Pietro Gaeta

di PINO NANOGià da studente universitario a Messina, subito dopo la sua maturità classica al Liceo Tommaso Campanella di Reggio, Pietro Gaeta era il primo del suo corso. Primo in senso assoluto, il più bravo, il più capace, il più secchione, il più arguto, il più serio, il più disponibile degli allievi di quel grande maestro del diritto che era il prof. Angelo Falzea, e che fu addirittura relatore della sua tesi di laurea sul “Diritto soggettivo e le visioni dell’uomo”. 

Il diritto insomma analizzato vissuto e concepito sotto il profilo più umano e sociale che altro, ma è proprio questa concezione intima che per tutta la sua carriera ha fatto poi la differenza tra lui e gli altri magistrati di suo pari grado, questa consapevolezza piena e severissima di una giustizia al servizio della società e rispettosa della persona. Sta tutto qui Pietro Geta, da ieri nuovo Procuratore Generale della Corte di Cassazione.

Se poi aggiungiamo che è calabrese, reggino di nascita e di adozione, e che con la Calabria vive un rapporto simbiotico e di amore profondo da sempre, allora il quadro è completo.

La sua nomina è passata dal plenum straordinario del Consiglio Superiore della Magistratura riunitosi il 25 febbraio scorso, presente il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Il primo grazie per questo ruolo così delicato e complesso che già dai prossimi giorni andrà a rivestire il Procuratore Gaeta lo riceve formalmente dal Capo dello Stato: «Le qualità professionali del dottor Gaeta, note e indiscusse, gli consentiranno certamente di assicurare guida alla salda alla Procura generale della Cassazione, all’interno della quale rappresenta già punto di riferimento. Sono certo – conclude il Capo dello Stato – che contribuirà in maniera positiva, inoltre, all’attività di questo Consiglio. Al dottor Gaeta rivolgo gli auguri di buon lavoro».

Classe 1958, sposato e con figli, Pietro Gaeta ha ricoperto fino ad oggi il ruolo di avvocato generale presso la Corte di Cassazione. Al momento della nomina era il più giovane avvocato generale della Corte di Cassazione, un record del tutto invidiabile. Alla procura generale si è occupato, tra gli altri, di procedimenti storici come, per esempio, il ‘caso Parmalat’, la vicenda della scuola Diaz durante il G8 di Genova, e ancora il ‘Borsellino quater’, il ‘piano Condor’ e le vicende dei black bloc e dei gruppi anarchici.

Pietro Gaeta iniziato la sua carriera nel 1981, a soli 23 anni, diventando il più giovane magistrato in servizio in Italia. Ha svolto diverse mansioni: Giudice presso il Tribunale di Paola, Pretore a Melito Porto Salvo e Reggio Calabria, nonché Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Reggio Calabria e la Procura di Palmi. Poi, nel 2019, il passaggio alla Corte Suprema di cui diventa avvocato generale. 

Nel 2000 e nel 2006 ha svolto due incarichi da fuori ruolo sempre come assistente di studio alla Corte costituzionale per rientrare poi in Procura Generale presso la Corte di Cassazione, dove dal febbraio 2019 ricopre il ruolo di avvocato generale. Come avvocato generale, Gaeta è stato addetto inizialmente al coordinamento del servizio disciplinare, con la direzione dei procedimenti predisciplinari, poi all’intero settore penale, curando sia il settore delle udienze (anche davanti alle Sezioni Unite) che quello delle requisitorie da redigere. Parliamo insomma di ruoli assolutamente apicali e strategici ai vertici del sistema Giustizia-Paese.

Componente del Comitato Scientifico del C.S.M. e di referente per la formazione decentrata in Cassazione, già professore a contratto di procedura penale all’Università ‘Mediterranea’ e docente alla SSPL della ‘Sapienza’, è autore di numerose pubblicazioni tra saggi, e contributi monografici; è stato membro di tre commissioni ministeriali di riforma e relatore in numerosi corsi della SSM e convegni scientifici anche di carattere internazionale. È suo il saggio “Poteri e Garanzie (La Magistratura)” nell’Enciclopedia del Diritto.

L’11 marzo, sarà il giorno del suo insediamento ufficiale, giorno in cui l’attuale Pg Luigi Salvato andrà in pensione. 

Il presidente della Repubblica ha anche rivolto parole di apprezzamento al procuratore generale uscente, Luigi Salvato, ringraziandolo «per il servizio esemplare prestato nell’arco della sua lunga opera in magistratura, in particolare per l’attività svolta nella veste attuale». Un augurio il Capo dello Stato lo ha poi rivolto al Consiglio, affinché proceda «con impegno nella sua attività di così alto valore costituzionale, provvedendo con tempestività ad assumere le sue decisioni, concorrendo, attraverso il governo autonomo della magistratura, ad assicurare la irrinunciabile indipendenza dell’ordine giudiziario e di contribuire alla serenità della vita istituzionale».

Al nuovo Procuratore Generale della Corte di Cassazione gli auguri di buon lavoro anche della grande famiglia di Calabria.Live. (pn)